CINEMA, TEATRO,
MUSICA, ARTE E NARRATIVA
AL “SIRACUSA” IN
RICORDO DI RENATO NICOLINI
Al via anche la prima edizione di “Confini”
programma biennale di
arte visiva del Mediterraneo
Cinema,
musica, arte, teatro e narrativa: da novembre a dicembre al Cineteatro
Politeama Siracusa di Reggio Calabria un appuntamento al giorno nel ricordo di
Renato Nicolini tra manifestazioni storiche e nuovi eventi.
La programmazione è stata presentata stamattina, lunedì 19 novembre, al Cineteatro Siracusa dai rappresentanti della compagine che ha ottenuto in gestione la struttura, Fondazione Horcynus Orca (ente culturale di livello internazionale a partecipazione pubblico-privata), Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e cooperativa sociale Alta Marea, importante realtà dell’economia sociale del territorio. Nel partenariato anche numerose organizzazioni culturali, artistiche e dell’economia civile del territorio di Reggio Calabria (Mediterranea Teatro Le Nozze, Mana Chuma Teatro, Associazione Culturale Le Rane, Associazione C.A.R.R.O., Fondazione Italo Falcomatà, Circolo del Cinema Charlie Chaplin, Circolo del Cinema Zavattini, Edizioni Città del Sole, Teatro Athena, Experimenta Teatro, Spazio Teatro, Coop. Soc. Città del sole, Associazione Calabria Arte, Museo dello Strumento musicale, Reggio in jazz, Associazione SuDanza, Opera dei Pupi Famiglia Gargano).
“Ci lega non solo
la condivisione di un importante e strategico luogo di cultura quale è il
Cineteatro Siracusa, ma anche e soprattutto una comune visione, la volontà di
fare sistema, l’assunzione di responsabilità che ci hanno portato a realizzare
molte e articolate iniziative autoprodotte e direttamente proposte, nelle quali
investiamo risorse economiche, di idee, competenze”, hanno spiegato in conferenza
Massimo Barilla, direttore artistico della sezione prosa del Teatro
Siracusa e della Fondazione Horcynus Orca,
Daniele Colistra, delegato dell'Università Mediterranea di Reggio
Calabria per il teatro, Giacomo Farina, direttore artistico della
sezione musica del Teatro Siracusa e della Fondazione Horcynus Orca, Claudio
Scarpelli, presidente del Circolo del Cinema “Charlie Chaplin”.
La programmazione
presentata, infatti, rappresenta non l’intera stagione artistica del Siracusa,
ma l’offerta integrata dei soggetti gestori per i due mesi di novembre e
dicembre. Per diverse delle iniziative illustrate, peraltro, sono previste
presentazioni ad hoc, a partire da “Confini”, la biennale di arte visiva del
Mediterraneo che parte con la sua prima edizione e per la quale è in agenda una
conferenza stampa internazionale nella prima metà di dicembre.
Intanto, l’avvio della programmazione
integrata per novembre e dicembre è affidato al grande schermo con le rassegne
curate dal Circolo Charlie Chaplin giunto al suo 45° anno di vita. Per “Sesso,
bugie e … chocolat”, la rassegna dei fim che hanno appassionato il pubblico d’oltralpe, fil rouge il confine tra
volontà e realtà esplorato con leggerezza di tocco. Prima data in calendario
il 22 novembre con Hysteria di Tanya Wexler il 29 novembre Cena tra amici di A. de La Patellière, M. Delaporte, e il 6 dicembre Emotivi anonimi di Jean-Pierre Améris.

Un fecondo “scambio” tra letterature e teatro caratterizzerà il
periodo a cavallo tra novembre e dicembre. Con “Di terra e sangue” in programma dal 28 novembre al 4 dicembre l’associazione artistica Mana Chuma
porta sulle scene quello che Repubblica ha definito “…un’altra puntata di
quel teatro di memoria e impegno civile che, da Marco Paolini ad Ascanio
Celestini e a Marco Baliani, sta riuscendo in una doppia impresa:
riportare la gente in platea e tenerla sveglia. In tutti i sensi”. Lo spettacolo
“Di terra e di sangue”, di Salvatore Arena, Massimo Barilla e Maria Maglietta,
è dedicato alla storia di Salvatore Carnevale, sindacalista ucciso dalla mafia
durante la lotta per le terre, e della madre, Francesca Serio, prima donna a
denunciare apertamente la mafia. Lo
spettacolo è stato inserito nel programma ufficiale del Centenario della Cgil e
replicato a Roma al Teatro Valle il 16
maggio del 2006, giorno del cinquantesimo anniversario della morte di
Salvatore, con la presentazione di Guglielmo Epifani.
