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ALTOFONTE (PA): CONTROLLI DEI CARABINIERI. CINQUE PERSONE TRATTE IN ARRESTO.

Due i giorni di intensi controlli nel territorio del comune di
Altofonte da parte della locale Stazione: lunedì, i militari
dell'Arma, a seguito di mirati accertamenti volti a rintracciare le
armi legalmente detenute da persone risultate defunte agli
accertamenti anagrafici, ma che non erano state mai successivamente
registrate presso alcun ufficio di P.S. come disposto invece dalle
leggi in materia, hanno tratto in arresto V. g. nato a Palermo, classe
1967, residente ad Altofonte.

L'uomo, peraltro già legittimo detentore di un fucile regolarmente
denunciato, è stato trovato in possesso di altri due fucili da caccia
appartenuti al padre deceduto nel 2000 e mai successivamente
denunciati alla locale Stazione Carabinieri.

Per il reato in menzione l'Autorità Giudiziaria ha disposto la
traduzione in carcere dell'arrestato e, dopo l'udienza di convalida,
V. g. è stato rimesso in libertà e sottoposto all'obbligo di firma per
due volte alla settimana presso la locale Stazione Carabinieri nelle
more delle ulteriori fasi dibattimentali.

Nella giornata di martedì invece i Carabinieri hanno controllato
un'intera palazzina in via Vittorio Emanuele del comune Parchitano, su
cui gravavano sospetti di possibili allacci abusivi alla rete
elettrica pubblica: sconcertante il quadro emerso a seguito dei
controlli, prolungatisi per ore insieme ai tecnici dell'E.N.E.L.,
quattro i condomini sorpresi nella flagranza del furto: M. a. nato a
Palermo, classe 1967, pluripregiudicato e già sorvegliato speciale,
aveva alterato il contatore affinché registrasse consumi inferiori del
78% non solo nella sua abitazione al 4° piano dell'immobile ma anche
presso la sua officina al pianterreno; M. u., nato a Palermo, classe
1974, aveva fatto lo stesso per il suo appartamento al 2° piano e per
la sua officina per veicoli agricoli sempre al pianterreno e così pure
M. m., nato a Palermo, classe 1973, aveva alterato il contatore della
sua abitazione al 4° piano.

Nella rete è caduto anche R. g. nato a Palermo, classe 1971, che
invece si era allacciato direttamente al cavo della rete elettrica per
alimentare l'utenza della sua abitazione al 3° piano.

Dopo la notte agli arresti domiciliari, i quattro, sono stati tradotti
a giudizio per citazione diretta e convalidati gli arresti, hanno
richiesto il patteggiamento: tutti sono stati quindi condannati a 4
mesi di reclusione e 300 euro di multa con pena sospesa perché
incensurati tranne M. a. ,che non è stato ammesso al patteggiamento e,
chiesti dunque i termini a difesa, è stato sottoposto all'obbligo di
firma tre volte alla settimana ed all'obbligo di permanenza in
abitazione durante le ore serali.

Palermo, 28 marzo 2013






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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862

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