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Play-off di 2^ ctg girone H, Condofuri-Val Gallico 0-1, Carmelo Iaria, Ragazzi, grazie lo stesso!

 

Conndofuri-Val Gallico 0-1 nello spareggio in chiave play-off, di fronte ad una folla oceanica di hooligans e skin-heads, giunta al Marosimone con ogni mezzo per incoraggiare, assistere e sostenere i propri beniamini. L'eccesso di nervosismo, ha giocato un brutto tiro alla squadra di Carmelo IariaBrancati e Chilà. Sarebbe bastato trasformare il rigore al 90°, ben parato dal portiere ospite per continuare a sognare. Il servizio d'ordine dei Carabinieri della locale Compagnia diretta dal capitano Gennaro Cascone e della Polizia di Stato di Condofuri M. diretta dal vice-questore aggiunto Filippo Leonardo, è stato efficiente e funzionale. Non si segnalano feriti, né alcuna invasione

MELITO PORTO SALVO, "GRAZIE ASD CONDOFURI, PER LE EMOZIONI CHE CI HAI REGALATO, È STATO BELLO"

La formazione del trainer Gianni Notaro, ha azzeccato la giornata giusta unita alla mentalità vincente inculcata dal l'allenatore, ma soprattutto cinica e fredda, ha saputo sfruttare il nervosismo avversario. Comunque sul campo, ha conquistato un successo prezioso, che le consentirà di giocarsi i play-off, sebbene fuori casa, contro la Greffa diMosorrofa. In questo girone (H) ha vinto l'Aurora Reggio, di mister Giovanni Minniti, che aveva una marcia in più, rispetto alle contendenti

Domenico Salvatore

MELITO PORTO SALVO. Peones e campesinos, numerosi come le cavallette dell'ottava piaga d'Egitto, avevano preso d'assalto le gradinate del "Saverio Spinella". Per sostenere, sorreggere, incoraggiare ed aiutare i campioni della Valle dell'Amendolea. Nonostante l'amarezza e la delusione presa dalla Lega di far disputare la partita sul neutro di Melito Porto Salvo. Non c'era nessuna squalifica del campo. Anzi per tutto il campionato l'Asd Condofuri, ha giocato sul proprio campo, a Limmàra.Non c'era nessuna ragione, per cui la squadra di CarmeloIaria, dovesse giocare in campo neutro. La Lega, forse per ragioni di opportunità, ha deciso diversamente. Il presidenteIaria ha il dente avvelenato"Accettiamo mal volentieri le decisioni degli organi federali. Siamo stati penalizzati due volte o tre. Prima di tutto, giocare in casa, davanti al pubblico amico, sarebbe stato agevole per noi, che siamo abituati a giocare sul campo in terra battuta. In secondo luogo, è stata favorita sfacciatamente la Val Gallico, abituata a giocare sul campo con il manto erboso. I soci hanno fatto enormi sacrifici economici, fisici, morali e spirituali, per arrivare a questo traguardo e non possono accettare tutte queste ingiustizie. Spero di convincere la dirigenza e forse anche me stesso, a continuare, nonostante tutto. Molto, dipende dal sindaco Salvatore Mafrici. AncheCondofuri chiede da decenni, uno stadio con il manto erboso sia pure sintetico. Non si può continuare a giocarteal salto della quaglia. Ricordiamo bene le ben numerose squadre di calcio…CondofuriCondofurese, San Carlo,Konta KorionMeliteseAsd Conndofuri ecc.costrette a fare da meteora, per l'insensibilità degli amministratori, verso i problemi dei giovani, dello sport e del tempo libero.

 

Noi vogliamo continuare a fare sport, a fare calcio, a togliere i ragazzi dalla strada e dai cattivi pensieri, se non deviazioni. Siamo stufi e stanchi della chiacchiere di bizoloe delle promesse di marinaio. Poche storie! Dateci lo stadio! Noi paghiamo le tasse. Vogliamo riconosciuti i nostri diritti sacrosanti ed inviolabili, sanciti per legge.". In effetti, al di là delle rivendicazioni del presidente Iaria, che ci possono stare e che rimbalziamo a chi di competenza, resta il fatto che Condofuri non ha bisogno di catorci e trabiccoli. Men che meno di una topaia rottamata e spacciata per stadio. Nessun amministratore, si è preso la briga di allargare la struttura fatiscente, che si regge in piedi a malapena e che fa sentire il peso del tempo, di almeno una decina di metri. Cosa fattibilissima. Salverebbe capra e cavoli. Per i traguardi di un certo tipo, occorre un campo sportivo degno di questo nomeCondofuri è cresciuto di molto. Sia sotto l'aspetto urbanistico, che demografico ed anche culturale, Il Comune di deve adeguare. Occorre uno scatto d'orgoglio. Il salto di qualità. Non può continuare aragionare con la mentalità 'provincialotta', mentre fuori, il mondo corre. Anzi galoppa. La stampa deve fare la sua parte? La facciamo da mezzo secolo. Nonostante, non ci sia peggior sordo, di chi non voglia sentire. Scripta manent,verba volant. Ma ora occupiamoci della partita, combattuta e persa sul neutro di Melito Porto Salvo, domenica 12 maggio del 2013. L'ha vinta la Val Gallico o l'ha persa ilCondofuri?

