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Melito Porto Salvo (RC), Sciopero ASED, cinque mesi senza stipendio, ma Il Sindaco:carta canta, ho...deliberato

I lavoratori, in testa il sindacalista Aurelio Monte, (si lamenta per la stipula in Prefettura in assenza di sindacato) hanno attraversato le vie cittadine in corteo, prima di approdare in via nazionale davanti alla 'Casa Rosada', dove "finalmente" sono stati ricevuti dal sindaco. Servizio d'ordine perfetto, assicurato da Polizia di Stato, Carabinieri e Vigili Urbani
  
MELITO PORTO SALVO, VERTENZA ASED, BARUFFE CHIOZZOTTE TRA LE PARTI, NEL "SALONE DEGLI OBLÓ" MA GLI OPERAI NON SONO AFFATTO CONTENTI DELLA SOLUZIONE-TAMPONE, CHE NON RISOLVE I LORO PROBLEMI
Il Sindaco preso fra tre fuochi si è difeso come ha potuto, snocciolando cifre, dati e numeri. Allo sciopero dei dipendenti ASED, si è unita la bolgia dantesca degli studenti delle scuole superiori, che protestavano contro il Governo per la scuola privata
Domenico Salvatore
Melito Porto Salvo- Nemmeno i soldi per il presepio, l'albero di Natale ed il panettone. "Te la do io la tredicesima...". Neanche col cannocchiale di Monte PalomarI dipendenti ASED, avevano 'veramente' il dente avvelenato, stamani, ennesimo giorno di sciopero, mentre sfilavano per le strade. Il responsabile regionale del sindacato USB Aurelio Monte 'arringava'…"Vergogna! Da cinque mesi, i lavoratori sono senza stipendio e non ce la fanno più a tirare la carretta. E rivolto al Comune e dall'azienda:"Tirate fuori i soldi o faremo sciopero ad oltranza". Sembrava una scena, tratta dai lavori letterari di Giovanni Guareschi, se non dai films"don Camillo e l'onorevole Peppone" con Fernandel e Gino Cervi.La manifestazione sindacale a sostegno della vertenza è statoordinata e corretta. Non si lamentano incidenti di sorta. 


Grazie oltre al senso di responsabilità dei cittadini e dei protestanti, anche delle forze dell'ordine (Polizia di Stato di Condofuri, diretta dal vice-questore Aggiunto, Filippo Leonardo; Carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Andrea Scarpino, che si muove sotto le direttive del capitano Gennaro Cascone e Polizia Municipale  guidata dal capitano Onofrio Laganà). Davanti al Comune, gli scioperanti hanno continuato con slogans assordanti  a rivendicare i loro diritti sacrosanti ed inviolabili, a termini di Legge e di Carta Costituzionale. C'era pure qualche moglie e figli al seguito. Sia pure a debita distanza e fuori dal corteo. La situazione è quella che vi abbiamo descritto nei precedenti servizi. Uno scaricabarile che va avanti da mesi; se non da anni. I soldi ci sono o non ci sono? 'Se, forse, ma, vediamo…'.Un gioco di parole fumoso ed artificioso, mutuato dal dottor Dulcamara, che ha fatto perdere la Tramontana ai dipendenti ASED. 

I figli all'Università, se non altri, non si mantengono con le chiacchiere da ciarlatano; le cambiali non si pagano con banconote falsificate; l'affitto di casa pressa; e si rischia lo sfratto ogni giorno. Ecco anche, perché si rischia di finire sul lastrico; od in mezzo ad una strada. "Stanno umiliando la nostra dignità, sibila un operaio. Non ne possiamo più. Siamo stanchi e stufi. Non possiamo più aspettare i loro giochi di prestigio". Ed un altro:"Io mi alzo la notte per andare a lavorare, non mi assento dal lavoro senza giustificato motivo e pretendo il riconoscimento dei miei diritti inalienabili", Dopo un tira e molla, i lavoratori in delegazione salgono ai piani superiori.Troviamo e "riprendiamo" il Sindaco, mentre trafelato e paonazzo, tenta, preso fra tre fuochi, di persuadere: il sindacalista, Aurelio Monte, sceso sul sentiero di guerra; uno dei responsabili dell'Ased beatamente seduto tra i banchi del Consiglio Comunale e soprattutto i dipendenti. Per un bel po' fanno a gara a chi urla di più. Vibrano le mura di 'Palazzo san Giuseppe'. Ma non siamo al teatro "Alla Scala" di Milano. Non va in onda l'Arlesiana, la Turandot, la Tosca, il Rigoletto o La Cavalleria Rusticana. Luciano Pavarotti non canta 'E Lucevanle stelle'.Non c'è nessun moderatore. Si va a briglia sciolta ed  a ruota libera. A sentirli, hanno ragione tutti. Una babele. Interviene pure il segretario generale Eros Polimeni per la parte giuridica e la dottoressa Sgarlato, per quella economica. Ma Aurelio Monte, sembra capitan Achab, ritto sul ponte del Peqod, granitico e tetragono, l'arpione in mano, pronto a fiocinare Moby Dick: "A me, non interessano i vostri giochetti, scucite i soldi o andremo ad oltranza!". Il primo cittadino, ribatte colpo su colpo. Viene tirata in ballo pure la banca (Monte dei Paschi di Siena). 

