Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) 13 febbraio 2013 - Quella di ieri per Melito e circondario è un giorno storico. Un epilogo di quelli che lascia il segno. Arrestato il sindaco Gesualdo Costantino, il tecnico comunale Franco Maisano e altre 63 persone. Appalti, Droga e Armi. Operazione ADA appunto.
Così "recita l'ordinanza di oltre quattromila pagine. Un pugno nello stomaco. Una sorpresa(?) gradita o sgradita (?). Per certi versi l'animo giustizialista e catastrofista che è in ognuno di noi prende il sopravvento. Un sorriso amaro di compiacimento ci accompagna. Questo è l'essere umano. A volte, spesso, gode delle sventure altrui. Meglio niente piuttosto che altri abbiano qualcosa.
Un gioco alla distruzione che è tipico di un'area che lentamente va spegnendosi, va annacquandosi. Senza identità, senza riferimenti. Non solo politici, ma anche umani, professionali e di base.
Ridolini che prendono voce e col megafono urlano deliri, lezioni di vita, esempi di integrità morale. Una faccia tosta senza limiti. L'arrotino del comprensorio che ancora una volta, nonostante l'evidenza, cerca di gettare fumo, cerca di creare confusione, per mimetizzarsi e continuare a fare i propri porci comodi.. Cerca di confondere la gente. E allora ci sembra il momento di mettere i puntini sulle i. Ci sembra sia giunto il momento di fare e pretendere chiarezza.
La parabola di Gesualdo Costantino inizia a prendere una discesa a velocità supersonica sin dall'inizio della campagna elettorale e anche prima. A partire dal convegno del PD che in pompa magna lo stato maggiore dello stesso partito (il PD) lo indica come il candidato a sindaco, del PD appunto, al Comune di Melito.
Egli si circonda, prima, durante e dopo la campagna elettorale e si fa indirizzare e redigere il programma dal signor Vincenzo Domenico Vinci (così come più volte lo stesso ha pubblicamente affermato) e Rosario Azzarà. E questo ci ha stuzzicato le peggiori riflessioni. Come mai questo tipo di scelta? Perchè costoro diventano i più fedeli alleati del Costantino?
Se il buongiorno si vede dal mattino.
La creazione del portavoce-corrispondente della Gazzetta del Sud, Giuseppe Toscano, e fratello del Caposervizi, Paolo Toscano, della stessa testata, ha creato una situazione di "disagio" nell'informazione locale, sia stampata che online. In un momento dove tutti si cerca di evitare conflitti di interesse ci è sembrato davvero poco opportuno l'assunzione di questa figura all'interno dello staff del sindaco Costantino. E in più occasioni lo abbiamo sottolineato.
I consigli comunali poi hanno rappresentato nel loro svolgersi, una pochezza politica che spesso ha rasentato il ridicolo. Mai la politica melitese ha toccato a nostro avviso punti di così "basso valore".
Un'arroganza che non trova riscontro nei fatti e nella azione politico-amministrativa. Assessori senza competenza alcuna e con azioni politiche amministrative vicine allo zero assoluto.
Bande musicali, wi fi, trenini, tric trac, uffici europei, planetari, extra-terrestri. Ogni cosa al di fuori di ogni logica politica.
Minoranza mai ascoltata e sempre umiliata, derisa. Una situazione da Democrazia-Medievale.
E allora cari Melitesi, non me ne vogliate se in questo momento vi urlo:
Zitti tutti parla l'intelligente, il ridolini, l'arrotino di turno. Che tutto è fuorchè la strada che porta ad una speranza di vita, sociale, democratica che possa innalzare l'asticella verso l'alto dell'etica e del vivere in Comune e in Democrazia.
SSSSShhhhh zitti tutti, è arrivato il momento di cambiare, di reagire, di porsi e soprattutto di PROPORSI.
