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Giovanna Cacciola ("Melina"), piccole donne crescono, all'ombra di Demetrio Casile e Pupi Avati

Il divismo, nasce con l’uomo, dentro la caverna. Gli antropologi, speleologi, paleologi, archeologi rcc. ed altri studiosi dell’homo erectus, homo habilis, homo sapiens e homo sapiens sapiens, se non australopithecus, e perfino l’uomo di Neanderthal hanno repertato disegni, chopper, grafismi, pitture rupestri, riti propiziatori, scene di caccia, immagini, design del Paleolitico, che esaltavano le abilità e le qualità dell’uomo primitivo. Il primo progetto di autodivinizzazione della propria immagine in Occidente risale ad Alessandro Magno, che si ispirò ai sovrani orientali. Alessandro, ispirò anche alcuni imperatori romani. Augusto per esempio fece collocare statue che lo rappresentavano in tutto l'impero, dando una sensazione di onnipresenza ultraterrena alla sua figura. Il teatro , il théatron, quell’insieme di differenti discipline, che significa "spettacolo" (Una rappresentazione teatrale si svolge davanti ad un pubblico utilizzando una combinazione variabile di parola, gestualità, musica, danza, vocalità, suono e, potenzialmente, ogni altro elemento proveniente dalle altre arti performative),il teatro  quell'evento che si verifica ogni qual volta ci sia una relazione tra almeno un attore che agisca dal vivo in uno spazio scenico e uno spettatore che dal vivo ne segua le azioni, nasce storicamente in Grecia.
A breve le interviste , il video e le fotografie

MA REGGIO CALABRIA Ế LA “CITTÁ DEI BRONZI DI RIACE E DEL BERGAMOTTO” SE NON DELLA ‘FATA MORGANA’, OPPURE UN VIVAIO DI CAMPIONI DEL TEATRO, DEL CINEMA E DELLA COMMEDIA? FUCINA DI CAMPIONI COME GIOVANNA CACCIOLA DI SCILLA, INTERPRETE DELLA PELLICOLA “MELINA” PROIETTATA STASERA A REGGIO CALABRIA IN ZONA ‘CICCARELLO’

Il regista,sceneggiatore, pittore, professore universitario, campione di atletica leggera, reggino di nascita bolognese di adozione, ha accolto i fratelli Pupi ed Antonio Avati, atterrati all’aeroporto dello Stretto, giunti sul Corso Garibaldi, davanti al “Teatro Comunale  Francesco Cilea”in Rolls Royce, con suoni della banda musicale di Scilla e cori del pubblico osannante. Dopo il bagno di folla, del cast di “Melina”, principalmente esordiente, come la giovane protagonista Giovanna Cacciola,  selezionata tra dodici mila ragazzi, studentessa al Convitto Campanella di Reggio Calabria, tutti al “ Multisala Lumiere”, in zona Ciccarello-Modena per una breve conferenza stampa e per vedere la pellicola completamente ambientata nella provincia di Reggio Calabria. Antonio Avati, dalla ribalta, rivolto a Demetrio Casile, ha dichiarato: "Ti ho visto combattere e sono convinto, che tu abbia fatto un bel film. L'unica cosa che non vi piacerà, in una battuta esilarante, sarà l'interpretazione mia e di Pupip” Il presidente Giuseppe Raffa: "Questo è un film che sentiamo interamente nostro perché è stato realizzato sul nostro territorio, e perché deve rappresentare un fattore pubblicitario importante. Ci sentiamo tutti attori protagonisti, perché tutti abbiamo voglia di emergere, di dimostrare che abbiamo capacità per questa terra".
Domenico Salvatore


