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TABLET “SPIONE” FA SCOPRIRE DEPOSITO DI REFURTIVA ALLA GARBATELLA.

COPPIA DI STRANIERI ARRESTATA PER RICETTAZIONE, UN TERZO DENUNCIATO PER DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI.

ROMA 21 Gennaio 2013 – Ennesimo caso di apparato informatico “spione”.  Grazie al segnale GPS  di un iPad, denunciato rubato il 17 gennaio scorso da un abitazione di Lungotevere Portuense e attivato da remoto, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere hanno individuato in un appartamento di via Roberto de Nobili, in uso ad un cittadino georgiano di 30 anni ed una ragazza ucraina di 28 anni, la probabile posizione corrente del tablet. Atteso il momento giusto, i militari hanno fatto scattare il blitz: entrati nell’appartamento, i Carabinieri hanno scoperto non solo l’iPad “spione”, ma anche numerosi articoli informatici, tra cui due pc portatili, un altro mini tablet, macchine fotografiche, consolle per videogiochi, telefoni cellulari, un autoradio, monili in oro e orologi, tutto materiale di provenienza furtiva, e la somma in contanti di 1.300 euro, ritenuta provento della loro illecita attività. Durante l’irruzione, poi, un terzo soggetto, anche questo cittadino georgiano di 29 anni, è stato trovato all’interno dell’appartamento dei ricettatori in possesso di alcune dosi di cocaina e di eroina, motivo per cui nei suoi confronti è scattata la denuncia a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La coppia di ricettatori è stata sottoposta a fermo di indiziato di delitto: il 30enne è stato associato al carcere di Regina Coeli mentre la ragazza è stata accompagnata nella sezione femminile del carcere di Rebibbia. Entrambi rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

GIOVANE PUSHER ABBANDONA LA “PIAZZA” DELLO SPACCIO, MA VIENE RICATTATO DAI SUOI VECCHI SOCI IN AFFARI. TRE ROMANI ARRESTATI DAI CARABINIERI.

ROMA – I Carabinieri della Compagnia Roma Montesacro hanno arrestato tre giovani romani di 19, 21 e 25 anni con le accuse di estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti. I tre, nei giorni scorsi, avevano ricattato un altro romano di appena 20 anni, già spacciatore al minuto di stupefacenti per conto di altri suoi coetanei, che aveva deciso di voler abbandonare l’attività delinquenziale poiché esasperato dalle continue richieste di danaro provenienti dal piccolo sodalizio. Per questo motivo il giovane “redento” ha deciso di tagliare i ponti e chiudere con la droga, ma nei mesi successivi è stato intimidito, minacciato e aggredito, finché non si è trovato costretto a consegnare 4.000 euro in contanti per uscire dal giro ed evitare conseguenze peggiori. I genitori della vittima, che si erano accorti degli strani comportamenti del figlio, sono riusciti ad ottenere da lui una confessione e si sono rivolti ai Carabinieri. Immediatamente sono scattate le indagini dei militari che, grazie a servizi di pedinamento, osservazione e controllo, hanno assistito allo scambio di denaro tra la vittima e i suoi aguzzini, avvenuto in un locale pubblico del quartiere Talenti, riuscendo a chiudere il cerchio in sole 48 ore. I Carabinieri della Compagnia Roma Montesacro hanno, così, arrestato il 19enne ed il 21enne con l’accusa di estorsione continuata ed aggravata, recuperando le banconote illecitamente cedute; il 25enne, riconducibile ai due aguzzini, è stato, invece, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti poiché all’interno del punto scommesse da lui gestito, ubicato in zona Parioli, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 1 Kg di marijuana pronta per essere spacciata. Per il 21enne, incensurato, sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre gli altri due, già conosciuti alle forze dell’ordine, sono stati associati in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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