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L'allenatore dell'Inter, Andrea Stramaccioni. |
MILANO, 16 MAR - «La fiducia del presidente è fondamentale ma il segnale più importante l'hanno dato i giocatori»: lo ha detto l'allenatore dell'Inter Andrea Stramaccioni alla vigilia della partita di domani contro la Sampdoria. «La fiducia di Moratti per me è fondamentale, anzi - spiega Stramaccioni - più che la fiducia conta il suo sostegno. Senza voler sminuire questo, considero penso che il segnale più importante sia arrivato dai calciatori. Ho fatto i complimenti a loro dopo la partita contro il Tottenham. La partita di domani sarà difficile perchè non ci sono molte alternative la struttura sarà simile a quella di giovedì». Un pensiero a Cassano che «ha scritto pagine importanti nella storia della Sampdoria. Senza volermi sostituire a lui, posso dire che per Cassano sarà una partita sicuramente speciale». L'allenatore spiega lo stato d'animo del fantasista Cassano che nella Samp ha giocato un ruolo fondamentale: «per Antonio sarà una sfida importante. Lui a Genova ha fatto bene come confermano le parole di Delio Rossi».
CALCIO: INTER;STRAMACCIONI,IO MI SENTO SEMPRE IN DISCUSSIONE 'MIO PERCORSO ATIPICO, SONO UN CRACK DEL SISTEMÀ.
MILANO, 16 MAR - «Io sono un crack del sistema. Mi sono sempre sentito in discussione perchè sono arrivato in Serie A con un percorso atipico. Già ci sono forti pressioni se ad allenare l'Inter c'è un grande allenatore. Per me vale ancora di più». Così Andrea Stramaccioni sulla sua stabilità sulla panchina nerazzurra. «C'è mancata la continuità - dice il tecnico alla vigilia della sfida contro la Sam - perchè ci sono stati alti e bassi che non sono piaciuti neanche a noi. Col Bologna non c'è riuscito niente, col Tottenham si è visto molto di più. Il mio Dna viene dal lavoro sul campo. Non ho mai pensato che i calciatori avessero mollato e per questo li ho sempre difesi. Poi, se il presidente mi manda via stasera o mi tiene fino al 2015, sono consapevole di aver dato sempre il massimo».
CALCIO: STRAMACCIONI, INTER NON MI HA MAI MOLLATO.
Milano, 16 mar. «Non ho mai pensato che i giocatori mi avessero mollato». La vittoria contro il Tottenham e la rimonta sfiorata in Europa League regalano nuove certezze a Andrea Stramaccioni e all'Inter. I nerazzurri, eliminati nonostante il successo per 4-1 contro i londinesi, tornano a concentrarsi sul campionato: domani bisogna fare risultato sul campo della Sampdoria per continuare a inseguire il terzo posto. «La stanchezza è l'aspetto che mi preoccupa di più, giochiamo la quinta partita in 2 settimane molto intense. Abbiamo utilizzato quasi sempre lo stesso blocco di calciatori, giovedì abbiamo giocato 120 minuti e negli ultimi 2 giorni abbiamo cercato di recuperare le forze. Non abbiamo tante alternative e la squadra sarà molto simile a quella di giovedì», dice il tecnico alla vigilia della sfida. Se le gambe sono appesantite, il morale è comunque alto: «La testa incide sulle gambe molto più di quanto si pensi». La prova di giovedì ha fornito indicazioni incoraggianti sulle condizioni della squadra e ha consolidato la panchina del tecnico. «La fiducia e il sostegno del presidente sono fondamentali, ma il segnale più importante è arrivato dai calciatori», dice Stramaccioni evidenziando il legame con la squadra. «Io mi sono sempre sentito in discussione, so che sono arrivato su questa panchina attraverso un percorso atipico. Sono un'eccezione nel sistema e per me la pressione è quadruplicata: posso solo dare il 101%», aggiunge. «Credo che l'Inter, quando non ha avuto molti problemi» di infortuni «si è espressa a livelli elevati. Ci è mancata la continuità, questo è stato il nostro difetto. Io non sono un gestore, il mio Dna è nel lavoro sul campo. Se il presidente mi manda via stasera o se mi tiene fino al 2015, sono comunque sicuro di aver dato sempre il massimo», prosegue. «Giovedì abbiamo fatto un passo avanti, ora mancano 10 partite di campionato e potremmo concentrarci al 100% su questo mini-torneo. Questo è l'unico lato positivo dell'eliminazione dall'Europa League», dice archiviando il discorso europeo. «Non dobbiamo guardare il calendario, perchè dobbiamo pensare a fare punti prima noi. La gara di domani è delicata, sulla nostra pelle abbiamo pagato le sfide post-Europa League e giovedì abbiamo speso il doppio». A Genova, l'Inter spera di ritrovare il Cassano ammirato contro il Tottenham. «Cassano, come Palacio, ha fatto il massimo. In questo periodo ha speso moltissime energie, penso che la gara di Genova sarà speciale per lui. Ha scritto pagine importanti per la Sampdoria», dice soffermandosi sul reparto offensivo. In difesa torna a disposizione Samuel, che «rappresenta una risorsa in più». La gara con la Sampdoria sarà l'occasione per osservare da vicino Icardi, il baby bomber blucerchiato che viene accostato all'Inter: «Ha qualità fisiche e fiuto del gol, è difficile trovare queste qualità in un giocatore così giovane».
