ISOLA CAPO RIZZUTO (KR), MUORE IN UN INCIDENTE STRADALE JONEL PARUSU, CITTADINO RUMENO DI 32 ANNI
Domenico Salvatore
Isola Capo Rizzuto (Crotone) - La chiamano “la strada della morte”, o la 106 fantasma, che in mezzo secolo ha mietuto decine di migliaia di vittime. Dopo il Mec, l’Euro, l’Ue, Maastricht e Schenghen, sono entrati in Italia milioni di comunitari ed extra-comunitari. Nella black list dei morti, figurano moltissimi “stranieri”. L’ultimo in ordine di tempo è un cittadino romeno, Jonel Parus, 32 anni; due suoi connazionali sono rimasti feriti in un incidente stradale accaduto la scorsa notte sulla statale 106 jonica, ad Isola Capo Rizzuto. Parus, dice un flash d’Ansa, che e' morto sul colpo, viaggiava a bordo di una Ford Mondeo che, per cause in corso d'accertamento, e' finita fuori strada. Uno dei due feriti e' grave ed e' stato ricoverato con prognosi riservata nell'ospedale di Crotone. I rilievi sono stati fatti dai carabinieri della locale stazione, coordinati dal Comando Provinciale di Crotone, diretto dal colonnello Francesco Iacono.Dopo le formalità di legge la salma verrà restituita alla famiglia per i funerali, che si svolgeranno a Isola Capo Rizzuto o nel paese di residenza della vittima, in maniera pubblica. Non vi sono ragioni oggettive di ordine pubblico, per cui li debba vietare il questore di Crotone, Mario Finocchiaro. Sul luogo del sinistro anche il p.m. di turno, coordinato dal procuratore capo della Repubblica Raffaele Mazzotta. Sul posto il medico legale, l’Anas ed i Vigili del Fuoco. Angoscia e dolore nella comunità rumena. Come se non bastasse il delitto della giovane Andrea Marcela Iordache, 20 anni, assassinata con 9 coltellate, 8 al torace e una alla gola con un coltello da caccia con una lama lunga 18 cm. a Strongoli Marina. Per quel delitto del 16 febbraio 2011, i Carabinieri del Comando Provinciale, arrestarono Florin Busiliuc, 24 anni, ex convivente della vittima; il movente, sarebbe da far risalire a dissidi protrattisi nel tempo e sfociati, nel delitto dopo l'ennesimo litigio. L'uomo, non accettava la separazione dalla connazionale, dalla quale aveva avuto due figli. Delitto peraltro rispetto al quale ha reso piena confessione l’autore del gesto sanguinario, davanti al procuratore della repubblica di Crotone, Raffaele Mazzotta. Domenico Salvatore
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