SNOQ RC: DOBBIAMO SENTIRCI TUTTE e TUTTI IMMACOLATA!
IMMACOLATA RUMI, 53 anni, una donna come noi, di Reggio Calabria, e' morta sabato scorso, ancora una volta a causa delle ferocia di un uomo … e ancora una volta uomo e marito.
Riteniamo che la violenza di genere rientri a pieno titolo nella questione dei diritti umani, in quanto "estrema conseguenza delle forme di violenza esistenti contro le donne"; i femminicidi non sono che "l'ultimo atto di violenza che pone fine ad una serie di violenze continuative nel tempo".
Questo è quello che è avvenuto ad Immacolata: violenze continue perpetrate nel tempo all'interno del nucleo familiare, in cui i figli sono stati innocenti e inermi spettatori.
Una violenza quotidiana, una violenza "normale".
Forse tutto questo non sarebbe mai accaduto se ci fosse in Italia una struttura governativa che tratti parità e violenza, che finanzi case rifugio e centri antiviolenza o dia modo di aprirne di nuovi. Forse tutto questo non sarebbe mai accaduto, se l'Italia avesse ratificato la convenzione di Istambul per la prevenzione della violenza, la protezione delle vittime e la condanna dei colpevoli.
L'indignazione che proviamo si rivolge innanzitutto verso il silenzio che ha avvolto inizialmente la notizia, come se non si volesse disturbare con queste storie di donne, come se si dovesse non sapere, come se non si potesse far altro che dimenticare.
Noi invece vogliamo disturbare, vogliamo sapere e non vogliamo in alcun modo dimenticare.
E allora a gran voce, come comitato "se non ora, quando?" di Reggio Calabria, non possiamo non chiedere al nostro governo di mettere il problema della violenza sulle donne all'ordine del giorno della politica nazionale, affrontandolo con determinazione fin da subito, rimuovendo anche gli ostacoli che incidono sull'occupazione femminile e la disparità retributiva.
Sono "la dipendenza economica, le inchieste malfatte, un sistema di istituzioni e di regole frammentato, la lungaggine dei processi e l'inadeguata punizione dei colpevoli" che rendono poco efficaci le leggi attuali.
Siamo stanche di fare "la conta".
Diciamo basta!
E CHIEDIAMO AL GOVERNO DI URLARLO CON NOI, METTENDO IL FEMMINICIDIO TRA LE PRIORITA' DELLA SUA AGENDA.
Chiediamo azioni concrete:
Subito gli Stati Generali contro la violenza
come comitato SNOQ RC invitiamo tutte e tutti ad aderire e firmare l'appello lanciato da "ferite a morte" (www.feriteamorte.it)
Chiediamo azioni di sensibilizzazione e prevenzione.
Chiediamo informazione ed educazione attenta nelle scuole, chiediamo inclusione sociale, - Chiediamo rispetto
Chiediamo competenze specifiche nelle forze dell'ordine al fine di poter capire, gestire e contrastare la violenza di genere.
Chiediamo a tutti gli uomini contrari alla violenza di metterci la faccia e di ribellarsi. Queste donne sono anche loro: compagne, sorelle, figlie, madri.
Se resterà solo una questione di donne per le donne, difficilmente realizzeremo un cambiamento.
Perché la violenza sulle donne non può non riguardare la società intera.
"IN ITALIA RESTA UN PROBLEMA GRAVE, RISOLVERLO E' UN OBBLIGO INTERNAZIONALE" (ONU).
Comitato "se non ora, quando?" di Reggio Calabria
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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862
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