Venerdì 30
novembre alle ore 18 al via gli incontri letterari di “Storie di
confine”. Incontro con gli autori Wu
Ming 2 e Antar Mohamed e con Fabio Cuzzola e letture drammatizzate di Salvatore
Arena e Massimo Barilla per “Timira“
(Einaudi), il romanzo che indaga ottant’anni di storia italiana a partire dalla
prospettiva inusuale del colonialismo fascista, la difesa della razza,
l'amministrazione fiduciaria in Somalia, la cooperazione con Siad Barre, la
visita di Craxi a Mogadiscio, il fallimento dello Stato. E ci racconta un paese
incapace di farsi carico del suo
passato.
Nuovo venerdì letterario il 7
dicembre, sempre alle 18. Su “Blocco
52” (Rubbettino) del collettivo di
scrittura Lou Palanca. Gli autori si confronteranno con Antonio Monteleone e
Massimo Barilla. Appena pubblicato, il libro racconta la storia negata di un delitto che dalla Calabria degli Anni Sessanta arriva fino a Praga, l’omicidio di Luigi Silipo, 49 anni, presidente regionale
dell’Alleanza dei contadini, ucciso da sei colpi di pistola la sera del 1° aprile 1965 nel centro storico di
Catanzaro. Un fatto di sangue da cui si dipartono altre storie, giungendo fino
ai giorni nostri.
Impegno civile, solidarietà e promozione del
territorio saranno al centro, lunedi 10 dicembre, della manifestazione della
Fondazione Italo Falcomatà che celebra il proprio decennale con il concerto “Note nella memoria” dell’ “Ensemble
Nuova Opera”. Al pianoforte i maestri
Gian Rosario Presutti e Sergio
Puzzanghera. Il concerto sarà preceduto da un video per i 10 anni della
Fondazione.
Sempre nell’ambito della stagione
del Chaplin partirà quindi “I volti della luna”, una
carrellata di film che spaziano nel tempo e nello spazio, dall’Europa all’Asia all’America, dall’adolescenza alla
maturità, per raccontare il tema dei diritti e della parità tra i sessi. Prima
data il 13 dicembre sera con Tomboy
di Céline Sciamma.

Si
apre con “Confini” della creazione. Cantieri d’arte contemporanea, un
percorso formativo destinato a giovani artisti e studenti universitari
calabresi e siciliani che saranno presentati il 13 dicembre nel
pomeriggio al Cineteatro Siracusa e prevedono anche gli incontri con A.
Purgatorio (Italia) il 17 dicembre (ore 10), con K. Hafez (Egitto) il 18
dicembre (ore 10), con G. Rabbath
il 19 dicembre (ore 10).
“Confini” del segno. Performance artistica italo-tunisina e mostra
congiunta di Agostino Ferrari e Nja Mahdaoui si svolgerà
nei giorni 14 e 15 dicembre.
Agostino Ferrari (fra i principali pittori italiani viventi) e Nja Mahdaoui
(tunisino, uno dei più grandi calligrafi e disegnatori del mondo arabo)
realizzeranno in strada, nel corso Garibaldi di Reggio Calabria, un’opera
pittorica di grandi dimensioni a quattro mani. Il 16 dicembre si inaugurerà al Cineteatro Siracusa l’esposizione di
venti opere dei due artisti mediterranei .
Dal 17 al 21 dicembre si terrà “Confini” della visione. Festival
Internazionale della Video-Arte Mediterranea. In rassegna opere di video-arte prodotte ad hoc che
saranno presentate in prima nazionale ed europea, attraverso la selezione
diretta della direzione artistica che si avvarrà del contributo e del confronto
con alcuni tra le più importanti istituzioni culturali operanti nel settore
nelle varie aree del Mediterraneo (tra questi già formalizzati da Spagna,
Tunisia, Libano, Armenia, Bahrein). In calendario, il 16 dicembre i percorsi di
video-arte, curati da G. Rabbath (Libano) e Martina Corgnati.
Non
è tutto. Sono già in corso, infatti, gli eventi “di sistema”: “Confini” come mediazioni d’oggetto, realizzazione
di prototipi al confine fra l’arte ed il design, i quali, realizzati e testati, nell’ambito del progetto, diverranno
oggetto di produzione artigiana delle cooperative sociali dell’area,
realizzando così una piccola e virtuosa filiera corta tra arte, artigianato e
privato sociale; “Confini” tecnologici e cibernetici, la ricerca
finalizzata all’allestimento di un cantiere di arti cibernetiche finalizzate
alla creazione di animazioni d’arte 3D; “Confini”
della memoria, che porta in mostra, fino a dicembre, nelle accademie, nei musei e nelle università calabresi, l’archivio multimediale sulla
video-arte e sulla cinematografia mediterranea della Fondazione Horcynus Orca,
fra i più ricchi d’Europa e ulteriormente arricchito da una ricerca ad hoc, con
un allestimento scenografico realizzato in collaborazione con Stefano Roveda di
Studio Azzurro.
