REGGIO CALABRIA. In una
città come Reggio Calabria, la battaglia per i diritti degli animali
equivale a pieno titolo a tutte le lotte contro il sistema attuale,
costruito non per il bene degli ultimi ma per arricchire i pochi, e
sempre gli stessi. Le leggi nazionali sulla sterilizzazione dei
randagi, il rispetto dei gatti liberi che vivono sul territorio, il
recupero dei cani abbandonati, la registrazione e la tutela delle
colonie feline, che a cascata dovrebbero essere assunte dalla Regione,
dalla Provincia e dal Comune, non hanno alcun valore in Calabria. L’Asp
veterinaria, un’immensa struttura vuota sita sulle colline di Gallico,
non ha alcun ruolo, non avendo strumenti idonei e sufficienti per poter
adempiere alle sue funzioni, dalla mancanza di un semplice rilevatore di
microchip, a quella di un ambulatorio veterinario provvisto di
veterinari e di farmaci. L’inutilità di questo sistema vede i volontari e
le volontarie delle associazioni animaliste, in città come in tutta la
provincia, sostituirsi completamente alle istituzioni, a discapito di
enormi sacrifici economici e di vita personale. Sono associazioni
sostenute soltanto dai contributi delle persone sensibili raggiunte
attraverso il web e le attività in piazza, dai singoli cittadini, che
ormai neppure si domandano chi, quale ente, che unità del comune, si
occupa, da contratto e con stipendio, di fare quello che quotidianamente
i volontari fanno a proprie spese. L’ennesimo schiaffo all’enorme
lavoro di Dacciunazampa Onlus, è stato inferto negli scorsi giorni dalle
istituzioni a Cataforio, a pochi metri dal rifugio autogestito. Le
volontarie sono state costrette a vedere un cane impiccato dal proprio
guinzaglio, nel tentativo di liberarsi dal corrimano a cui era stato
legato con i suoi due cuccioli. Sono state costrette a recuperarlo loro
stesse, non potendosi neanche permettere di pagare lo smaltimento
dell’animale, come richiesto in questi casi dalla normativa. Ma le leggi
sembra che siano attuate a caso, secondo scelte dettate dalla
contingenza e dalla giustificazione, triste e ridondante, “Sono solo
animali”. Vogliamo che in questa regione ognuno faccia la sua parte,
vogliamo un canile comunale funzionante e un ambulatorio veterinario
provinciale, vogliamo sterilizzazioni gratuite e diritti veri garantiti
per gli animali.
Colonia felice organizzata “Le Micille”
c.s.o.a. Angelina Cartella

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