 

Per una volta, nessuno se l'è presa con l'arbitro, vittima designata degli errori della panchina e della dirigenza, se non del singolo reparto e perfino della tifoseria. Il signor Domenico Massaria proveniva da Vibo Valentia e non conosceva nessuno degli addetti ai lavori. Forse nemmeno il commissario di campo il signor Antonio Paparo, vecchia conoscenza dei campi di gioco. Non ha sbagliato niente, questa è la nostra opinione. Il rigore al novantesimo? C'era! Ma non sappiamo, quanti arbitri l'avrebbero fischiato. Il tiro era secco ed angolato a mezza altezza ma l'uomoragnoRomeo si è 'scatafasciato' in orizzontale ed ha salvato la sua porta, il risultato e forse la stagione della Val Gallico. Eroe del giorno o per un giorno? Forse. Sicuramente, portiere per un anno. L'ASD Condofuri, ha disputato una gara tutta impeto e passione. Troppa! Occorreva gestire lo stress, l'ansia e le emozioni, come suggeriscono i personal trainer. Non soltanto sugli spalti, ma soprattutto in panchinae di converso, in campo. Tanta foga era giustificata dal fatto che il Condofuri fosse stato penalizzato inopportunamente, come detto. Ma anche dalla voglia di calcio, di pallone, di sport. Di prima categoria. Stavolta nessuno se la prenderà con l'inesperienza e l'ingenuità di Villa San Giovanni. L'esperienza fa maestri. Nemmeno ci sembra il caso di addossare responsabilità alcuna al calciatore che al novantesimo ha fatto impallidire di rabbia e collera l'esercito condofurioto, giunto a Melito Porto Salvo.

 

A nostro avviso, il Condofuri ha dato il massimo. Tutto quel che aveva nelle vene; tutta la birra in corpo. Ben sostenuto dagli ultras e dai contras. In sottofondo anche il tifo al femminile, che non guasta mai. I tifosi, un migliaio (tantissimi per una seconda categoria) così numerosi ed appassionati, sono la nota positiva della stagione. Un patrimonio, che non bisogna disperdere. Averli portati allo stadio, è merito anche della dirigenza attenta e competente, diretta con bravura e merito dal presidente Carmelo Iaria. Senza nulla togliere agli altri, che hanno dato tantissimo. Ha funzionato la difesa ed il centrocampo ha sciorinato bei palloni. Un paio, falliti in maniera anche clamorosa, davanti a Romeo. Purtroppo, a dire il vero, ma anche questa è la nostra opinione, è mancato lo stoccatore dai sedici metri, come dicevano Gianni Brera, Gianmaria Gazzaniga, BrunoPizzul, Sandro Ciotti, Giorgio Tosatti e Candido Cannavòper esempio. Il Condofuri ha prodotto un notevole volume di gioco, ma è stato sciupone sotto porta. Adesso spostiamoci un attimino dall'altra parte della barricata. LaVal Gallico di Gianluca Califano e mister Gianni Notaro. Non ha rubato nulla, per dirla, papale papale. La formazione reggina, ha disputato un 'signor campionato' e non ha vinto, perché inizialmente ha avuto una pausa di riflessione troppo lunga.

