"I prodotti identitari come potenziale strumento di sviluppo turistico
e, conseguentemente, di ricaduta economica".
Così il Commissario Straordinario dell'Ente Parco, Antonio Alvaro, ha
"battezzato" il prototipo del "Paniere dei Prodotti del Parco",
presentato questa mattina alla presenza del Direttore dell'Ente Parco,
Tommaso Tedesco, del Responsabile del procedimento dell'Ente, Chiara
Parisi e del dott. Agr. Rosario Previtera, che ha coordinato il
progetto avviato il 24 Ottobre scorso e che ha mirato a comporre un
paniere identitario dei prodotti del Parco. Presenti anche numerosi
rappresentanti delle amministrazioni comunali della Provincia, tra cui
il Sindaco di Mammola, Antonio Longo.
Con la presentazione del Paniere si conclude la seconda fase del
progetto che ha visto, come primo step, quello del coinvolgimento
attivo delle amministrazioni comunali e delle aziende del territorio.
Più di trenta aziende per 122 referenze commerciali di varie categorie
agricole, agroalimentari, artigianiali, sono state coinvolte e
selezionate, nel primo prototipo confezionato: "ma il Paniere – ha
spiegato Alvaro- continuerà ad ampliarsi visto che continuano a
giungere richieste di adesione che, così come fatto precedentemente,
saranno valutate di volta in volta".
Ad oggi sono pervenute 132 manifestazioni d'interesse di cui 33 hanno
inviato i prodotti: 121 i prodotti selezionati e consegnati.
Alvaro ha ringraziato "tutta la struttura dell'Ente Parco per aver sin
da subito creduto nel progetto", e anche il Presidente della comunità
del Parco, Giuseppe Zampogna "che grazie al suo impegno ha coinvolto
tutte le amministrazioni e tutti i sindaci dei comuni del Parco".
" Questo è l'esempio – ha continuato ancora Alvaro - , di come sia
necessario e utile puntare alla valorizzazione di quelle tradizioni
conservate, di quell'artigianato caratteristico; tornare a scoprire i
prodotti specifici del territorio è indispensabile per creare in
seguito una strategia di rilancio turistico ed economico. Supportiamo
così le aziende direttamente interessate, ma speriamo di creare un
importante indotto".
Il ciclo di incontri con i produttori e le amministrazioni locali ha
dato l'impulso determinante alla successiva raccolta e selezione dei
prodotti, attraverso un gioco di squadra che si è rivelato vincente.
La selezione ha riguardato, come ha spiegato il dott. Previtera
soprattutto due aspetti: "l' identitarietà dei prodotti legati sia
alla tradizione che al concetto di montanità e di Parco e soprattutto
la reale commerciabilità dei prodotti; prodotti cioè davvero
esistenti, ottenuti secondo le norme vigenti ed etichettati da
produttori verso le forme associative e cooperativistiche finalizzate
alla emersione e alla corretta valorizzazione e commercializzazione di
prodotti in via di estinzione , di prodotti presenti oggi quasi solo
nel'immaginario collettivo, di quei prodotti che presentano le
potenzialità per essere ripresi e reimmessi nel circuito commerciale.
Stiamo lavorando per valutare la possibilità di contribuire alla
certificazione comunitaria di prodotti di montagna per alcune
produzione di qualità che si ottengono a quote superiori ai 700 m
slm".
"L'intento – ha invece detto il funzionario del Parco Chiara Parisi –
è quello di dirigersi verso la promo-commercializzazione dei prodotti
ed è in tal senso che questo progetto ha avuto un inizio chiaro ed ha
un obiettivo finale ben definito: chiudere una micro-filiera, dalla
ricerca dei prodotti alla commercializzazione degli stessi abbinando
un'efficace azione di promozione".
Il progetto non ha solo una valenza promozionale, dal momento che sono
previste numerose azioni divulgative e di promozione come la
partecipazione al salone dei prodotti tipici dei parchi d'Italia che
si terrà a maggio a L'Aquila, ma ha anche una valenza economa concreta
e di sviluppo integrato che coinvolge anche gli aspetti turistici
oltre che ambientali e di valorizzazione della ruralità in genere.
Infatti il progetto "è concepito - ha aggiunto Previtera - per far si
che le produzioni del Parco possano incontrare la domanda grazie alla
possibilità di commercializzare i prodotti stessi a mezzo di aziende
commerciali, di distribuzione di ricettività turistica, di
ristorazione che hanno aderito al progetto. Naturalmente sarà un
percorso che vedrà il raggiungimento degli obiettivi economici in
maniera graduale, ma potrà contare sul grande appeal che offre il
Parco in genere e di marchi appositamente ideati ed offerti ai
produttori".
I marchi collettivi saranno "Prodotti del Parco" e "Qui trovi i
prodotti del parco". Il primo è destinato ai prodotti in quanto tali
che potranno fregiarsi del bollino specifico mentre il secondo è
destinato ai ristoratori e distributori che vorranno esporre e
proporre i prodotti del Parco.
La prossima fase sarà quella della formulazione dei disciplinari
commerciali e del Regolamento di uso del marchio (ai quali le aziende
ed i distributori dovranno adeguarsi), la realizzazione degli
espositori personalizzati per i prodotti del Parco, l'attivazione di
ulteriori attività di promozione su larga scala, una promozione che
verrà fatta anche via web e sulle riviste specializzate oltre che con
la partecipazione a fiere e manifestazioni del settore.
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