da sx Tonino Romeo, Guido Nicolò Longo, Annamaria Ciccariello |
REGGIO CALABRIA. Il 161°
anniversario della fondazione della Polizia è stato celebrato stamani in
Questura. L’edizione 2013, per come disposto in ambito nazionale dal
Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è stata volutamente a costo zero,
in tempi di stringente crisi economica. La Polstato reggina ha quindi
dato un esempio concreto di spending review, con una sobria cerimonia.
Il questore, dirigente generale Guido Nicolò Longo, accompagnato dal
vicario, primo dirigente Tonino Romeo e dal commissario capo Annamaria
Ciccariello, ha poi incontrato i rappresentati degli organi
d’informazione, commemorando, tra l’altro, la recente perdita del
prefetto Antonio Manganelli, capo della Polizia.
"Mi sembra giusto - ha commentato il dottor Longo riferendosi al tono
minore assunto quest'anno dalla ricorrenza - offrire modelli
comportamentali ai cittadini". Il questore ha inoltre auspicato un
grande sforzo della società civile affinchè si crei una rete di consenso
nel contrasto alla diffusa illegalità. La Festa si è svolta alla
presenza del prefetto Vittorio Piscitelli. E’ stata deposta una corona
ai Caduti della Polizia di Stato e successivamente, nella sala “Nicola
Calipari”, alla presenza della Sezione provinciale dell’Associazione
nazionale polizia di Stato, dei familiari delle vittime del dovere, dei
funzionari e del personale della Questura, si è svolta la cerimonia di
consegna dei riconoscimenti al personale. Le onorificenze sono state
consegnata all’ispettore capo Piero Luigi Bellantone,
in servizio presso il Commissariato di Villa San Giovanni, medaglia di
bronzo al merito civile con la seguente motivazione: “Libero dal
servizio, con generoso altruismo si introduceva all’interno di un
esercizio commerciale dove si era sviluppato un incendio mettendo in
sicurezza due bombole di gas, di cui una avvolta dalle fiamme,
scongiurando così più gravi conseguenze”. Villa San Giovanni, 2
settembre 2007;
all’assistente capo Demetrio Giordano,
in servizio presso l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico,
attestato di pubblica benemerenza al merito civile, con la seguente
motivazione: “Con generoso slancio non esitava ad introdursi in uno
stabile in cui si era sviluppato un incendio, riuscendo a mettere in
salvo gli occupanti, tra cui una donna e un neonato. Chiaro esempio di
virtù civiche e non comune senso del dovere”. Reggio Calabria, 16
novembre 2009; al sostituto commissario Francesco Corigliano, all’ispettore capo Vito Leonardi e al sovrintendente Antonio Lombardo,
in servizio presso il V Reparto Volo, promozione per merito
straordinario, con la seguente motivazione: “Evidenziando straordinarie
capacità professionali, non comune determinazione operativa e sprezzo
del pericolo interveniva, unitamente ad altro personale elitrasportato,
in soccorso di un uomo precipitato da un costone roccioso; nella
circostanza, dimostrando perfetta sinergia operativa e nonostante le
avverse condizioni metereologiche, riusciva a trarre in salvo il
rocciatore. Chiaro esempio di eccezionale dedizione e coraggio”.
Giampilieri Superiore (ME), 1° aprile 2011; all’assistente capo Francesco Costabile,
in servizio presso il Commissariato di di Bovalino, “Encomio” con la
seguente motivazione: “Evidenziano non comuni capacità professionali,
partecipava ad un’accurata attività investigativa, che consentiva di
assicurare alla giustizia un pericoloso latitante, ricercato per
associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico internazionale di
sostanze stupefacenti. Ferruzzano, 28 maggio 2008;
all’assistente capo Donato Antonio Mele,
in servizio presso il Commissariato di Gioia Tauro, “Encomio”, con la
seguente motivazione: “Evidenziando non comuni capacità professionali,
partecipava ad un’accurata attività investigativa che consentiva di
catturare un pericoloso latitante, narcotrafficante, ricercato in ambito
internazionale”. Contrada Bosco di Gioia Tauro, 26 novembre 2011;
all’assistente Francesco Falotico,
in servizio presso la Squadra mobile, “Encomio”, con la seguente
motivazione: “Evidenziando capacità professionali ed acume
investigativo, espletava un’operazione di polizia giudiziaria che si
concludeva con la cattura di un latitante ricercato per omicidio. Africo
Nuovo, 7 aprile 2011. Nell’ambito della lotta alla criminalità
organizzata, tra i risultati più importanti conseguiti quest’anno, si
segnalano la cattura di 8 latitanti; 289 arresti, di cui 96 per
associazione a delinquere di stampo mafioso, nonché un innalzamento del
livello di contrasto alle organizzazioni mafiose sul fronte economico
con beni sequestrati per un valore di 75 milioni di euro. Le strategie
di controllo del territorio hanno portato, inoltre, all’arresto di 179
persone di cui 158 in flagranza di reato. Sul versante della
prevenzione, sono stati emessi, 136 avvisi orali e 29 Daspo volti a
contrastare la violenza negli stadi in occasione delle manifestazioni
sportive. Hanno fatto da corollario alla manifestazione, la mostra di
uniformi d’epoca e la mostra “In nome della Legge, tracce satiriche
della polizia italiana tra Otto e Novecento” curata da Fabio Santilli.
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