CALCIO: INTER, 21 CONVOCATI PER GENOVA E TORNA SAMUEL.
Milano, 16 mar. Andrea Stramaccioni, allenatore dell'Inter, ha convocato 21 giocatori per la gara in programma domani sul campo della Sampdoria. Torna a disposizione Walter Samuel, L'elenco - Portieri: 1 Handanovic, 27 Belec, 30 Carrizo; Difensori - 23 Ranocchia, 25 Samuel, 26 Chivu, 28 Pasa, 31 Pereira, 42 Jonathan; Centrocampisti - 4 Zanetti, 10 Kovacic, 11 Alvarez, 14 Guarin, 17 Kuzmanovic, 19 Cambiasso, 21 Gargano, 24 Benassi, 60 Belloni; Attaccanti - 8 Palacio, 18 Rocchi, 99 Cassano.
CALCIO: INTER; TORNA SAMUEL, OUT STANKOVIC E SCHELOTTO.
MILANO, 16 MAR - Torna Walter Samuel nella lista dei convocati dell'Inter che domani affronta la Sampdoria. All'appello mancano invece Stankovic e Schelotto. Salta la partita Juan Jesus perchè squalificato. I convocati di Stramaccioni sono Handanovic, Carrizo, Belec; Ranocchia, Samuel, Chivu, Pasa, Pereira, Jonathan; Zanetti, Kovacic, Alvarez, Guarin, Kuzmanovic; Cambiasso, Gargano, Belloni, Benassi; Palacio, Rocchi e Cassano.
CALCIO:NAPOLI; MAZZARRI,UN PATTO TUTTI INSIEME FINO ALLA FINE 'ABBIAMO DAVANTI MINI TORNEO 10 PARTITE, TIFOSI CI SOSTENGANÒ.
NAPOLI, 16 MAR - «Facciamo tutti assieme, squadra e pubblico, un patto e così si capisce chi vuole bene a questa squadra e a questa citta». Walter Mazzarri lancia un appello ai tifosi del Napoli affinchè sostengano i suoi a partire da domani nella gara contro l'Atalanta e fino alla fine del campionato. «Abbiamo davanti a noi dieci finali - dice l'allenatore in conferenza stampa - Siamo a nove punti dalla prima in classifica e ne abbiamo due di vantaggio sulla terza. Da domani è come se cominciasse un torneo. Diamo il massimo e tireremo le somme alla fine. Lo dico soprattutto alla nostra gente che i momenti difficili ci ha sempre aiutato a superarli, facendo per novanta e più minuti il tifo per noi e sostenendoci». «Facciamolo fino alla fine del campionato - conclude il tecnico - e poi ognuno di noi dirà la sua».
