Ieri i Carabinieri con l'arresto del superlatitante Ettore Lanzino,
capo dell'omonima cosca della 'ndrangheta, hanno davvero assestato un
duro colpo alla organizzazione mafiosa cosentina.
L'arresto di Ettore Lanzino, insieme a Umberto Di Puppo, fratello del
boss Michele, dipendente della società "Rende Servizi srl", scovati in
un appartamento di Rende, avvalora il comando del boss mantenuto da
latitante, nella città e nel territorio.
Non v'è dubbio che la consumazione della latitanza di Ettore Lanzino,
nonchè quella di Franco Presta, alleato del Lanzino e la cui cattura è
avvenuta ad opera della Polizia di Stato nell'aprile scorso, sempre
nella città di Rende, sia la dimostrazione di come questi boss abbiano
goduto di grossi ed importanti protezioni. E penso che sia davvero
vergognoso scoprire che ci sono uomini politici i quali, pur di
conquistare un seggio, si avvalgano dell'aiuto dei criminali.
Non è più sufficiente dir "basta", "fuori dal Partito" dopo aver
scoperto quanto emerge dalle inchieste. Occorre vergognarsi prima
nell'aver presentato candidati che si avvalgono del supporto
elettorale di uomini della 'ndrangheta, che fanno crescere i propri
figli con la sub cultura mafiosa e che portano gli stessi a gridare al
proprio padre arrestato: "Sei un eroe!". Piuttosto che chiedere il
consenso elettorale a simili criminali, chiediamoci cosa riusciamo a
fare per sottrarre questi figli dalle grinfie della malavita!
on. Angela NAPOLI
Componente Commissione Parlamentare Antimafia
Taurianova, 17 novembre 2012

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