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'Lea' il film che Giorgio Treves dirigerà sulla Garofalo.

Il film racconterà la tragica scomparsa della Garofalo, testimone di giustizia vittima della 'Ndrangheta. Treves: "una vicenda terribile che è insieme testimonianza civile e coinvolgimento umano".
Lea Garofalo.


Roma, 10 Aprile 2013.  S'intitola semplicemente 'Lea', il film che Giorgio Treves andrà a dirigere sulla figura di Lea Garofalo, la donna calabrese scomparsa a soli 35 anni il 24 novembre 2009 senza lasciare tracce.

Un anno più tardi le indagini riveleranno che era stata rapita e massacrata dall'ex-compagno Carlo Cosco con la complicità di altri familiari. Denise, la giovane figlia di Lea e del suo compagno omicida, ha avuto il coraggio di denunciare e testimoniare contro il padre, gli zii e i loro tre complici, una testimonianza costata agli imputati la condanna all'ergastolo.

Oggi la giovane Denise Cosco vive nascosta con una identità segreta e in regime di protezione. Come era stata sua madre. La vicenda di Lea Garofalo ha profondamente commosso e mobilitato l'opinione pubblica, acceso l'interesse dei media.

Il regista, che firma la sceneggiatura insieme a Heidrun Schleff ('Il Caimanò, 'La stanza del figliò), ripercorre la vita della testimone di giustizia Lea che osò sfidare la 'Ndrangheta per dare alla figlia una vita onesta. Questa storia è anche un racconto di formazione nel quale, come nella vita di Lea e Denise, i tanti episodi di dolore e violenza si sovrappongono a momenti di allegria, speranze e sogni.

Per Giorgio Treves si tratta di «una vicenda terribile che è insieme testimonianza civile e coinvolgimento umano». (Cinematografo.it)

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