CALCIO: ALLEGRI SCUOTE IL MILAN, ORA LOTTARE PER TORNARE IN CHAMPIONS,'C'È INCOGNITA POST-BARCELLONA, SERVE CATTIVERA AGONISTICA COL PALERMÒ
Milano, 16 mar. «C'è l'incognita post-Barcellona che aleggia nell'aria, ma credo che la squadra stia bene fisicamente e mentalmente. Dovremo essere bravi a trasformare il dispiacere di martedì in una cattiveria agonistica che ci permetta di vincere la partita col Palermo». Massimiliano Allegri non esclude del tutto possibili contraccolpi psicologici dopo la pesante sconfitta dal Milan al Camp Nou e l'eliminazione dalla Champions League. Il 'diavolò torna con la testa al campionato e il tecnico rossonero chiede ai suoi una reazione immediata. «Sono sereno che la squadra farà una grande partita, speriamo che stavolta il pallone invece di prendere il palo vada dentro», dice Allegri a Milan Channel ripensando al palo di Niang contro i 'blaugranà. «Sono sicuro che la squadra è a posto per fare una partita importante e prendere tre punti che ci garantirebbero fino a dopo la sosta il terzo posto», continua Allegri, concentrato sulla lotta in zona Champions League. «Ci sono sei squadre per due posti, bisogna lottare e stare sereni. Vinciamo domani, poi aprile sarà il mese decisivo per la lotta Champions», spiega ancora. A chi domanda quale sia il morale della squadra dopo il sogno sfumato in Europa, Allegri risponde: «Se la squadra ha reagito bene lo vedremo domani, ma io l'ho vista molto serena e si è allenata bene sia giovedì sia ieri. Dovremmo essere pronti per affrontare il Palermo, una partita molto difficile contro una squadra che ha cambiato l'allenatore e che ha bisogno di punti». Allegri ammette che dopo il rientro da Barcellona «c'è stato un giorno con un pò di pensieri per la partita, ma ora va messo tutto da parte perchè i risultati non si possono cambiare e anche quello con il Barcellona va accettato. Abbiamo perso contro la squadra più forte del mondo, c'è un pò di dispiacere per le aspettative create dai ragazzi dopo la partita d'andata, un ottimo risultato che si poteva completare col passaggio del turno. Non è stato così ma il fatto che si sia risvegliato intorno alla squadra l'entusiasmo è importante ed è merito dei ragazzi», fa notare ancora il tecnico rossonero. «Le qualità e la differenza tra noi e il Barcellona non sarebbero cambiate anche se noi avessimo passato il turno. Le caratteristiche non si cambiano in 15 giorni», ammette Allegri, prima di dedicare una menzione speciale a Leo Messi. «Ha fatto un gol, il primo, veramente eccezionale. Ha alzato il pallone volontariamente e ha calciato come una volee di tennis: una cosa così la può fare solo lui. Ma nonostante tutte le difficoltà, perchè abbiamo incontrato un Barcellona ancora più arrabbiato dopo le due sconfitte con il Real Madrid, la prestazione della squadra è stata buona. A tre minuti dalla fine eravamo ancora in corsa per passare il turno. Questo -conclude Allegri- sia il punto di partenza per la prossima Champions che dovremo conquistare attraverso il campionato».
CALCIO: ALLEGRI, HO CONTRATTO CON MILAN E VOGLIO RISPETTARLO,'VOCI SU MIO FUTURO? SOLO ILLAZIONI, UNICO DATO CERTO È ACCORDO FINO A 2014'
Milano, 16 mar. «Sono state dette molte cose sulla mia posizione. Il dato certo è che ho un contratto con il Milan fino al 2014 e da quello non si può uscire». Massimiliano Allegri stoppa sul nascere le voci sul suo futuro dopo l'eliminazione dalla Champions League per mano del Barcellona. «Saranno sicuramente voci meno pesanti dei primi tre mesi», fa notare il tecnico rossonero in conferenza alla vigilia della sfida col Palermo. Il suo nome è stato accostato alla Roma e ad alcuni top team stranieri. «Sono tutte illazioni, in questo momento parlarne non ha senso. Io intendo rispettare il contratto col Milan. Poi se ci fosse qualcosa da parte mia la società sarebbe la prima a saperlo visto l'ottimo rapporto con il Presidente e con Galliani». Nessun contatto con Silvio Berlusconi dopo la sconfitta del Camp Nou. «Non ci ho ancora parlato, lo farò oggi come sempre prima della partita della domenica». Prima della debacle contro i catalani, Berlusconi aveva garantito il futuro del tecnico nel Milan: «Mi hanno fatto molto piacere le parole del presidente ma si sa che nel calcio contano i risultati. Ma io sono sereno e questa mia serenità non dipende dal contrtatto. Lo sono perchè la squadra sta facendo un ottimo lavoro ed è in una buona posizione di classifica, Ricordo che mesi fa l'Europa League era un miraggio e che ora se arriviamo terzi è quasi un fallimento. Credo che ci voglia molto equilibrio e io ce l'ho».
CALCIO: ALLEGRI,TRASFORMIAMO DISPIACERE IN RABBIA AGONISTICA MILAN DEVE TORNARE IN CHAMPIONS, AUGURI A CONTE E JUVE PER COPPA.
CARNAGO (VARESE), 16 MAR - «Bisogna cercare di trasformare il dispiacere di martedì in cattiveria agonistica»: dopo l'eliminazione dalla Champions League, Massimiliano Allegri carica il Milan che domani torna in campo contro il Palermo. «Dobbiamo cercare di giocare la Champions l'anno prossimo, attraverso il preliminare o direttamente - ha detto l'allenatore rossonero -. Non sarà facile perchè ci sono sei squadre in lotta per due posti, e ci metto anche la Roma, considerando che la Juventus ha praticamente vinto lo scudetto e non me ne voglia Conte». Allegri ha poi voluto mandare «i migliori auguri a Conte e alla Juventus perchè è l'unica squadra italiana che lotterà per portare in Italia il trofeo più ambito in Europa».
