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Arresto differito per i manifestanti violenti

Question time al Senato sulla gestione dell'ordine pubblico in occasione dei cortei. Cancellieri: «Solidarietà e rispetto del Viminale alle Forze dell'ordine, facciamo quadrato intorno alle istituzioni». «Il momento è difficile», ma «chi ha sbagliato pagherà»
 

Sì all'arresto differito per i manifestanti violenti, «strumento molto efficace, che ha portato a un crollo della violenza negli stadi, 'ni' sulll'estensione del Daspo (Divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive) dalle manifestazioni sportive a quelle di piazza, ipotesi che si sta vagliando sul piano costituzionale.
Questa è la posizione del Viminale, esposta oggi pomeriggio al Senato dal ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri durante il question time sulla gestione dell'ordine pubblico in occasione di manifestazioni di piazza, a pochi giorni dagli incidenti avvenuti mercoledì scorso a Roma in occasione del corteo indetto in parallelo con lo sciopero generale europeo contro le politiche di austerity.

Il ministro ha voluto subito «togliere ogni dubbio sulla solidarietà e il rispetto autentico da parte del Viminale per le Forze dell'ordine, sul quale non consentiamo che ci siano ombre». Per questo, passando alla vicenda del ragazzo a terra colpito dal poliziotto, «abbiamo voluto conoscere i fatti», vedere i video, e «chi ha sbagliato sarà punito» ma non si può «consentire alla piazza di fare scelte che spettano alla politica», ha affermato Cancellieri riferendosi forse all'ipotesi di introdurre codici identificativi per i poliziotti, uno dei temi del question time.

C'è preoccupazione, continua il ministro, a proposito degli infiltrati nelel manifestazioni; «studenti pacifici da una parte e movimenti antagonisti dall'altra», bisogna tenere separate le due parti. Bisogna affrontare questi problemi con molta serietà: è la premessa dell'invito della titolare del Viminale a «fare quadrato intorno alle istituzioni».

Riguardo agli scenari futuri, a proposito di possibili nuovi disordini, «Ci aspettano momenti difficili per l'ordine pubblico», «sono mesi che ci stiamo preparando con serietà e profesisonalità», ma la «difficile situazione economica comporta dei tagli». Non si è voluto colpire la scuola per la scuola - ha spiegato il ministro rispondendo a una delle interrogazioni - ci sono stati tagli anche agli enti locai, alla sanità, «non c'è settore pubblico che non abbia pagato lo scotto» per la crisi. Dunque «tutti siamo chiamati a un sacrificio nell'interesse del Paese», ha detto Cancellieri, che ha anche auspicato una «forte dimostrazione di consapevolezza e senso di responsabilità» dai partiti in questi mesi che precedono le elezioni politiche.

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