REGGIO CALABRIA-La Calabria è una terra meravigliosa e splendida, capace di far sognare ad occhi aperti, anche gli scettici di professione. Per questo motivo, continua a trovare spazio anche nelle pellicole di film importanti, come l’ultima  fatica cinematografica del divino Demetrio Casile, globe-trotter della cultura; fiore all’occhiello del cinema calabrese in generale e reggino in particolare, strictu sensu. In realtà, oramai un vip conclamato a livello planetario; conteso dalla Case del settore. Autentico testimonial del Bruzio. Lo hanno riconosciuto anche i mass media nazionali ed esteri; sia pure a denti stretti. Ma, chi mastichi cinema, non può fare l’occhio di triglia. Un Casile solenne, maestoso ed imponente sulla scalinata del “Francesco Cilea”, che non ha niente da invidiare alla celebrata Trinità dei Monti. Sacro come la Pizia; per un attimo, la scalinata diventa l’ombelico del mondo. Meglio di Masaniello arringa la  gente, accorsa per salutare l’idolo delle folle; seducente come il Pifferaio Magico; una fiumana, panem et circenses, richiamata ed incantata dal suono della Banda di Scilla.”… La mia banda suona il rock /ed è un'eterna partenza/ viaggia bene ad onde medie/ e a modulazione di frequenza/…”. Sui gradini della “Piazza di Spagna” riggitana, “Totò", scodinzola festoso ed urbano, fa le piroette, sgraffigna la sigaretta dalle labbra del suo padrone; fedele come Argo, che riconobbe Ulisse ( l’eroe che inventò il Cavallo di  Troia, si asciugò una furtiva lacrime, di nascosto dal servo Eumeo, il “divino porcaro") dopo vent’anni, che testimoniano l’infinito amore del cane verso l’uomo. “Melina con rabbia e con sapere", è stato riconosciuto film di interesse culturale; e finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La scuola Agis, a Roma, lo ha inserito nei propri programmi scolastici, e verrà distribuito in tutta Italia. La Provincia di Reggio Calabria, sempre sensibile ai problemi della cultura, non è rimasta a guardare. Un film emozionante ed affascinante.

In sintesi la giovane protagonista Giovanna Cacciola: "La storia di Melina è la storia di tutti noi. Perché tutti noi dobbiamo avere coraggio, solo con il coraggio e lo studio i nostri sogni possono realizzarsi". Ci è sembrato di cogliere l’espressione di alcuni mostri sacri di Hollywood…Marlon Brando in”Il Fronte del porto”; Clark Gable e Vivien Leigh in “Via col vento”; Kate Winslet e Leonardo Di Caprio, in “Titanic”; Arnold Schwarznegger in ‘Terminator’; Charlton Heston in “Ben-Hur”; John Wayne in “El Grinta”; Richard Chamberlain in “Uccelli di rovo”; Paul Newman in” La stangata”; Steve McQueen in “Papillon”; Charles Bronson e Claudia cardinale in “C’era una volta il west”; Henry Fonda in “Il mio nome è nessuno”, Bette Davis in “Figlia del vento”; Doris Day in “Amami o lasciami”; Kirk Douglas in “Spartacus”; Faye Dunaway  in “Quinto potere”;Nicole Kidman in “Da morire”; Marylin Monroe in “Quando la moglie è in vacanza”; Sean Connery in “Gl’intoccabili”; Harrison Ford in “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo” eccetera eccetera.Si diceva del grande Casile. CURRICULUM, dal suo sito…” Casile è titolare della cattedra di Pittura,di  Educazione Visiva e Anatomia Artistica presso L’Istituto Belle Arti di Bologna. E’ anche docente presso L’Università Primo Levi di Bologna nei laboratori di Disegno e Acquerello. Ricopre inoltre la carica di Direttore Artistico del CALABRIA FILM FESTIVAL e del Premio Internazionale di scultura “Sandoni”.