 

Quando ha deciso che forse, avrebbe potuto giocarsela alla pari, con le grandi del campionato, era già troppo tardi. L'Aurora Reggio, è stata più tempestiva, perfino del combattivo Mosorrofa, una delle migliori squadre del torneo. Sul campo ci vogliono i cavalli. Se poi si aggiunge una dirigenza all'altezza ed una tifoseria degna di questo nome (meglio, se c'è anche un pizzico di sostegno della 'dea bendata'), allora diventa tutto più facile. La ValGallico è giunta a Melito Porto Salvo, consapevole di dover incontrare un avversario fortissimo, ma soprattutto arrabbiatissimo. Inutile dire, che tutti i pronostici fossero a favore del Condofuri. Gli spettatori non di parte, si sono limitati a vedersi la partita. Con l'occhio rivolto alla successiva partita. Quella sì in unica partita, ma sul campo di casa (Futsal Melito-Pro Pellaro finita 2-0). Quel vecchio volpone di Gianni Notaro, ha continuato a predicare calma e sangue freddo. In più, il 'sergente di ferro', ha costretto lasquadra ad allenarsi quattro giorni alla settimana. La difesa del Condofuri era ermetica e massiccia. Sfondarla era praticamente impossibile. L'unico errore in novanta minuti è stato commesso sulla trequarti. Sotto gli occhi di ElBuitre Cartisano, che ha infilzato inesorabilmente l'incolpevole Minniti, uscito dai pali come un kamikaze.

 

Il merito della Val Gallico è stato anche quello di aver saputo resistere alle provocazioni, alle scaramucce, alle mischie selvagge che si accendevano qua e là. La posta in palio, era troppo alta. La tensione, a mille. I Condofuresicorrevano su ogni palla, scatenati come  i pirati diSandokhan.  La "Tigre della Malesia", ruggisce ancora. I difensori di fascia ed i tornanti esterni, calzavano gli stivali delle saette leghe, del Gatto biabesco. Una forza della natura. Per agguantare quel golletto, piccolo così, che avrebbe salvato la stagione…Penso che un sogno così non ritorni mai più, mi dipingevo la mani e la faccia di blu…Ma tutti i sogni all'alba svaniscon perché, quando tramonta la Luna, li porta con sé…Nemmeno l'ingresso in campo del terribile pirata 'Barbanera', il terrore dei Caraìbi, ha piegato la resistenza dei Gallicesi C'è da dire che la Polizia di Stato di Conndofuri e i Carabinieri della locale Compagnia, siano stati fermi e decisi, ma anche discreti. Non è successo niente. Tranne i soliti incidenti di gioco e qualche spintarella, che rientra nella norma di ogni partita. Questoabbiamo visto noi. Ed ora? Gli scenari sono due. IlCondofuri si ferma qui. In attesa di presentare regolare domanda di ripescaggio, avendo titolo a produrla. La ValGallico, ancora non ha vinto proprio niente e rischia di rimanere con un pugno di mosche in mano.

 

Se non va a vincere in casa del Mosorrofa. La Greffa, ovviamente, non ha la benchè minima voglia di rinunciare al titolo, per fare un piacere ai rivali. E sarà una Battaglia diEl Alamein. Se vincerà andrà (probabilmente) in prima categoria. Mal che vada, presenterà la sua regolare domanda di ripescaggio. Con ottime possibilità di vedersela accolta. Se e ma. Bisognerà vedere intanto, quante squadre retrocederanno dalla serie D. E poi tutto il resto. La città di Gallico, è cresciuta; non può essere rappresentata da una sola squadra. Non è produttivo. La struttura finalmente c'è ed è tra le migliori della Calabria. I ragazzi che praticano la disciplina sono numerosi. Le varie cordate di imprenditori e volontari, sono disposti a fare sacrifici. Dunque, ci sono tutte le condizioni giuste, per fare; e per fare bene.

Domenico Salvatore

Il tabellino di Dosa

CONDOFURI ASD: Minniti 6Nucera I 6Zoccali 6,Paviglianiti 6Larnè 6Mafrici II 6, Modaffari I 6, Chilà 6,Mafrici I 6, Piacentini 6Nucera II 6

In panchina, Modaffari II, Nicolò, LaurenzanoModaffariIII, Nucera II

Presidente, Carmelo Iaria 7

Allenatore, Brancati-Chilà 7

Val Gallico: Romeo 10Meduri 8Giosa 8, Germanò 8, De Angelis 8, Aletta 8Pennestrì 8, Postorino I 9Cartisano 10,Spanò 8Postorino II 9,

In panchina, Scopelliti, Gatto, Spanò II, PanzeraMilasi

Presidente, Gianluca Califano, 10

Allenatore, Gianni Notaro, 10

Marcatore, Cartisano

Arbitro, Domenico Masseria di Vibo Valentia 8,5

Note, terreno in ottime condizioni di gioco, disturbato in parte da un leggero vento; un migliaio gli spettatori; angoli 7-5; punizioni 16-14; rimesse laterali 18-15



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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862

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