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Mafia: gup di Palermo Morosini, nullo l'interrogatorio del boss Provenzano.

Bernardo Provenzano.
Il capomafia fu ascoltato formalmente come testimone nell'ambito di un fascicolo aperto dai pm dopo il suo presunto tentativo di suicidio nel carcere di Parma.

PALERMO, 17 Dicembre 2012 - L'interrogatorio a cui il boss Bernardo Provenzano è stato sottoposto a maggio scorso dai pm di Palermo è nullo. Lo ha deciso il gup di Palermo Piergiorgio Morosini che ha respinto la richiesta dei legali del capomafia di ammettere il verbale dell'interrogatorio all'udienza preliminare del procedimento sulla trattativa Stato-mafia.

Doveva essere sentito alla presenza dell'avvocato il boss Bernardo Provenzano, interrogato il 31 maggio dai procuratori aggiunti di Palermo Antonio Ingroia e Ignazio de Francisci. Lo ha sostenuto il gup Piergiorgio Morosini che ha dichiarato nullo l'interrogatorio. Il capomafia fu ascoltato formalmente come testimone nell'ambito di un fascicolo aperto dai pm dopo il suo presunto tentativo di suicidio nel carcere di Parma.

La procura di Palermo aprì una inchiesta per istigazione al suicidio. Ma nel corso dell'interrogatorio, condotto senza il legale in quanto per i pm il capomafia veniva sentito come persona informata sui fatti e non come indagato, furono fatte domande sulla trattativa Stato-mafia. «Provenzano - spiega il giudice nel suo provvedimento - doveva assumere sin dall'inizio la veste formale di persona indagata di procedimento connesso o probatoriamente collegato» con l'inchiesta sulla trattativa. «Invece - bacchetta il gup - è stato sentito senza difensore».

Per il magistrato la connessione tra il fascicolo sull'istigazione al suicidio e l'inchiesta sulla trattativa «si evince chiaramente da alcune domande formulate dai pm che fanno riferimento esplicito in più punti ai rapporti tra Provenzano e Vito Ciancimino»

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