Casile è anche l’ideatore di Cineshow, Salone Internazionale del Cinema di Torino. Calabrese di nascita, bolognese di adozione, ha frequentato le Accademie di Belle Arti di Reggio Calabria, Bologna, New York, Parigi, Londra, Philadelphia. Come allievo d’Accademia ha vinto per tre volte di seguito (fatto unico nella storia della rassegna n.d.r.) il Premio Lubiam di Mantova ,il più importante e prestigioso premio europeo di pittura riservato agli allievi di tutte le Accademie di Belle Arti d’Europa. I presidenti di giuria erano : Aligi Sassu, Corrado Cagli, Renato Guttuso, Gustave Singler.Nel 1982 ha vinto in California il PRIMO PREMIO in una rassegna artistica riservata ai giovani pittori di tutto il mondo che aveva per tema “Il Cavallo”. Fino ad oggi, tra gallerie pubbliche e private, Assessorati alla Cultura, Comuni, Province, Regioni, Istituti Culturali e Consolati, ha allestito più di cento mostre personali in Italia e all’estero, e molte sue opere si trovano nelle città di New York, Philadelphia, Jenkintown (Pennsylvania), Parigi, Londra, Los Angeles, San Francisco, Honolulu,, Boston, Monaco, Vienna, Montreal, Polanica Zdròj (Polonia), Adelaide, Jaroslavl (Russia), Princeton (New Jersey) Budapest, Bogotà.Per molti anni Casile ha praticato atletica leggera a livello agonistico militando nella squadra più volte campione del mondo dei carabinieri di Bologna. Allenato dall’olimpionico Vittorio Visini , ha partecipato a dodici campionati italiani assoluti , a sei campionati del mondo ed a numerose gare a livello internazionale di marcia su strada sulla distanza di 20 e 50 chilometri.Con Robert De Niro. A seguire curriculum degli eventi piu importanti: GLI ESORDI. Casile inizia l’avventura nel cinema come assistente volontario alla regia con Pasquale Squitieri nel film CORLEONE. Squitieri   lo fa  anche recitare  accanto a Giuliano Gemma , Claudia Cardinale  e Francisco Rabal. Poi ancora aiuto regista volontario con Sordi, Manfredi, Volontè…..con Alberto Sordi. Scrittore cinematografico, ha vinto il Premio Solinas 1986 per la migliore sceneggiatura inedita con “UN RAGAZZO DI CALABRIA” film diretto da Luigi Comencini (Leone D’Oro a Venezia 1987) e interpretato da Gian Maria Volontè, Diego Abatantuono, Giada Desideri, Therese Liotard.    

Nel 1990  (oltre ad assistente alla regia) interpreta il ruolo di Desmond un avventuriero sudamericano, nella serie di telefilm IL GORILLA IN AMAZZONIA per Rai Due diretta da  Duccio Tessari.Nel 1992 ha scritto la sceneggiatura del film “EROE PER CASO” interpretato da Dustin Hoffman Geena Davis, controversia finita in tribunale. Ha lavorato accanto a registi come Michelangelo Antonioni, Wim Venders, Squitieri, Bolognini, Comencini, Tessari. Nel 1993 esce il suo primo romanzo dal titolo “Attorno all'albero la stupidità” edito dalla casa Editrice Lo Scarabeo. Il romanzo viene presentato in alcune partecipazioni al MAURIZIO COSTANZO SHOOW e nella grande mostra personale del SALONE DEL PODESTA’ in palazzo Re Enzo a Bologna.  Del romanzo esiste anche una sceneggiatura per il cinema e una versione teatrale di cui si prevede la realizzazione nel 2012. Nel 1990 la sceneggiatura era stata presentata in Rai da Fulvio Lucisano ed era pronta per diventare film. Dopo due anni di opzioni  i dirittti sono ritornati all’autore. Del romanzo sono state vendute oltre seimila copie e attualmente lo si trova in esclusiva presso le librerie Mel Bookstore .Nel 1997 scrive e dirige come opera prima il film “TRA SCILLA e CARIDDI” uscito su tutti gli schermi nel 1998, prodotto da Fulvio Lucisano e distribuito dalla Italian International Film. Attualmente il film è in circolazione nelle televisioni di 32 paesi. Di questo film Casile non ne vuole mai parlare molto in quanto dice di non essere riuscito a realizzarlo come desiderava e di aver vissuto durante la fase di lavorazione una esperienza dolorosa per una serie infinita di motivi concomitanti. Nel 2003 scrive per Hollywood (per la Dream Works di Steven Spielberg) la sceneggiatura del film “IL FARAONE DELLE SABBIE”, tratta dal romanzo di VALERIO MASSIMO MANFREDI, edito in Italia da Mondadori.con Valerio Massimo Manfredi.

