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Lo scioglimento del Consiglio Comunale, Reggio Calabria, tra l'incudine ed il martello

Lo scioglimento del consiglio comunale su proposta del prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, decretato dal ministro degl'Interni, Anna Maria Cancellieri, sarà firmato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

UN TERREMOTO POLITICO-GIUDIZIARIO, DEL DECIMO GRADO DELLA SCALA RICHTER, HA TRAVOLTO LA 'CITTÁ DEL BERGAMOTTO E DEI BRONZI DI RIACE'. IL MINISTRO: "SENZA LEGALITÁ, NON C'È SVILUPPO"


Domenico Salvatore

Lo scioglimento del Consiglio Comunale di Reggio Calabria per mafia, è un marchio infamante, del quale avrebbero fatto a meno la città ed i Reggini. Non tutti. Gongola il Centrosinistra, ( e soprattutto la stampa di sinistra, che ha sempre dato la croce addosso all'ex sindaco più amato dagl'Italiani; osteggiato dalla conservazione reazionaria, che non vuole rinunciare alle rendite vitalizie, prebende storiche e benefici vari, se non servitù), che sogna il ribaltone, mentre suona l'Olifante ed invoca giustizia, legalità e trasparenza. Lo vede come un male necessario. Il minore dei due. Grida allo scandalo ed alla vergogna, se non al complotto, invece il Centrodestra, che si sente come Ettore, abbandonato dagli dèi, in balia di Achille; se non indignato, offeso ed umiliato. Lo vede come uno stop alla rinascita civile, sociale, morale, politica ed economica, dopo l'oscurantismo pre-illuminista, che ha regnato per decenni. Nel gioco perenne e ciclico delle parti, questo 'sfizio', sebbene massacrante,  volere o volare, c'azzecca. Entrano in ballo: il colore politico,  l'appartenenza partitica, gli interessi di parrocchia, le necessità di bottega, i bisogni di campanile, le lotte di municipio. E chi paga? Sicuramente la città ed i Reggini. "I scecchi si sciarriunu e i bariddhi, levunu a furia". Noi, la vediamo come l'ennesima ingiustizia patita dalla città del poeta dialettale Nicola Giunta,… "Chistu è 'u paisi aundi si perdi tuttu,/aundi i fissa sunnu megghiu i tia,/'u paisi i m'incrisciu e mi 'ndi futtu/ed ogni cosa esti fissaria/ "("Questo  è il paese dove tutto si perde,/dove i fessi sono meglio di te,/il paese del "mi annoio" e "me ne frego"/ed ogni cosa è (considerata) fesseria/).










Lo scioglimento del Consiglio Comunale è disciplinato da una Legge dello Stato. La legge è stata introdotta nell'ordinamento giuridico italiano con decreto legge n. 164, art. 1 del 31 maggio 1991 (poi convertito in legge n. 221 del 22 luglio 1991 e poi modificato dall'art. 1 della legge n. 108, 11 gennaio 1994 e dalla legge n. 94, art. 30, 15 luglio 2009) che ha aggiunto l'art. 15 bis alla legge n. 55 19 marzo 1990 affiancandolo quindi all'art. 15 di quest'ultima legge che prevede la sospensione degli amministratori locali sottoposti a procedimento penale per il delitto previsto dall'art. 416 bis codice penale ovvero per il delitto di favoreggiamento commessi in relazione ad esso e degli amministratori sottoposti a misure di prevenzione in quanto indiziati di appartenere a una delle associazioni di cui all'art. 1, legge n. 575, 31 maggio 1965 (art. 15 che poi è stato trasferito all'art. 59 della legge 267/2000). L'art. 15 bis oggi lo troviamo nel testo unico degli enti locali decreto legislativo n. 267/2000 art. 143.Questo l'elenco completo dei Comuni sciolti per mafia in Calabria, ed a cui si aggiunge Reggio: Africo (scioglimento annullato); Amantea (annullato); Bagaladi; Borgia; Botricello (annullato); Bova Marina; Briatico; Calanna; Camini; Careri; Cirò; Condofuti; Corigliano Calabro; Cosoleto; Delianuova; Fabrizia; Gioia Tauro; Guardavalle; Isca sullo Ionio; Isola di Capo Rizzuto; Lamezia Terme; Limbadi (prima ancora che entrasse in vigore la legge attuale); Marcedusa; Marina di Gioiosa Ionica; Melito Porto Salvo; Mileto; Molochio; Monasterace (annullato); Mongiana; Nardodipace; Nicotera; Parghelia; Platì; Rizziconi; Roccaforte del Greco (tre volte); Roghudi; Rosarno; Samo; San Ferdinando; Santo Stefano in Aspromonte; San Gregorio d'Ippona; San Luca; San Procopio, Sant'Andrea Apostolo dello Ionio (reintegrati); Sant'Ilario dello Jonio; Sant'Onofrio; Seminara; Sinopoli; Soriano Calabro; Stefanaconi; Strongoli (annullato); Taurianova.Stavolta ad essere colpito è un capoluogo di provincia, Reggio calabria.



