Militari sgominano una gruppo costituito da albanesi.
MILANO, 23 Aprile 2013 - Decine di provvedimenti di cattura nei confronti di una banda di albanesi dedita allo spaccio di droga e alla prostituzione sono stati eseguiti nelle ultime ore dai carabinieri di Milano.
Si tratta di soggetti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione nonche' al traffico internazionale degli stupefacenti.
Al vertice dell'organizzazione c'erano due fratellastri, Ylber Mezja di 37 anni e Adriatik Ceka di 30, rispettivamente gestori delle prostitute e del traffico di droga.
Le ragazze erano tutte reclutate in Romania, e per ognuna la banda versava 800 euro al tramite locale che riusciva a procurargliele. Dovevano rispettare canoni estetici molto precisi, e qualora l'organizzazione non fosse stata soddisfatta della loro opera le rispedivano indietro chiedendo un rimborso.
Le giovani si prostituivano in strada tra via Monte Rosa e via Tempesta, e poi portavano i clienti in appartamenti di pregio che i capi affittavano in zona a prezzi che andavano dai 1.500 ai 2.000 euro al mese.
Ogni prostituta aveva una tariffa di 70 euro per 30 minuti, allo scadere dei quali dovevano inviare un sms al proprio protettore, che le istruiva con un vero codice di comportamento. Grande attenzione era riservata anche all'abbigliamento che doveva risultare elegante per non incorrere negli atti osceni e attirare un pubblico abbiente.
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