VIGILE UCCISE MEDICO 21 ANNI FA, VIA A PROCESSO 'COLD CASE' IN CORTE DI ASSISE A REGGIO EMILIA. DIFESO DA EX PG BRESCIA.
REGGIO EMILIA, 25 MAR - Nella prima udienza davanti alla Corte d'assise di Reggio Emilia per l'omicidio di Carlo Rombadi, il medico ucciso 21 anni fa a Reggio Emilia nel suo garage, la difesa dell'imputato - l'ex vigile urbano Pietro Fontanesi, al tempo del delitto vicino di casa della vittima - ha chiesto di indagare su altre piste mai vagliate finora. Il difensore Giovanni Tarquini, affiancato dal padre, l'avvocato Giancarlo Tarquini, ex procuratore capo di Brescia, ha suggerito di vagliare altre piste nell'ambito sanitario e ha parlato di un'altra pistola, compatibile con l'arma usata dall'assassino, venduta da un altro ex vigile urbano nel 2004. Intanto oggi il pubblico ministero Maria Rita Pantani, le parti civili e la difesa hanno presentato la lista dei testi, una cinquantina in tutto. Alcuni testimoni sono comuni sia per la difesa, sia per la procura. Ad esempio sono chiamati a testimoniare i vicini di casa e l'ex primario di chirurgia Roberto Prati, amico e collega del dottor Rombaldi. Il presidente del collegio Francesco Maria Caruso vaglierà ora la lista dei testi da ammettere. In aula erano presenti stamane il fratello di Rombaldi, Mario, e la figlia dell'imputato. Mario Rombaldi si è costituito parte civile, così come la moglie del medico assassinato e i due figli (che non erano oggi in aula). Carlo Rombaldi venne ucciso a colpi di pistola davanti al garage di casa nella notte tra il 7 e l'8 maggio 1992. Aveva 41 anni. Chirurgo dell'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, la sera dell'omicidio era uscito a cena con alcuni colleghi. Intorno alla mezzanotte, rientrando a casa, incontrò qualcuno all'uscita del garage che gli sparò con una pistola. L'arma, una 38 special, ha indirizzato la Squadra mobile di Reggio Emilia, guidata da Domenico De Jesu, a indagare un ex vigile urbano vicino di casa di Rombaldi, Pietro Fontanesi, poi rinviato a giudizio a distanza di 20 anni. Il movente sarebbe stato una banale lite condominiale. Un 'cold casè per il quale la polizia reggiana si è avvalsa della collaborazione degli esperti della Scientifica di Roma specializzati proprio nelle indagini sui casi insoluti.
MODENA: CASALINGA TROVATA MORTA PER OVERDOSE, ARRESTATO IL PUSHER.
Modena, 25 mar. I carabinieri di Modena hanno arrestato, sabato sera, un pusher 21enne tunisino, irregolare, senza fissa dimora e già gravato da precedenti penali, accusato di aver spacciato la dose di droga che provocò la morte, lo scorso 29 gennaio, di una casalinga modenese, trovata nel suo appartamento senza vista. La donna fu stroncata da un'overdose di eroina. Lo spacciatore, dunque, è stato individuato e sottoposto a fermo d'indiziato di delitto con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti continuato e di morte cagionata come causa di altro delitto. L'arresto è stato eseguito nell'ambito delle indagini coordinate dal Pm Luca Guerzoni e sviluppate attraverso intercettazioni, escussioni di testimoni e prolungati servizi di osservazione e pedinamenti. Al momento del fermo il giovane straniero è stato trovato in possesso della somma di circa 500 euro provento dell'attività illecita e di circa 10 grammi di droga.
'NDRANGHETA: MINOTAURO, EX SINDACO LEINÌ PIANGE IN AULA IMPUTATO PER CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA.
TORINO, 25 MAR - Nevio Coral, sindaco Pdl di Leini (Torino) tra il 1994 e il 2005 e unico politico imputato nel processo 'Minotaurò sulle presunte infiltrazioni della 'ndrangheta nel Torinese, si è commosso in aula alle prime battute del suo interrogatorio. «Mio padre - ha detto tra le lacrime rispondendo a una domanda del pm Enrico Arnaldi di Balme - era partigiano democristiano, mio zio un partigiano comunista. Non ho mai avuto partiti, non sono mai stato nè di destra nè di sinistra».