Il “lavoro critico sul cinema” sarà
infine al centro, sempre nell’ambito di “Confini”, del “Premio
internazionale Maurizio Grande” a cura del Circolo Chaplin che si terrà dal 18 al 20 dicembre. Due le sezioni: libri italiani e libri
francesi. A ciascun vincitore un premio di 1.500 euro. I vincitori saranno
presenti alla cerimonia di premiazione. In giuria: Claudio Scarpelli e Nicola
Petrolino, rispettivamente presidente e vicepresidente del Chaplin, Gioia
Costa, critica teatrale e traduttrice, Bruno Fornara, critico
cinematografico, già direttore editoriale di Cineforum e presidente della
FIC, Enrico Magrelli, critico
cinemtografico (FilmTV - La 7), conduttore e autore del programma di Radiotre
"Hollywood Party", Jean
Paul Manganaro, ordinario di Letteratura italian contemporanea
all’Università Charles de Gaulle di Lille, Pietro Montani, docente di
Estetica all'Università "La Sapienza" di Roma.
“CONFINI”
PROGRAMMA BIENNALE
DI ARTI VISIVE DEL MEDITERRANEO ALLA SUA PRIMA EDIZIONE
L’evento nell’evento della programmazione integrata al Cineteatro
Politeama Siracusa di Reggio Calabria si chiama “Confini” ed è il festival internazionale
delle arti visive del Mediterraneo, programma biennale finanziato nell’ambito
del Por Calabria linea di Intervento 5.2.2.4 - Azione per lo sviluppo dell’Arte
Contemporanea.
Mostre, video-arte, performance artistiche, workshop e seminari
internazionali abiteranno il Teatro Siracusa e le altre location distribuite
sul territorio cittadino, a partire dal 14 dicembre 2012 e fino a tutto il
2013.
Il progetto di “Confini” è inoltre costruito per generare una forte
ricaduta educativa, con specifiche attività per giovani artisti e studenti e
con l’attivazione di laboratori innovativi che diventeranno infrastrutture
stabili del territorio.
“Confini” mette in campo la
volontà dell’esplorazione del “confine”, appunto, da indagare lungo gli
itinerari indicati dai suoi molteplici significati. Confine è allo stesso tempo
frontiera e geografia delle comunità e dei popoli; tramite tra i
luoghi o spazio di isolamento, possibile osmosi tra naturale e artificiale/culturale,
terra di mezzo tra normalità e follia. In una parola, paradigma del
Mediterraneo, non termine ma soglia di spazi vitali, reali e immaginari.
Ma se diversi sono gli itinerari, unitaria è la visione. “Sistema” è
la parola-chiave di “Confini”, come d’altronde “fare sistema” è il
concetto-chiave che muove l’intera programmazione del Teatro e che caratterizza
le azioni di tutti i soggetti coinvolti. I promotori di “Confini” intendono infatti proporre
la creazione di un polo permanente di ricerca e scambi basato sulla
consapevolezza che l’arte contemporanea, più di ogni altro sapere umano,
ha la capacità di anticipare bisogni, desideri e visioni dei popoli.
Promotrice del progetto biennale è la Fondazione Horcynus Orca, in ATS
con Reves
Aisb (la più importante rete europea dell’economia sociale presente in 12
nazioni), Fondazione di Comunità di
Messina, Associazione artistica Mana Chuma, Circolo del cinema Charlie Chaplin
e associazione culturale “Le rane”.
La Fondazione Horcynus Orca - nata attorno all’idea ambiziosa di
creare un parco ispirato dal capolavoro di Stefano D’Arrigo, capace, come il
romanzo, di coinvolgere un sistema complesso di saperi
(dalla Biologia marina, alla Fisica del Caos, dalle scienze naturali
all'Archeologia, dall'Arte alle Scienze della terra, dalla letteratura
all'antropologia, dalla sapienza dei pescatori alla ecologia marina) e di
rispettare e far tesoro della ricchezza di storia e culture millenarie
racchiuse nello Stretto di Messina, nello scill'e cariddi – è nel tempo
diventata un importante polo di cooperazione culturale nel Mediterraneo e una
nelle più importanti realtà meridionali nel mondo dell’Arte contemporanea.
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