CALCIO: SAMP; TIFOSI NON VEDENTI IN TRIBUNA PER GARA CON INTER SEGUIRANNO PARTITA IN TRIBUNA,GIOCO RACCONTATO DA ACCOMPAGNATORI.
GENOVA, 16 MAR - Iniziativa unica nel suo genere quella organizzata dalla Sampdoria per la sfida di domani contro l'Inter. Un gruppo di ragazzi non vedenti sarà infatti ospitato in tribuna al Luigi Ferraris che così potranno 'respirarè l'atmosfera della gara, le emozioni del gioco, del campo, del tifo attraverso la voce, il racconto e la cronaca dei volontari di una associazione che li assiste. Con la collaborazione della sezione di Chiavari dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti e l'Associazione Genitori ragazzi non vedenti di Genova, i tifosi saranno accompagnati nel settore della Tribuna loro destinato per vivere una speciale serata di calcio sul piano sensoriale e emozionale. L'esperienza sarà ripetuta in tutte le partite interne dei blucerchiati.
CALCIO: PETKOVIC, COL TORINO 3 PUNTI FONDAMENTALI PER L'EUROPA,TECNICO LAZIO, 'DOBBIAMO VINCERE PER RIMANERE NEL GRUPPÒ.
Roma, 16 mar. «Dobbiamo ottenere questi tre punti fondamentali per rimanere nel gruppo che lotta per il terzo e il secondo posto». Vladimir Petkovic punta al bottino pieno nella trasferta della Lazio a Torino. I biancocelesti sono reduci dalla sconfitta casalinga con la Fiorentina e non possono permettersi altri passi falsi, vista la concorrenza che c'è in zona Europa. «È l'ultima possibilità per non perdere il treno della Champions? Non faccio il profeta o previsioni inutili, ma anche chi sta a -6 da noi crede alla Champions quindi...noi guardiamo partita dopo partita e cerchiamo sempre di vincere», risponde il tecnico. «Tutti hanno perso punti, alla fine conta solo il risultato finale», fa notare Petkovic, che per la trasferta di Torino dovrà mettere in conto la stanchezza fisica dopo l'impegno infrasettimanale in Europa League. «Assolutamente sì, quindi si deve dare qualcosa di più a livello di energia mentale». L'ultima tegola è l'infortunio di Floccari, a rischio anche per il derby. «Non ci voleva in questo momento», ammette l'allenatore di Sarajevo. «Spero dopo la pausa di avere la maggior parte di questi giocatori. Sono due mesi che facciamo fatica in campionato con infortuni che a volte sono anche fortuiti». Con lo Stoccarda è rientrato Mauri. «Si è comportato bene, ha aiutato la squadra per un'ora e da questa partita in avanti può solo crescere», dice, senza sciogliere le riserve su un suo eventuale impiego dall'inizio o a partita in corso contro il Torino. «Un consiglio a Kozak? Più convinzione, in Italia si gioca un calcio più fisico e per un attaccante è importante segnare. Lui ha queste qualità e deve imporsi anche in campionato». Dal Torino, invece, «non mi aspetto nulla di nuovo rispetto alla squadra affrontata in amichevole la scorsa estate. È una bella squadra e oggi ha più convinzione grazie ai risultati positivi. Le ultime cinque partite in casa non ha perso, possono cambiare i dettagli ma conosciamo il Torino. È un avversario forte, dovremo fare attenzione alle ripartenze e alla velocità dell'avversario». Il tecnico non ha ancora chiarito se resterà sulla panchina biancoceleste anche il prossimo anno. «Io sono tranquillo, la società è tranquilla e anche i tifosi devono esserlo perchè stiamo facendo bene», si limita a dire Petkovic. E sul derby di lunedì, come stabilito ieri dalla Lega, dice: «Non penso che sia un problema, forse per la gente che arriva da fuori è più complicato. Ma è un derby e nulla lo può condizionare».
CALCIO: PALERMO; SANNINO, QUESTO PUBBLICO NON MERITA LA 'B'.
