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ROMA, DISEGNATORI DI MODA E PUSHER.MOGLIE E MARITO ARRESTATI DAI CARABINIERI.

L'eroina, il denaro e altro materiale sequestrato dai Carabinieri.
DURANTE I LORO “VIAGGI D’AFFARI” IMPORTAVANO ANCHE EROINA PER SMERCIARLA NELLA CAPITALE.
ROMA 10 aprile 2013 - Una coppia di disegnatori di moda specializzata nel design di scarpe e sandali, da sempre residente in un bell’appartamento nel cuore del quartiere Parioli. Una vita apparentemente normale, caratterizzata da passeggiate lungo le strade capitoline in compagnia del piccolo cane di famiglia e da viaggi d’affari in paesi esteri, ufficialmente giustificati dalla necessità di dover controllare la catena produttiva delle calzature progettate. Nessuno avrebbe potuto immaginare che quella coppia della “Roma bene”, in realtà, fosse specializzata nel traffico, nel confezionamento e nello spaccio di eroina.

A scoprirlo sono stati i Carabinieri della Stazione Roma Parioli: a finire in manette sono stati un 55enne romano ed una 39enne di origini croate, da anni residente a Roma, ritenuti responsabili in concorso di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli uomini dell’Arma, infatti, al termine di un’attenta e scrupolosa indagine, sono riusciti ad individuare, dietro le vesti di professionisti nel campo della moda, l’attività parallela dei due soggetti e a seguirne con pazienza gli intensi movimenti, abitualmente caratterizzati da una fitta serie di viaggi in paesi orientali, primo fra tutti l’India. Le manette per l’esperta coppia di designer sono scattate alle prime luci dell’alba, quando i Carabinieri hanno proceduto alla perquisizione della loro abitazione rinvenendo ben 500 grammi di eroina pura suddivisa in dosi, nonché bilancini di precisione, telefoni cellulari, materiale utile al confezionamento dello stupefacente e denaro contante

Al momento, gli investigatori stanno approfondendo la posizione degli arrestati per ricostruire nel dettaglio la complessa rete di spaccio da loro allestita.


TORRE SPACCATA – RAPINARONO E SEQUESTRARONO UN 12ENNE, DUE GIOVANI BULLI MINORENNI FERMATI DAI CARABINIERI. I MINORENNI SONO STATI AFFIDATI IN COMUNITÀ.


I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno eseguito un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale per i minorenni di Roma nei confronti di due giovani, sedicenni, residenti nel quartiere di Torre Spaccata, perché ritenuti responsabili di rapina aggravata, lesioni gravi e sequestro di persona. I due, con la complicità di altri amici, avevano preso da qualche tempo di mira un bambino 12enne di modesta estrazione familiare, andato a vivere da un anno, con la sua famiglia, nel quartiere. La sera del 1 marzo scorso, al culmine di un periodo di minacce ed insulti, i “bulli” hanno incontrato in strada, per caso, il ragazzino, che era stato mandato dal padre ad acquistare del pane e lo hanno condotto con la forza in un parco poco distante da casa, a quell’ora deserto. A questo punto gli hanno rubato il cellulare di ultima generazione da poco ricevuto in regalo da un parente, pretendendo anche dei soldi che il giovane non aveva. Non ottenendo il denaro, i due “bulli” lo hanno picchiato colpendolo con calci e pugni, e impedendogli per più di un’ora disperato e in lacrime di allontanarsi. I due sono scappati solo quando hanno udito la voce del padre del piccolo che, allarmato dal ritardo del figlio e per il fatto che non rispondesse al telefono, era andato a cercarlo, chiamandolo ad alta voce. Raggiunto il padre quasi privo di forze, il bambino non ha trovato il coraggio di accusare gli autori attribuendo le lesioni a cause accidentali; il genitore, tuttavia, allarmato,  ha chiamato i Carabinieri. La pattuglia mobile di zona della Compagnia Carabinieri Roma Casilina, immediatamente intervenuta, ha provveduto a far accompagnare il piccolo presso l’ospedale S. Pertini, dove le condizioni di salute sono state giudicate tanto gravi da far emettere una  prognosi di gg. 30, comprensiva non solo delle lesioni fisiche, ma anche, e forse le più gravi, di quelle psicologiche. Per le indagini, condotte a partire dalle scarse informazioni ricevute in denuncia, i militari dell’Arma si sono avvalsi di alcune testimonianze e, soprattutto,  dei collegamenti emersi scandagliando i profili e le amicizie in comune tra la vittima e il gruppo di “bulli” su un social network, i Carabinieri sono riusciti ad estrapolare le foto che a seguito di accertamenti documentali, pedinamenti, servizi di osservazione, contatti confidenziali hanno portato all’identificazione dei due sequestratori. Comunicate tempestivamente tutte le risultanze acquisite nella complessa attività d’indagine, la Procura  presso il Tribunale per i Minorenni ha richiesto ed ottenuto le misure cautelari a carico dei giovani “bulli” che, solo per la loro giovane età, sono stati destinati ad istituti di rieducazione minorile. I due dovranno rispondere di “rapina aggravata in concorso”, “sequestro di persona”, “lesioni aggravate in concorso” e “minacce aggravate in concorso”, tutto con l’ aggravante della reiterazione.


LARGO ARGENTINA – 26ENNE ROMENO TENTA DI SFILARE 50 EURO E L’I-PHONE AD UNA TURISTA BELGA DI 16 ANNI. IL PADRE DELLA MINORE LO SCOPRE E LUI LO AGGREDISCE NEL TENTATIVO DI DILEGUARSI. ARRESTATO DAI CARABINIERI.


ROMA – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un 26enne cittadino romeno e già noto alle forze dell’ordine con l’accusa  di tentata rapina. L’episodio è accaduto intorno alle 11, quando all’altezza di largo Argentina, a bordo di un bus della linea urbana della Capitale, il 26enne, ha tentato di sfilare una banconota da 50 euro e l’I-Phone dalla borsa di una 16enne turista belga. Il malfattore però è stato sorpreso dal padre della ragazza e nel tentativo di dileguarsi li ha aggrediti. In quel momento una pattuglia dei Carabinieri in transito ha notato la scena ed è immediatamente intervenuta bloccato il rapinatore. L’uomo, arrestato dai Carabinieri è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del rito direttissimo.

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