COSENZA: TENTATA RAPINA IN CASA, ANZIANA IN PROGNOSI RISERVATA.
Cosenza, 25 mar. Una donna di 83 anni è stata aggredita la scorsa notte in un tentativo di rapina nella sua abitazione a Cariati, centro della fascia ionica cosentina. Secondo quanto accertato al momento dai carabinieri della compagnia di Rossano, ignoti si sono introdotti nella sua abitazione intorno alle 4.30 e l'hanno picchiata. La camera da letto della vittima è stata messa a soqquadro. Nel frettampo i vicini di casa hanno avvisato le forze dell'ordine e l'intervento della pattuglia dell'Arma ha consentito immediati soccorsi. L'anziana si trova ora ricoverata in prognosi riservata all'ospedale civile di Cosenza. I carabinieri stanno vagliando la posizione di alcuni sospettati.
INCIDENTI STRADALI:SCONTRO TRA PULLMAN SU A1,DIECI FERITI SU ROMA-NAPOLI A SAN VITTORE NEL LAZIO, IN CIOCIARIA.
SAN VITTORE NEL LAZIO (FROSINONE), 25 MAR- Dieci persone sono rimaste ferite questa mattina in un incidente avvenuto sulla A1 Roma-Napoli, a San Vittore nel Lazio,in Ciociaria. Due bus -uno carico di romeni, l'altro di turisti - si sono tamponati per cause ancora in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia stradale di Cassino. Nello scontro, verificatosi intorno alle 6,30 in direzione nord, dieci persone sono rimaste ferite ma non in modo grave. Sono state tutte trasportate nell'ospedale Santa Scolastica di Cassino. Sulla Roma-Napoli si sono registrati rallentamenti.
CATANIA: GIOVANE SCOMPARSO DOPO INCIDENTE STRADALE, RICERCHE IN CORSO.
Catania, 25 mar. Continuano senza sosta nel catanese le ricerche di Alex D'Antoni, 25 anni, il giovane che ieri è scomparso dopo avere avuto un incidente stradale lungo l'A18 Catania-Messina, pochi chilometri dopo lo svincolo per Acireale. L'auto del giovane con a bordo la sua fidanzata, ha urtato contro un'altra macchina per poi schiantarsi contro il guard-rail. Sul posto la Polizia stradale ha trovato solo la ragazza ferita che è stata medicata in ospedale, ma non c'era più traccia del ragazzo. Per tutta la giornata di ieri e anche stamattina la polizia stradale ha iniziato le ricerche nelle campagne tra Acireale e Giarre, ancora senza esito.
BIMBO CONTESO: MADRE, TORNERÀ A SCUOLA DOPO PASQUA.
CITTADELLA (PADOVA), 25 MAR - «Era stata una decisione affrettata immaginare che mio figlio tornasse a scuola oggi. Mancano tre giorni al ponte di Pasqua, Mio figlio tornerà a scuola la settimana prossima». A dirlo la madre del bambino padovano al centro di una contesa tra genitori per l'affidamento. «È molto sereno - aggiunge la madre al telefono con l'ANSA - ma è anche molto stanco ed allora ho deciso che tornerà a scuola dopo le vacanze. In ogni caso i suoi compagni di scuola li sta vedendo anche in questi giorni perchè ogni pomeriggio ne invita tre o quattro a casa».
CATANIA: MUORE DOPO AVER INGERITO ACIDO MURIATICO.
Catania, 25 mar. A Catania è morto in ospedale nella serata di ieri l'uomo di 56 anni che lo scorso 11 marzo ingerì acido muriatico ed era stato ricoverato d'urgenza nel reparto Rianimazione. Le condizioni dell'uomo, originario di Capo d'Orlando, nel messinese, erano subito apparse gravi. Indagini sono in corso.
INDIA: SEI OPERAI MORTI A BANGALORE IN INCENDIO FABBRICA DI TESSUTI.
Nuova Delhi, 25 mar. Almeno sei operai sono rimasti uccisi in un incendio scoppiato in uno stabilimento tessile nella periferia della città meridionale di Bangalore, in India. Secondo quanto riferito dai media locali, le fiamme hanno inghiottito l'unità di produzione della struttura durante le prime ore del mattino, mentre i lavoratori dormivano. Ad avanzare l'ipotesi della morte per soffocamento, sono stati i vigili del fuoco che al proprio arrivo sul luogo della tragedia, hanno trovato le finestre ancora chiuse dall'interno. Non sono ancora note le cause dell'incendio, domato dalle autopompe dei vigili del fuoco soltanto dopo quattro ore di intervento.