PALERMO, 16 MAR - «Il pubblico di Palermo, che è stato sempre caloroso e presente, non merita di retrocedere. Qui gli unici a perdere siamo noi, i tifosi non escono sconfitti da questa annata, comunque andrà a finire». Lo ha detto il tecnico del Palermo, Giuseppe Sannino, nella conferenza stampa della vigilia della sfida con il Milan. «Dobbiamo fare il massimo. Andiamo a Milano con l'unità degli ultimi - ha spiegato - ma con la consapevolezza che in campo alla fine siamo 11 contro 11 e tutto può succedere». Non sarà della partita Miccoli. «Non si è allenato con noi nemmeno ieri - ha detto - voleva venire lo stesso ma abbiamo deciso che rimarrà qui ad allenarsi anche domani e lunedì. Al suo posto giocherà Dybala». Al suo fianco dovrebbe giocare Ilicic. «Il ragazzo deve riconquistarsi la fiducia dei tifosi», ha puntualizzato. «Quello che voglio fare capire ai ragazzi - ha detto - a prescindere da quelli che giocheranno, è che fino a quando ci sarà un alito di speranza noi dobbiamo lottare».
CALCIO: GENOA; BALLARDINI, LA SQUADRA SIA PIÙ AGGRESSIVA A FIRENZE SENZA FREY E BORRIELLO, ROSSI DA VALUTARE.
GENOVA, 16 MAR - Dovrà essere un Genoa «aggressivo» ma soprattutto «più bravo di quanto non sia stato nelle ultime gare, perchè non si può avere maggiori occasioni rispetto agli avversari e uscire senza punti». Davide Ballardini alla vigilia della trasferta di Firenze racconta così la sfida del Franchi. «Per me è fondamentale prendere gli avversari subito e mi spiego: dobbiamo pressare il portatore di palla e non abbassarci troppo, se succede infatti alla fine facciamo fatica. Non siamo una di quelle squadre che può subire passivamente e poi colpire in contropiede ma dobbiamo essere sempre più aggressivi». Con i Viola al Franchi sarà comunque un Genoa con tante assenze, come conferma lo stesso tecnico. «Frey e Borriello non ce la fanno mentre Rossi ha ancora problemi sopra al polpaccio e valuteremo direttamente domani». Passa infatti anche dalle gare lontano dal Ferraris la corsa verso la salvezza, anche se nelle ultime tre sfide sono arrivati solo due punti. «Eppure abbiamo creato più dei nostri avversari. Per questo - ha spiegato Ballardini - dobbiamo riuscire ad essere più bravi rispetto alle ultime prestazioni, cercare di fare ancora meglio. Bisogna migliorare il movimento senza palla ma devo dire che siamo sulla buona strada anche per questo. La Fiorentina? È una squadra costruita molto bene con una identità chiara, con giocatori di qualità, attenti e agonisticamente molto forti. Un mix ben fatto tra tutti i reparti».
CALCIO: ANDREAZZOLI, POCO CREDIBILE PARLARE ORA DI CHAMPIONS TECNICO ROMA: 'SQUADRA NON COINVOLTA DA QUESTIONE SCEICCÒ.
ROMA, 16 MAR - «Quali sono i nostri obiettivi? Parlare ora di Champions League sarebbe poco credibile, è lontana e abbiamo tante squadre davanti». Dopo il pari in casa dell'Udinese e i 7 punti dal terzo posto in classifica occupato dal Milan, Aurelio Andreazzoli preferisce non fissare traguardi. Il tecnico della Roma, alla vigilia del posticipo dell'Olimpico col Parma, non ha voluto però nemmeno giocare al ribasso perchè «se parlo di obiettivi minori potrei essere frainteso o etichettati come uno che si accontenta». Meglio quindi ragionare «giorno per giorno, senza fare tabelle che valgono meno di zero». E che rischiano anche di illudere il gruppo giallorosso. «Siamo andati un pò in depressione dopo il pari di Udine proprio perchè avevamo fatto una tabella - ha spiegato Andreazzoli cercando di riportare l'attenzione sul Parma - Abbiamo una gara estremamente importante e dobbiamo mettere tutte le energie possibili per portare a casa il risultato pieno». Senza pensare al derby con la Lazio posticipato a lunedì 8 aprile («sarà importante se non decisivo, ma prima dobbiamo giocare due gare e cercare di vincerle per presentarci bene») o al proprio destino: «Non si possono fare ragionamenti seri sul mio futuro, è tutto aleatorio e quindi preferirei non parlarne più - ha concluso Andreazzoli - Adesso penso esclusivamente al Parma, non voglio pensare a quello che sarà successivamente». Quanto alla trattativa andata in fumo tra la proprietà americana e al Qaddumi, Andreazzoli è chiaro: «Se la squadra ne ha risentito? Ho già detto in passato che era un problema che non riguardava l'area tecnica. Ne prendiamo atto, ma all'interno dello spogliatoio non ne ho mai sentito parlare, la questione non è mai emersa».
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