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Melito Futura si propone

Melito Porto Salvo (Reggio Calabria). I consiglieri comunali di Melito Futura ed  movimento Melito Futura si propongono come forza politica che vuole amministrare il comune con la massima trasparenza.


Il 12 gennaio 2013, durante una conferenza stampa, all’ex mercato coperto a Melito Porto Salvo, sono state presentate due iniziative che nascono da un momento di collaborazione diretta tra i  consiglieri di Melito Futura(Vincenzo Russo, Mario Iaria, Giovanni Putortì e Giuseppe Meduri) ed i componenti dello stesso movimento( Pasquale Pizzi, Maria Aloi, Francesco Praticò e Annunziato Pellicone). Due  proposte che hanno come obiettivo di evitare  una politica di basso profilo e  clientelismo e di recuperare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Due atti che hanno il compito di assicurare delle scelte corrette nella gestione della cosa pubblica, per stabilire regole certe, a garanzia di tutti.

La prima proposta- spiega il consigliere Vincenzo Russo – è una proposta attuale che riguarda le prossime elezioni per la camera dei deputati e dei senatori.
Vuole essere un contributo  per stabilire giusti criteri per la nomina degli scrutatori di seggio nel comune di Melito, dando la precedenza a giovani studenti o disoccupati con valore isee non superiore a 12.500 euro, con una riserva del 10% dei posti a favore dei soggetti diversamente abili, ed a coloro che non hanno fino ad oggi svolto la funzione di scrutatori. Inoltre, nella medesima consultazione elettorale, non potranno essere nominati più scrutatori appartenenti al medesimo nucleo familiare.
La seconda proposta – continua Pasquale Pizzi – è l’istituzione di un regolamento che disciplini il rapporto tra amministrazione ed associazioni, di qualsiasi tipo, culturali, sportive sanitarie, etc., che costituiscono una risorsa per il territorio.
In realtà – evidenzia Pizzi – un albo, già esiste, si tratta semplicemente di disciplinarlo.  Non esiste, infatti, un obbligo per tutte le associazioni di iscriversi a questo albo. Inoltre  non è bipartito per sezioni, per cui si ha una mera annotazione all’interno del registro senza un effettiva ed immediata ricaduta in termini di effetti per quanto riguarda il rapporto tra associazioni ed amministrazione.
L’istituzione dell’albo – conclude Pizzi – dovrebbe costituire per le associazioni un filtro fondamentale per avere rapporti con l’amministrazione. E’ necessario, infatti,  essere iscritti all’albo per poter avere delle ricadute, dei benefici in termini economici ed organizzativi.
Un nuovo modo di fare politica che ha come obiettivo il coinvolgimento di più persone nelle iniziative pubbliche.
L’inizio di un percorso che è la testimonianza che i consiglieri comunali non possono lavorare da soli. Solo con il confronto ed il contributo che viene da più persone, si possono risolvere i problemi territorio.

Maria Manti

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