CRIMINALITÀ: ARRESTO TENTATO OMICIDIO PREGIUDICATO ANDRIA.
ANDRIA, 25 MAR - Due persone sono state arrestate dai carabinieri in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Trani, nei confronti di Salvatore Capurso, di 42 anni, accusato di tentato omicidio, e Riccardo Cassano, anch’egli di 42, accusato di favoreggiamento. I fatti, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, risalgono al 25 novembre 2012. Capurso è accusato di aver sparato contro il pregiudicato Vincenzo Fucci, di 35 anni, dopo che questi aveva avuto una discussione col fratello di Capurso. Cassano, amico della vittima, aveva trasportato l'uomo in ospedale lasciandolo davanti al pronto soccorso. E ai carabinieri che gli avevano chiesto cosa fosse accaduto non ha dato spiegazioni utili a comprenderlo e risalire ai responsabili.
GIOVANE ROMENA SI FA CONSEGNARE 70.000 EURO, ARRESTATA CIRCONVENZIONE DI INCAPACE, VITTIMA UN ANZIANO DEL TORINESE.
TORINO, 25 MAR - Un uomo di 59 anni residente a Ivrea (Torino) stava per trasferire 60.000 euro con un bonifico a una donna. Dopo la segnalazione del direttore della banca, l'operazione è stata bloccata dai carabinieri, che hanno arrestato la beneficiaria, una romena di 20 anni, per circonvenzione di incapace. Successive indagini hanno permesso di appurare che la donna aveva già ricevuto dalla vittima 10.000 euro in contanti e un personal computer. Era riuscito a circuirlo sostenendo di avere «un grande progetto».
POTENZA: SPACCIO DI DROGA, ARRESTATI DUE MINORENNI.
Potenza, 25 mar. Due minorenni sono stati arrestati dai Carabinieri a Rionero in Vulture, nel Potentino, perchè scoperti con un sacchetto di 80 grammi di marijuana destinata allo spaccio ad altri coetanei. I due ragazzi sono stati sorpresi nel corso di controlli per il monitoraggio del territorio. In particolare, vedendo i militari i due ragazzi si sono innervositi ed hanno cercato di cambiare strada. I Carabinieri li hanno perquisiti ed hanno trovato in loro possesso il sacchetto contenente la sostanza stupefacente ed un'altra bustina con alcune dosi singole. Tratti in arresto, sono stati condotti alle rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, così come disposto dalla Procura dei Minorenni di Potenza.
GIOIELLIERE UCCISO, INQUIRENTI AL LAVORO: C'È SPERANZA RECUPERARE FILMATI.
Milano, 25 MAR - Recupero di filmati delle telecamere 'obsoletè della gioielleria, prove per meglio individuare l'oggetto contundente utilizzato dall'aggressore, e persone da sentire fuori dal contesto famigliare: le indagini sull'omicidio del gioielliere di via dell'Orso procedono «ma decisamente non si può dire che il colpevole abbia le ore contate. Anche dire di aver capito il contesto sarebbe prematuro», spiegano oggi i carabinieri che predicano «pazienza» a fronte di una situazione «molto fumosa». Con l'utilizzo di un software ad hoc compatibile con le telecamere installate nella gioielleria Veronesi, nelle prossime ore potrebbe essere possibile avere qualche informazione in più dai filmati. Dopo l'ispezione autoptica di sabato, sul cadavere si sta ora procedendo con esami più specifici, prove per accertare la natura dell'oggetto, o degli oggetti utilizzati per colpire l'uomo. Un punteruolo oppure la statuetta che il gioielliere teneva sulla scrivania, o anche lo spigolo di una vetrinetta: delle cinque ferite identificate non è detto che tutte siano della stessa natura, tra l'altro. Per quanto riguarda le persone sentite, gli inquirenti stanno uscendo dal contesto famigliare e allo stesso tempo indagando sulla situazione economica della vittima.
UBRIACO DENTRO IL BAR AGGREDISCE E FERISCE CARABINIERI.
