ll cordoglio di Achille Colombo Clerici Presidente dell’Istituto Europa Asia e Presidente Emerito dell'Istituto Italo Cinese
GIULIO ANDREOTTI, PRECURSORE DEI RAPPORTI POLITICI ED ECONOMICI CON LA CINA
Clerici esprime il profondo cordoglio suo e della Organizzazione che rappresenta per la scomparsa del Senatore Giulio Andreotti, ricordandone il ruolo fondamentale svolto nello sviluppo delle relazioni culturali, economiche e politiche tra Italia e Cina.
Ma soprattutto ricorda il suo lungo, tenace, lungimirante sforzo diplomatico affinchè l’Italia rompesse nel 1970 l’embargo del mondo occidentale nei confronti della Repubblica Popolare di Cina, riconoscendola ufficialmente addirittura tre anni prima degli Stati Uniti.
Andreotti continuò nei successivi decenni e con numerosi viaggi (1986, 1988, 1991, 2000) ad incrementare le relazioni tra i due Paesi; relazioni che hanno portato indubbi benefici al prestigio internazionale ed alla economia dell’Italia: anche se, purtroppo, non nella misura che sarebbe stata logica conseguenza della nostra “primogenitura”.
Grazie ad Andreotti – conclude Colombo Clerici – ai governi di cui ha fatto parte, alle strutture e ad associazioni quali l’Istituto Italo Cinese ( fondato dal Sen. Vittorino Colombo nel 1971 ) l’Italia riprese il ruolo di ponte del mondo occidentale con la Cina che fu opera, nei secoli scorsi, di personaggi quali Marco Polo, Matteo Ricci, Giulio Aleni.
Il Presidente dell’Istituto Europa Asia, e Presidente emerito dell’Istituto Italo Cinese Achille Colombo
GIULIO ANDREOTTI, PRECURSORE DEI RAPPORTI POLITICI ED ECONOMICI CON LA CINA
Clerici esprime il profondo cordoglio suo e della Organizzazione che rappresenta per la scomparsa del Senatore Giulio Andreotti, ricordandone il ruolo fondamentale svolto nello sviluppo delle relazioni culturali, economiche e politiche tra Italia e Cina.
Ma soprattutto ricorda il suo lungo, tenace, lungimirante sforzo diplomatico affinchè l’Italia rompesse nel 1970 l’embargo del mondo occidentale nei confronti della Repubblica Popolare di Cina, riconoscendola ufficialmente addirittura tre anni prima degli Stati Uniti.
Andreotti continuò nei successivi decenni e con numerosi viaggi (1986, 1988, 1991, 2000) ad incrementare le relazioni tra i due Paesi; relazioni che hanno portato indubbi benefici al prestigio internazionale ed alla economia dell’Italia: anche se, purtroppo, non nella misura che sarebbe stata logica conseguenza della nostra “primogenitura”.
Grazie ad Andreotti – conclude Colombo Clerici – ai governi di cui ha fatto parte, alle strutture e ad associazioni quali l’Istituto Italo Cinese ( fondato dal Sen. Vittorino Colombo nel 1971 ) l’Italia riprese il ruolo di ponte del mondo occidentale con la Cina che fu opera, nei secoli scorsi, di personaggi quali Marco Polo, Matteo Ricci, Giulio Aleni.
Il Presidente dell’Istituto Europa Asia, e Presidente emerito dell’Istituto Italo Cinese Achille Colombo
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