Nel 2004 con Valerio Massimo Manfredi sceneggia le ”Memorie di Adriano” della Yourcenar, romanzo che sta per diventare film con la regia di John Boorman Nel 2008 Casile inventa CINESHOW, la Fiera–spettacolo del cinema, unica al mondo nel suo genere. La prima edizione viene fatta a Torino il 18.19.20 Novembre 2008. Nel 2009 riceve l’incarico da parte della Calabria Film Commission della direzione artistica del Calabria Film Festival che si svolge a Reggio Calabria dal 6 al 10 ottobre 2009. Chiama i fratelli Avati a Presiedere la giuria Casile con Pupi e Antonio AvatiDal 2010. Vince il premio alla sceneggiatura e dal Ministero dello Spettacolo e riceve i finanziamenti per il film  “Con Rabbia e con Sapere” in qualità film di “Interesse culturale Nazionale” . Il film di cui  Casile è autore del soggetto e sceneggiatura, sarà da lui stesso diretto. Attualmente in fase di preparazione  con inizio riprese  in Calabria nel Settembre 2012: Prodotto dal Ministero e dalla Tree Pictures di Maurizio Santarelli, sarà distribuito dalla Bolero Film mentre in America dalla ISIS International di Los Angeles. Scenografie e Costumi degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.2011 La Lubiam ,moda per uomo, di Mantova, premia ancora Casile come uno studenti ad aver vinto per tre volte di seguito il prestigioso premio riservato a tutte le Accademia d’Europa in una prestigiosa manifestazione in Palazzo Te. In tale occasione La Lubiam realizza una giacca con la fodera riproducente un dipinto di Casil . 2011 – In preparazione una mostra presso il Palazzo delle Nazione Unite in New York.      2011- Realizzazione del film CON RABBIA E CON SAPERECasile è soccorritore volontario da anni della Pubblica Assistenza Città di Bologna      Prossima mostra.Aprile 2011 presso Il salone d’Arte delle Nazione Unite, Palazzo Onu: New YorkDemetrio Casile Via Belle Arti 32/A 40126 Bologna ItalyTel. & Fax 051.221775 - 330.631077Sito Ufficiale: www.casile.it Email: demetrio@casile.it


Demetrio Casile è impegnato anche nel sociale. La Repubblica del  2 gennaio 2004, a firma Valerio Varesi   scrive…” Casile, artista per Spielberg e volontario
Dalla «Dreamworks» di Spielberg ai colloqui newyorkesi con Robert De Niro fino al volante dell' ambulanza della Pubblica assistenza a accompagnare in ospedali e cliniche chi ha bisogno di cure. Demetrio Casile, sceneggiatore (con «Un ragazzo di Calabria» diretto da Comencini, Leone d' Oro a Venezia nel 1987), regista, pittore e scrittore bolognese d' adozione, ha scelto questa benemerita occupazione da vent' anni e ora ha accettato, in virtù della sua acquisita popolarità, di rivestire il ruolo di testimonial a favore della campagna di reclutamento dei volontari per la Croce Blu. In questi giorni è volato in America per discutere la sceneggiatura de «Il faraone delle sabbie» tratto dall' omonimo romanzo di Valerio Massimo Manfredi e per parlare con De Niro di un progetto cinematografico futuro. Al ritorno in Italia salterà dalla Rai a Mediaset per avviare lavori già da tempo programmati per il piccolo schermo. Ma dove trova il tempo per fare anche il volontario? «Lo faccio da quando sono arrivato a Bologna per frequentare l' Accademia di Belle Arti - risponde - e poi volontari si rimane, qualunque cosa tu faccia e qualsiasi obbiettivo tu raggiunga nella vita. Io sono nato come autista soccorritore e continuerò ad esserlo per tutta la vita». Certo è un bel salto quello da Spielberg o De Niro fino allo svenimento della vecchietta, ma Casile vi si adatta con estrema naturalezza. «I veri momenti di riflessione, serenità e ringraziamento al Signore sono quelli che trascorro in ambulanza» spiega Casile. «Facendo il soccorritore scopri un mondo di dolore che la maggior parte della gente non sa che esista. Io e la mia famiglia ci consideriamo fortunati perché finora siamo stati risparmiati dal dolore.