TERAMO, 25 MAR - Ha picchiato i Carabinieri che erano intervenuti per convincerlo a non molestare gli avventori e il titolare di un bar dove si era intrattenuto già in preda ai fumi dell'alcol: Nunzio Giordano, 36enne della provincia di Pesaro-Urbino, con il suo atteggiamento eccessivo aveva costretto il gestore dell'esercizio pubblico a chiedere l'intervento dei militari della stazione di Roseto; alla vista dei militari, l'uomo ha dato in escandescenza, aggredendoli per cercare di evitare il controllo e allontanarsi dal bar. È stato bloccato non senza fatica, ma quando è stato accompagnato nella caserma per l'identificazione e le formalità di rito, ha ingaggiato una violenta colluttazione con i carabinieri, fino a ferirne due, procurando loro ferite giudicate guaribili in 7 e 25 giorni. È stato arrestato per oltraggio, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale e rinchiuso in cella di sicurezza in attesa di comparire dinanzi al giudice per l'udienza di convalida.
SPACCIA DROGA DAVANTI DISCOTECA, ARRESTATO DA FINANZA È UN OPERAIO DI ASTI, STAVA VENDENDO A UN PROFESSIONISTA 40ENNE.
ASTI, 25 MAR - Ieri sera la Guardia di Finanza ha arresto un operaio di 37 anni, di Asti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. È stato bloccato davanti ad una discoteca di Asti mentre consegnava cocaina ad un 40enne professionista astigiano, incassando 140 euro. Nella sua auto sono state trovate altre dosi di cocaina e 700 euro in contanti, frutto delle ultime vendite. L'acquirente è stato segnalato alla Prefettura.
RITROVATO IMPRENDITORE SCOMPARSO NELLA BERGAMASCA: STA BENE.
BERGAMO, 25 MAR - È stato rintracciato questa mattina ed è in buone condizioni Battista Lapis, l'imprenditore di Cavernago (Bergamo) che mancava da casa da cinque giorni. Le ricerche erano scattate giovedì mattina dopo che la sua auto era stata ritrovata sul ponte dell'A4 che scavalca il fiume Oglio. Si era pensato all'eventualità di un gesto estremo, ma i familiari non avevano mai creduto a questa ipotesi. E avevano ragione.
MAFIA: PALERMO, IMPRENDITORE DENUNCIA RICHIESTE PIZZO, DUE ARRESTI.
Palermo 25 Marzo 2013 - Agenti della sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile e carabinieri del Reparto operativo, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, hanno dato esecuzione a Palermo a una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti Giovan Battista Barone, 49 anni, ed Emilio Pizzurro, 54 anni. Quest'ultimo dovrà rispondere di tentata estorsione, in concorso ed aggravata dalle modalità mafiose, mentre Barone anche del reato di associazione per delinquere di tipo mafioso. Il provvedimento, emesso dal gip Marina Petruzzella, è stato frutto anche del ruolo svolto da Confindustria, l'associazione di categoria cui l'imprenditore, vittima di costanti minacce, si era rivolto. Dopo complesse indagini, Polizia e Carabinieri hanno ricostruito il quadro di un tentativo di estorsione perpetrato in danno di una ditta attiva nel settore della sanificazione e della pulizia in alcuni nosocomi cittadini. L'imprenditore che Cosa Nostra avrebbe voluto taglieggiare, di concerto con i vertici regionali di Confindustria e senza esitazione, però, si è rivolto alla Polizia. È così emerso che approfittando di una fitta rete di conoscenti e favoreggiatori Barone e Pizzurro hanno avvicinato esponenti della ditta e, senza troppi giri di parole, hanno avanzato una richiesta di «messa a posto» pari a cinquecento mila euro sin da subito ritenuta «trattabile» fino ai duecentomila. A manifestare la richiesta estorsiva è stato Barone che si è accreditato quale esponente del mandamento mafioso di «Palermo Centro». A fronte del rifiuto opposto dalla vittima non si sono fatti attendere episodi di vendetta in puro stile mafioso segnati da una escalation di particolare gravità: telefonate anonime e minatorie, l'incendio della vettura di un autorevole esponente della ditta e addirittura l'incendio dei locali di un esercizio commerciale riconducibile al congiunto di uno dei responsabili della ditta stessa. «Barone Giovan Battista - spiegano gli investigatori - è personaggio di importante caratura criminale, già condannato per mafia nel 2003. Le risultanze investigative emerse da importanti e recenti operazioni antimafia, quali Ibrys ed Atropos hanno evidenziato come l'uomo, già all'indomani della sua scarcerazione avvenuta nel 2009, sia tornato ad operare per conto di Cosa Nostra ed a frequentarne importanti esponenti». Affiliato alla cosca mafiosa dei «Pagliarelli» ha rappresentato una importante testa di ponte con i mandamenti della «Noce» e di «Palermo-centro». In nome e per conto di quest'ultimo mandamento, per esempio, ha agito nel corso di quest'ultimo episodio estorsivo.
