Lazzaro, 30 dicembre 2012 - Reggio Calabria emergenza rifiuti il peggio
deve ancora venire.
Non si comprende
come mai tanto scalpore intorno alla insostenibilità dell’emergenza rifiuti nella
regione Calabria, quando per anni non si è fatto nulla, si è pensato ad altro, sebbene
fosse a tutti noto lo scenario che si stava profilando per le strade cittadine
richiamasse alla memoria il triste spettacolo
della citta di Napoli sommersa dalla spazzatura. L’emergenza
rifiuti interessa tutta la Regione Calabria ed è molto più grave di quella di Napoli.
Non bisogna dimenticare che il Governo Nazionale senza
tenere conto che la Calabria era una regione in emergenza ambientale da
quindici anni con
provvedimento scandaloso ha deciso di spostare la spazzatura
dalla Campania in Calabria, adesso è giunto il momento che si si provveda a far
spostare altrove la spazzatura della Calabria. Questa gravissima situazione
igienico sanitaria mina la salute dei cittadini e infrange i diritti
inviolabili dell'uomo tutelati da alcune norme della Costituzione Italiana, credo non sia necessario interessare
formalmente la locale Procura della Repubblica per fare chiarezza sulla
situazione creatasi, atteso sussistono, a mio avviso, i presupposti acchè
l’Autorità Giudiziaria proceda d’ufficio.
In conclusione senza andare tanto per le lunghe ritengo che
ognuno di noi debba riconoscere le proprie responsabilità, non aspettarsi che siano sempre gli altri a risolvere i nostri problemi o
interessarsi del mondo che ci circonda soltanto dopo che si verificano gli
eventi. Ormai è tardi e paghiamo le conseguenze. E’ giunto il momento di prendere in mano il
nostro futuro pretendere una maggiore responsabilità da parte di chi ci governa,
esigere che l’amministratore pubblico renda conto ai cittadini in modo chiaro e
trasparente sulle attività svolte e sull’utilizzo
delle risorse pubbliche. Non si comprende come mai l’ufficio del Commissario
per l’emergenza rifiuti vanta grossissimi crediti con le amministrazioni
comunali. L’emergenza rifiuti in Calabria, soprattutto nella provincia reggina,
ha suscitato vasta eco tra gli Organi d’informazione, tuttavia assistiamo
soltanto ad un fiume di parole riportate che non dicono nulla di nuovo. La Calabria deve
uscire non solo dall’emergenza R.S.U ma anche dall’emergenza depurazione. Non
dobbiamo aspettare che arrivi l’estate per interessarci dell’inquinamento
prodotto dai depuratori comunali e delle cospicue risorse erogate per la messa
a norma degli impianti i cui lavori ancora non vedono inizio. L’inquinamento
non è un frutto di stagione.
Vincenzo CREA
Referente
unico dell’ANCADIC Onlus
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