Per questo, aiutando gli altri, rivolgo a Dio il ringraziamento per questa mia situazione di privilegio. Invito a farlo anche gli altri: basta poco, è sufficiente telefonare allo 051-535353”. Ed anche il curriculum vitae del leggendario Pupi Avati con l’aiutino di Wikipedia. Pupi Avati, all'anagrafe Giuseppe Avati (Bologna, 3 novembre 1938), è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore italiano.Pupi Avati (ottobre 2008)Giuseppe Avati, in arte Pupi, fratello maggiore di Antonio, sceneggiatore e produttore, nasce a Bologna il 3 novembre 1938.Laureatosi presso la Facoltà di Scienze Politiche di Bologna, inizialmente tenta una carriera nel jazz: dal 1959 al 1962 fa parte della Doctor Dixie Jazz Band[1] come clarinettista, ma rinuncia dopo l'ingresso nella band di Lucio Dalla; successivamente per quattro anni lavora come dirigente della Findus surgelati, quelli che descrive come i quattro anni peggiori della sua vita. Illuminato dalla visione di 8½ di Federico Fellini, tenta la strada del cinema. Nel 1970 ottiene da un misterioso imprenditore i finanziamenti per girare due film: Balsamus, l'uomo di Satana e Thomas e gli indemoniati, due horror grotteschi orgogliosamente provinciali.Le impronte di Pupi Avati a Cannes nella Walk of Fame della CroisetteDopo aver collaborato alla sceneggiatura di Salò o le 120 giornate di Sodoma, l'ultima fatica di Pier Paolo Pasolini (anche se per questioni di diritti, pur essendo stato pagato, non risulta accreditato), dirige il suo terzo lungometraggio, dal titolo La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1975), seguito da La casa dalle finestre che ridono (1976), un altro horror di buon livello che con gli anni è divenuto un vero e proprio film di culto per gli appassionati del cinema dell'orrore. Avati ritorna a questo genere, che sembra proprio adattarsi alla sua personalità, potendo però disporre di budget superiore e di una troupe in cui si può notare la presenza, come sceneggiatore, di Maurizio Costanzo.Nel 1977, esce Bordella, musical demenziale censurato all'uscita, che vede tra gli interpreti anche Christian De Sica, allora giovanissimo.