ATAC, UN MILIONE DI BIGLIETTI CON L'IMMAGINE PAPA FRANCESCO.
Roma, 25 MAR - «Papa Francesco che saluta la folla dal balcone di San Pietro nel giorno della sua elezione. Questa l'immagine che Atac farà stampare su un milione di biglietti per celebrare l'arrivo del nuovo Pontefice. I nuovi BIT (biglietto integrato a tempo) con l'immagine di Papa Francesco saranno in vendita, in edizione limitata, a partire dal 27 marzo presso le biglietterie Atac presenti in metropolitana (Anagnina, Battistini, Cornelia, Lepanto, Ottaviano/San Pietro, Spagna, Laurentina, Eur Fermi, Ponte Mammolo, Termini, Conca d'Oro). A partire dal 27, poi, le biglietterie mobili di Atac saranno dislocate lungo i flussi principali della mobilità cittadina e riconoscibili da vetrofanie con le immagini del biglietto dedicato al Santo Padre. I BIT di benvenuto a Papa Francesco saranno, inoltre, disponibili nei punti vendita della rete indiretta del circuito commerciale Atac, distribuiti sul territorio (tabaccherie, edicole, ecc.). In particolare su circa 200 punti vendita presenti al centro di Roma. I negozi forniti saranno riconoscibili da locandine raffiguranti l'immagine del BIT dedicato a Papa Francesco». Lo rende noto Atac. «Siamo molto soddisfatti di questa iniziativa - ha dichiarato l'amministratore delegato di Atac, Roberto Diacetti - che segue idealmente quella simile che abbiamo messo in campo per la beatificazione di Giovanni Paolo II. Siamo molto grati al Vicariato, che ha accettato la nostra proposta, e speriamo in futuro di individuare altre forme di collaborazione altrettanto soddisfacenti».
BAMBINO GESÙ, NUOVO REPARTO NEUROPSICHIATRIA INFANTILE: UNICO CON IDONEITÀ JCI.
Roma, 25 MAR - Nasce il primo reparto in Italia di neuropsichiatria infantile conforme agli standard internazionali. Dotato di strutture ed arredi in linea con normative specifiche, come stanze senza spigoli, vetri antisfondamento, porte di sicurezza e senza maniglie, arredi fissati a terra e sanitari in alluminio, il nuovo reparto dell'ospedale Bambino Gesù è l'unico, nel territorio nazionale, ad aver ottenuto il riconoscimento d'idoneità dalla Joint Commission International (Jci), organizzazione operante a livello mondiale incaricata di valutare gli standard di qualità e sicurezza in ambito ospedaliero in base alle linee guida contenute nel protocollo «Standard and Rationale 2010 - Hospital Accreditation Standards». Al progetto per il nuovo reparto, tramite la formazione dei volontari, la loro successiva presenza in ospedale e la donazione di arredi per la sala polifunzionale e per rendere più accogliente il reparto, hanno contribuito l' Associazione per il Bambino in ospedale Roma Onlus (Abio), Lottomatica, con il gioco del Lotto, e la squadra di pallacanestro Virtus Roma attraverso l'iniziativa «Il Basket vede con il cuore». All'inaugurazione, tenutasi questa mattina nell'aula Salviati dell'ospedale pediatrico, erano presenti il professor Giuseppe Profiti, presidente del «Bambino Gesù», il professor Stefano Vicari, responsabile dell'unità operativa di neuropsichiatria infantile, il dottor Eugenio Bernardi, presidente di Abi Roma, la dottoressa Teresa Zompetti, responsabile Csr di Lottomatica e Gianfranco Tartaglia. Il professor Profiti, aprendo la conferenza di presentazione, ha spiegato le ragioni che hanno portato alla realizzazione del nuovo reparto e che risiedono nell' «esigenza di rispondere ad un bisogno moderno e in costante aumento della pediatria, quello dei disturbi del comportamento, attraverso una struttura che garantisca standard internazionali di qualità ed una capacità e sicurezza nella risposta clinica». Il Professor Vicari ha invece illustrato il tema della neuropsichiatria infantile, spiegando come questa «sia una