Al balletto partecipa anche la Regione Calabria. Una scenetta piccante, esilarante, umoristica e divertente. Farebbe bella figura il frasario cinematografico storicoRhett Butler (Clark Gable) avrebbe risposto con la celeberrima battuta cult, spifferata a Rossella O'Hara (Vivien Leigh)"Francamente, mia cara, me ne infischio",brandita in "Via col vento". Marlon Brando, con la famosa battuta tratta da "Fronte del Porto: «Non capisci! Avrei potuto avere classe. Potevo essere un campione. Avrei potuto essere qualcuno, invece di un fallito, che è quello che sono».  L'indimenticabile Rossella O'Hara, speranzosa "Domani è un altro giorno"Marlon Brando nei panni di Don Vito Corleone: "Gli farò un'offerta che non può rifiutare", lo slogan  del "Padrino" (1972) di Francis Ford Coppola. "Sono il re del mondo", la frase pronunciata da Leonardo Di Caprio in "Titanic", Humphrey Bogart-Rick Blainein "Casablanca" : "Alla tua salute, bambina". Clint Eastwood nei panni dell'Ispettore "Dirty" Harry Callaghan della polizia di SanFrancisco che in "Sudden Impact" (1983) ad un ladro che teneva una pistola alla tempia di una donna in un negozio di caffé, ringhia puntando la sua 357 Magnum alla faccia del teppista: "Vai avanti. Questa è la mia giornata!"
  Il tassista Travis ( Robert De Niro)in "Taxi driver" davanti allo specchio, sibila:" Stai parlando con me?". Robert Duvall nei panni del colonello Kilgore in «Apocalypse Now» (1979): «Mi piace l'odore del Napalm al mattino. Sapete, una volta bombardammo una collina per dodici ore, quando fu tutto finito andai lassù. Non ci trovammo più niente, nemmeno il cadavere di un fottuto Viet-cong. Ma l'odore, si sentiva quell'odore di benzina, l'intera collina odorava di...di vittoria". Una vicenda misteriosa quella de soldini spariti, che nemmeno l'agente speciale di Sua Maestà Britannica 007, saprebbe risolvere… "Il mio nome è Bond, James Bond" (Sean Connery) in "Licenza d'uccidere" (1962). Singolare coincidenza. Mentre scioperavano gli operai dell'Ased, dalla sotto stante via Filippo Turati si sentiva un roboante fracasso. La baraonda degli studenti anch'essi in sciopero; di cui ci occupiamo in altra parte del giornale. Domenico Salvatore


MNews.IT

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2 Commenti

  1. La situazione e la soluzione è una sola, gli amministratori della vecchia giunta in primis Assessore alle finanze Geometra Latella, Assessore Vinci ed il Vicesindaco Nastasi, devono dimettersi per Incapacità amministrativa, essendo loro stati assessori della giunta Iaria ed avallato le spese allegre e dei debiti accumulati.
    Il Buco del Comune è di 10 Milioni di euro che dovrà pagare la popolazione.
    Chiedo un informazione ma gli assessori si sono pagati sempre lo stipendo, ogni santo mese?, oppure essendo il comune in deficit non hanno percepito nulla come gli operai ASED?????.......
    Il Sindaco Costantino deve essere lungimirante, deve assolutamente tagliare qualche testa, per colpa grave, deve essere capace ed onesto con la popolazione dicendo realmente come stanno le cose.
    Le difficoltà dei pagamenti alla Ditta ASED parte da un Contratto fatto ad HOC dal Titolare della Ased insieme al Sindaco Iaria ed al Tecnico Comunale Ing. Maesano. Contratto fuori dalle regole commerciali.
    Il Danno Erariale causato lo devono pagare gli amministratori e non i Cittadini. CHIEDO E CHIEDIAMO :::
    IL LICENZIAMENTO in tronco del responsabile Tecnico ed Amministrativo dell'ente Comune per procurato danno grave alle casse Comunali ed alla popolazione.

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    1. Certo è che la situazione così prospettata è davvero difficile. Quello che lei dice e sostiene è davvero grave. Però alle parole servono i fatti, le carte. Ed è qui che a nostro avviso subentra l'opposizione.

      Chiaro che noi ci dissociamo da ogni affermazione senza il supporto delle "carte". Di sicuro il Prefetto in questo caso non potrà non intervenire. Aspettiamo gli esiti dell'incontro, peraltro programmato e aspettiamo la reazione dell'opposizione.

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