Nello stesso anno, Avati, per confermare il suo talento di maestro del suspense e per far dimenticare lo scarso successo di Bordella, ci presenta il film grottesco Tutti defunti... tranne i morti che non convince pienamente la critica e il pubblico pur essendo di un livello superiore al precedente lungometraggio.Nel 1978 il nome di Pupi Avati diviene noto al grande pubblico in seguito alla messa in onda sulla RAI dello sceneggiato Jazz Band, che racconta la storia della Doctor Dixie Jazz Band, seguito da "Cinema!!!" ed altri due lavori televisivi di Avati (Dancing Paradise del 1982 e Accadde a Bologna del 1983).Nel 1979 collabora con i Pooh dirigendo lo special televisivo Viva, cronaca minuto per minuto della lavorazione dell'omonimo album, che va in onda il Natale di quello stesso anno.Nel 1980 scrive Macabro, film che segna l'esordio alla regia di Lamberto Bava.Nel 1983, il regista bolognese passa alla commedia, dirigendo il delicato Una gita scolastica, ma ritorna al thriller-horror con Zeder, giudicato una fra le sue migliori opere dai cultori del genere. Dopo l'amaro Impiegati (1984), è nuovamente alla regia di un altro pregevole lungometraggio, ovvero Regalo di Natale (1986), che avrà poi un seguito nel 2004 intitolato La rivincita di Natale. Vengono poi i successivi Storia di ragazzi e ragazze (1989), Bix (1991), il thriller L'amico di infanzia (1993) che si segnala per l'ambientazione negli USA e per i valori di produzione hollywoodiani e l'angosciante horror L'arcano incantatore (1996) con Stefano Dionisi.Scrive la sceneggiatura per la miniserie TV RAI Voci notturne (1995), diretta da Fabrizio Laurenti.Nel 1997 gira Il testimone dello sposo e nel 1999 La via degli angeli. Nel 2003 dopo un periodo di pausa, dirige il sentimentale Il cuore altrove che vede protagonisti il timido Neri Marcorè e Vanessa Incontrada che interpreta il ruolo di una giovane ragazza non vedente.Il 2005 è un anno favorevole al regista, che porta sullo schermo Vittoria Puccini, Paolo Briguglia e Claudio Santamaria nella commedia romantica Ma quando arrivano le ragazze? e dirige Antonio Albanese, Katia Ricciarelli e nuovamente Neri Marcorè nel divertente La seconda notte di nozze.
Nel 2007 è la volta del garbato La cena per farli conoscere, con Diego Abatantuono accompagnato dalle belle Francesca Neri, Ines Sastre, Vanessa Incontrada e Violante Placido, e Il nascondiglio, nuova incursione avatiana nell'horror, con Laura Morante nella parte di una donna italiana che rileva un inquietante edificio a Davenport, nello Iowa; nel 2008 di Il papà di Giovanna, nel 2009 di Gli amici del bar Margherita e nel 2010 di Il figlio più piccolo.Sempre nel 2008 ha pubblicato la sua autobiografia Sotto le stelle di un film, edita da Il Margine, e ha vinto, per il film Magnificat del 1993, il XX Premio Internazionale Ascoli Piceno organizzato dall'Istituto Superiore di Studi Medievali "Cecco d'Ascoli". Dal 9 dicembre al 12 dicembre 2009 partecipa al Mitreo Film Festival, a Santa Maria Capua Vetere.Nel 2010 è stato realizzato un film documentario di interviste e animazioni Pupi Avati, ieri oggi domani diretto dal regista Claudio Costa, ispirato all'autobiografia del regista Sotto le stelle di un film. Al documentario hanno partecipato i tre figli, diversi attori e collaboratori, tra cui Carlo delle Piane, Diego Abatantuono, Katia Ricciarelli, Christian De Sica.Nel 2011 ha presentato in concorso alla Festa del cinema di Roma il film Il cuore grande delle ragazze, con la partecipazione di Micaela Ramazzotti e del cantante Cesare Cremonini.

Nel 2012 dirige la sua nuova fiction con Christian De Sica da titolo "Un matrimonio" che andra in onda su RaiUno. Presiede la Fondazione Federico Fellini, nata nel 1995 in memoria del grande regista riminese, che aveva esercitato grande influenza sullo stesso Avati e che gli era divenuto amico negli ultimi anni di vita.L'amore e la passione per la musica e per la propria città lo hanno accompagnato per tutta la vita: il regista spesso gira i suoi film a Bologna ed è solito inserire in essi numerosi riferimenti musicali, ispirandosi direttamente, in alcuni casi, a questa sua esperienza (come ad esempio in Ma quando arrivano le ragazze?). Abbiamo incontrato proprio sotto la ribalta del ‘Lumiere’ di Modena-Cccarello, un promettente attore, Pasquale Cassalia, originario di Reggio Calabria-Pellaro, che si sta facendo spazio a furia di gomitate nel difficilissimo mondo della celluloide, mentre s’intrattiene a chiacchierare allegramente con il suo concittadino Giuseppe Raffa (Presidente della Provincia), sempre attento ai problemi della cultura. E Giovanna Cacciola, la studentessa-prodigio, selezionata tra dodicimila, di cui sentiremo parlare, mentre si divide tra la sua famiglia, le professoresse Marisa Bartolomeo e Maria Crucitti, Pupi ed Antonio Avati e Demetrio Casile. Ma la platea, così numerosa da sorprendere gli stessi Avati e Casile, è tutta per lei (e per gli altri attori ed attrici del cast; e perfino le comparse). Una ragazza di Calabria, di sedici anni, genuina, leggiadra e di talento; come la mitica Gigliola Cinguetti, che andò a vincere il Festival di Sanremo. Pietrificata dall’emozione, senza guardare la Medusa, maestosa come la statua della Libertà, Giovanna riesce a strascicare qualche battuta, poi, rientra fra gli scranni azzurri dell’immensa sala. E non è un sogno!Domenico Salvatore

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