tematica poco conosciuta ma che riguarda il 15 - 20 per cento dei soggetti tra gli zero e i diciotto anni - ha detto - coincidente con i dati generali dell'intera popolazione, con disturbi del comportamento che riguardano principalmente l'autismo, la dislessia, la depressione, che colpisce quasi un ragazzo su dieci, e l'anoressia nervosa». Vicari ha poi sottolineato come il reparto «sia stato ristrutturato in modo tale da salvaguardare l'incolumità dei ricoverati di fronte a gesti di autolesionismo o aggressivi nei confronti degli altri pazienti». Il responsabile dell'unità operativa ha infine sostenuto l'importanza del «non avere pregiudizi al fine di poter eseguire una corretta prevenzione dei disturbi mentali in età infantile». Per quanto riguarda l'assistenza dei volontari, garantita da Abi in collaborazione con Lottomatica e Virtus Roma, Bernardi ha evidenziato come «tutti i volontari dell'associazione, presenti anche in altri ospedali italiani e della capitale, oltre ad aver superato un corso di formazione, sono stati scelti e selezionati per poter rispondere alle esigenze di un reparto che necessità di particolari attenzioni e capacità professionali». La dottoressa Zampetti ha ricordato infine il lungo percorso che Lottomatica e Abi stanno percorrendo al fine di «contribuire, insieme ad ospedali d'eccellenza come il Bambino Gesù, alla realizzazione di realtà concrete in grado di migliorare la vita dei pazienti come le diverse ludoteche create nel territorio nazionale». Alla fine della conferenza Gianfranco Tartaglia ha presentato un corto animato realizzato con i disegni fatti dai bambini in degenza.
MEDICINA:DA LIQUIDO AMNIOTICO FONTE CURA MALATTIA PREMATURI STAMINALI LIQUIDO CURANO DANNO INTESTINALE COMUNE IN PRETERMINE.
ROMA, 25 MAR - Il liquido amniotico potrebbe curare una malattia molto comune tra i bebè prematuri e spesso fatale: l'enterocolite necrotizzante che crea un danno grave alle pareti del tubo digerente. È la prospettiva offerta dai risultati di uno studio sulla rivista Gut che vede tra gli autori l'italiano Paolo De Coppi, insieme con Simon Eaton presso la University College di Londra. Gli esperti hanno usato le cellule staminali del liquido amniotico per riparare l'apparato digerente colpito dalla malattia che «affligge il 10-15% dei prematuri sotto i 1500 grammi e il 40% di questi muore» - spiega De Coppi intervistato dall'ANSA. Gli scienziati hanno lavorato su topolini prelevando le staminali del liquido amniotico degli animali. Hanno visto che le cellule vanno a indurre processi di autoriparazione: «usiamo queste cellule - spiega De Coppi - per provare se sono capaci a riparare un danno all'intestino. L'aspetto molto positivo che è emerso - continua lo scienziato - è che le cellule secernono fattori in grado di attivare le staminali dell'intestino che poi riparano il danno». Quindi le staminali del liquido amniotico non riparano direttamente il danno, ma inducono processi di autoriparazione dell'intestino. «Questo significa - sottolinea De Coppi - che le staminali del liquido non devono essere prese dalla stessa mamma, quindi se avessimo una banca di queste cellule le potremmo usare» sui bebè che ne avessero bisogno. Per di più le staminali del liquido, una volta terminata la loro funzione, vengono eliminate e non si integrano nel tessuto intestinale - sottolinea De Coppi: insomma si comportano come un farmaco che viene poi smaltito dall'organismo«. Ma non siamo ancora vicinissimi a possibili applicazioni cliniche: »stiamo già studiando come conservare queste cellule in biobanche - conclude De Coppi - e superato questo ostacolo in pochi anni si potrebbero avviare le prime sperimentazioni cliniche«.
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