Luigi Palamara, Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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COSTANTINO Gesualdo è espressione della cosca IAMONTE e l’azione amministrativa che egli, neo sindaco del comune di Melito di Porto Salvo, conduce è risultata essere improntata al clientelismo e tesa a tutelare gli interessi del sodalizio mafioso che, anche in occasione delle consultazione del 2012, ne ha appoggiato la candidatura e favorito l’elezione.
Così "recita l'ordinanza di oltre quattromila pagine. Un pugno nello stomaco. Una sorpresa(?) gradita o sgradita (?). Per certi versi l'animo giustizialista e catastrofista che è in ognuno di noi prende il sopravvento. Un sorriso amaro di compiacimento ci accompagna. Questo è l'essere umano. A volte, spesso, gode delle sventure altrui. Meglio niente piuttosto che altri abbiano qualcosa.
Un gioco alla distruzione che è tipico di un'area che lentamente va spegnendosi, va annacquandosi. Senza identità, senza riferimenti. Non solo politici, ma anche umani, professionali e di base.
Ridolini che prendono voce e col megafono urlano deliri, lezioni di vita, esempi di integrità morale. Una faccia tosta senza limiti. L'arrotino del comprensorio che ancora una volta, nonostante l'evidenza, cerca di gettare fumo, cerca di creare confusione, per mimetizzarsi e continuare a fare i propri porci comodi.. Cerca di confondere la gente. E allora ci sembra il momento di mettere i puntini sulle i. Ci sembra sia giunto il momento di fare e pretendere chiarezza.
La parabola di Gesualdo Costantino inizia a prendere una discesa a velocità supersonica sin dall'inizio della campagna elettorale e anche prima. A partire dal convegno del PD che in pompa magna lo stato maggiore dello stesso partito (il PD) lo indica come il candidato a sindaco, del PD appunto, al Comune di Melito.
Egli si circonda, prima, durante e dopo la campagna elettorale e si fa indirizzare e redigere il programma dal signor Vincenzo Domenico Vinci (così come più volte lo stesso ha pubblicamente affermato) e Rosario Azzarà. E questo ci ha stuzzicato le peggiori riflessioni. Come mai questo tipo di scelta? Perchè costoro diventano i più fedeli alleati del Costantino?
Se il buongiorno si vede dal mattino.
La creazione del portavoce-corrispondente della Gazzetta del Sud, Giuseppe Toscano, e fratello del Caposervizi, Paolo Toscano, della stessa testata, ha creato una situazione di "disagio" nell'informazione locale, sia stampata che online. In un momento dove tutti si cerca di evitare conflitti di interesse ci è sembrato davvero poco opportuno l'assunzione di questa figura all'interno dello staff del sindaco Costantino. E in più occasioni lo abbiamo sottolineato.
I consigli comunali poi hanno rappresentato nel loro svolgersi, una pochezza politica che spesso ha rasentato il ridicolo. Mai la politica melitese ha toccato a nostro avviso punti di così "basso valore".
Un'arroganza che non trova riscontro nei fatti e nella azione politico-amministrativa. Assessori senza competenza alcuna e con azioni politiche amministrative vicine allo zero assoluto.
Bande musicali, wi fi, trenini, tric trac, uffici europei, planetari, extra-terrestri. Ogni cosa al di fuori di ogni logica politica.
Minoranza mai ascoltata e sempre umiliata, derisa. Una situazione da Democrazia-Medievale.
E allora cari Melitesi, non me ne vogliate se in questo momento vi urlo:
Zitti tutti parla l'intelligente, il ridolini, l'arrotino di turno. Che tutto è fuorchè la strada che porta ad una speranza di vita, sociale, democratica che possa innalzare l'asticella verso l'alto dell'etica e del vivere in Comune e in Democrazia.
SSSSShhhhh zitti tutti, è arrivato il momento di cambiare, di reagire, di porsi e soprattutto di PROPORSI.
Luigi Palamara, Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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