CAMPOFELICE DI ROCCELLA (PA): TENTATE ESTORSIONI, LESIONI PERSONALI, FURTI, CIRCONVENZIONE DI PERSONA INCAPACE. I CARABINIERI ARRESTANO TRE CITTADINI ROMENI.
I Carabinieri della Compagnia di Cefalù, a seguito di attività d'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, hanno tratto in arresto, su ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, tre cittadini romeni ritenuti responsabili, a vario titolo, di reati quali tentata estorsione, lesioni personali, furto e circonvenzione di persone incapaci. Gli arrestati sono: HANCU Gheorghita, 35enne, pregiudicato, il fratello HANCU Neculai, 32enne, entrambi operai, e POPOVICI Yvone, 29enne, badante, tutti residenti a Campofelice di Roccella. Nel corso dell'attività investigativa, inoltre, un altro cittadino romeno, domiciliato in zona, è stato indagato in stato di libertà, B.I.I. 33enne, anch'egli operaio, per aver coadiuvato i fratelli HANCU nella commissione dei reati contestatigli.
Le investigazioni degli uomini dell'Arma sono state sviluppate su due filoni principali:
1. Le tentate estorsioni dei fratelli Hancu nei confronti di loro connazionali.
Gli accertamenti eseguiti permettevano di appurare che HANCU Gheorghita (conosciuto come Giorgio) svolgeva il ruolo di mediatore fra alcuni suoi connazionali, domiciliati in zona, anche loro operai, ed uno studio legale. Questi, infatti, proponeva ad alcuni suoi conterranei di intraprendere delle vertenze lavorative nei confronti dei loro ex datori di lavoro, indirizzandoli appunto presso lo studio indicato. All'atto delle ricezione del denaro, provento dell'azione legale, il Gheorghita però avrebbe preteso per sé parte della somma, quale asserito compenso per la sua opera di mediazione. Tuttavia, in due casi, due cittadini romeni desistevano dall'intraprendere l'azione legale. A tal punto l'Hancu "Giorgio" iniziava a minacciarli, sia di persona che per telefono, di morte, di altre violenze fisiche nonché di incendiare le loro abitazioni, pretendendo comunque da entrambi una somma complessiva pari ad € 3.600. In un caso, inoltre, i fratelli Hancu, unitamente all'altra persona indagata in stato di libertà, si recavano presso il domicilio di una delle due vittime, sottoponendo questa ed il fratello (che al momento si trovava in sua compagnia) ad un pestaggio, a seguito del quale entrambi i congiunti riportavano lesioni varie agli arti superiori ed inferiori. Nella circostanza, inoltre, il fratello della vittima veniva trasportato e ricoverato in ospedale. Tuttavia, i propositi delinquenziali degli estorsori non venivano portati a termine a causa dell'intervento dei Carabinieri che, venuti a conoscenza delle circostanze, intraprendevano le relative attività d'indagine, seguendo e monitorando le vittime, che non avevano intenzione di aderire alle richieste estorsive, mediante appositi servizi di osservazione e controllo.
2. La circonvenzione di persona incapace ed i furti.
Altro canale d'investigazione è scaturito monitorando sempre l'Hancu Gheorghita. Quest'ultimo risultava intrattenere una relazione sentimentale con un'altra sua connazionale, la Popovici Yvone, la quale svolgeva mansioni di badante per una persona anziana. Pertanto, i due, approfittando della situazione, inducevano l'assistita a farsi consegnare, in diverse circostanze, delle somme di denaro ammontanti complessivamente ad € 11.000, adducendo delle problematiche economiche, difficoltà a pagare l'affitto, la necessità di acquistare una nuova autovettura (poi effettivamente comprata) e la volontà di avviare un'attività commerciale. Altri tentativi, inoltre, venivano compiuti dai due correi per farsi prestare ulteriori 10.000 euro nonché per farle disporre, tramite atti testamentari, la loro futura acquisizione della proprietà di due immobili. Tuttavia in questi ultimi casi i tentativi non andavano a buon fine.
In ultimo, le attività di monitoraggio dei Carabinieri permettevano di accertare anche una serie di furti commessi dall'Yvone, mentre si trovava presso l'abitazione della persona assistita, con i quali asportava del denaro contante dai cassetti dei mobili, per un danno patrimoniale totale di € 7.000 circa. I due conviventi, discutendo al telefono dei furti commessi o da compiere in maniera criptica, parlavano di "fare le pulizie". A riscontro di una di queste circostanze, i militari intervenivano, recuperando la refurtiva di uno dei furti perpetrati, per una somma di € 1.300 più 500 dollari circa.
Questa mattina, dunque, gli uomini dell'Arma cefaludese hanno tradotto in carcere i tre arrestati. Le attività sono state condotte dal Nucleo Operativo unitamente alle Stazioni di Lascari e Campofelice di Roccella.
Palermo, 16 aprile 2013
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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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