La città più grossa della Calabria intera.Reggio Calabria o semplicemente Reggio, nel Mezzogiorno e precedentemente l'unificazione d'Italia, é un comune italiano di 186.273 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia.È il primo comune della regione per popolazione e il secondper superficie. Unica Città di rango metropolitano della regione, essendo una delle 15 città metropolitane italiane, capofila di un'agglomerazione di oltre 270.000 abitanti, è il maggiore polo funzionale di una più vasta area metropolitana policentrica che conta circa 400.000 abitanti e fa parte della estesa e popolosa conurbazione siculo-calabra detta Arco etneo. Forti sono i legami storici, culturali ed economici con la dirimpettaia città di Messina.Reggio, insieme a Napoli e Taranto, è sede di uno tra i più importanti musei archeologici dedicati alla Magna Grecia (dove sono custoditi i famosi Bronzi di Riace, rara testimonianza della scultura bronzea greca, divenuti tra i simboli della città), di due giovani università (la "Mediterranea" e la "Dante Alighieri") e del Consiglio Regionale della Calabria.È la prima città della regione per antichità e nonostante la sua antica fondazione - Ρηγιον fu un'importante e fiorente colonia magnogreca - si presenta con un impianto urbano moderno, effetto del catastrofico terremoto che il 28 dicembre 1908 distrusse gran parte dell'abitato.





Il suo sistema urbano, costretto ad Est dallo stretto di Messina e coronato alle spalle dalle ultime propaggini dell'Appennino, rappresenta uno dei principali poli economici e di servizio regionale ma anche una delle massime concentrazioni di nodi e attrezzature per i trasporti e naturale struttura logistica della Regione verso le coste meridionali del Mediterraneo. Il centro storico, costituito prevalentemente da palazzi dalle linee liberty, ha uno sviluppo lineare lungo la costa calabra dello stretto con strade parallele al lungomare punteggiato di magnolie, palme e piante rare o esotiche. Geografia fisica.Il territorio comunale - la cosiddetta Grande Reggio frutto di una conurbazione avvenuta all'inizio del XX secolo - si sviluppa lungo la costa orientale dello stretto di Messina per circa 32 km e da mare a monti planimetricamente per altri 30 km circa con zone di mezza costa, collinari e montuose. Il comune di Reggio occupa una superficie di 236,02 km² e si estende da un livello altimetrico minimo di 0 metri ad un massimo di 1803 m s.l.m. Il centro storico del comune è situato ad un'altitudine media di 31 m. ed è compreso tra la fiumara dell'Annunziata (nord) e la fiumara del Calopinace (sud), mentre l'intero territorio comunale è compreso tra Catona (nord) e Bocale (sud). La città si trova al centro di una più grande Area metropolitana in continuità territoriale, culturale, sociale ed economica con l'area metropolitana di Messina (separata solamente da un braccio di mare largo poco più di tre chilometri). Con essa costituisce l'Area Metropolitana Integrata dello Stretto o Città Metropolitana dello Stretto, area che in totale conta oggi circa 885.000 abitanti



Reggio, fonte Wikipedia, è situata sulla punta dello "Stivale", alle pendici dell'Aspromonte, al centro del Mediterraneo (dove gli studiosi collocano l'incontro di Odisseo con i mostri mitologici Scilla e Cariddi, descritti da Omero) e gode di un suggestivo panorama sulla Sicilia, sull'Etna e sulle Isole Eolie. Reggio è al centro di un'area turistica di importanza storico-culturale, è situata al centro di una zona agricola particolarmente fertile in cui, grazie al clima mite e all'abbondanza di acque, si sviluppano le colture dell'olivo, della vite, degli agrumi e del bergamotto -agrume che rende la sua migliore qualità nel territorio reggino- divenuto per questo uno dei simboli della città. Come per molte città del "Mare Nostrum", nella cultura locale Reggio viene spesso identificata come il centro esatto del Mar Mediterraneo, le cui molteplici e millenarie civiltà hanno sempre influenzato e arricchito l'antichissima storia, la cultura e lo spirito dei reggini.La città è attraversata dal 38º parallelo che taglia altre cinque città (Seul, Smirne, Atene, San Francisco, Cordova), e su cui è stato eretto un Monumento.Il comune di Reggio è il più occidentale della Regione Calabria, e la sua provincia è quella che si trova più a Sud nella regione e nell'intera Penisola italiana". Abbiamo partecipato, se non assistito, alle baruffe chiozzotte della Destra e della Sinistra. Prima, durante e dopo la campagna elettorale per il Comune, la Provincia e la Regione. Colpi bassi e colpi proibiti a parte i colpi di teatro. Peraltro consacrati nei nostri video. Ringrazio Luigi & Bruna, per avermi affrancato dalla spada di Damocle dei bugiardi spudorati, menzognari di professione, arroganti, prepotenti e presuntuosi, che per quarant'anni mi hanno vessato, se non massacrato. Purtroppo per me, ma soprattutto per la verità, il giornalismo e la cultura, non disponevo di immagini in video, live stream, You Tube, internet e non potevo difendermi. Ero come Cassandra.





La mia era una "voce" che predicava nel deserto dei Tartari…"Ancora bambina, Cassandra, alla nascita di Paride predisse il suo ruolo di distruttore della città, profezia non creduta da Priamo ed Ecuba ma confermata da Esaco, interprete di sogni, che consigliò ai sovrani di esporre il piccolo sul monte Ida. Paride però si salvò e quando divenne adulto tornò a Troia per partecipare ai giochi; durante la competizione, fu riconosciuto dalla sorella, che chiese al padre e ai fratelli di ucciderlo, scatenando la reazione contraria e facendo ritornare il giovane Paride al suo rango originale di principe. Profetizzò sciagure quando il fratello partì per raggiungere Sparta, predicendo il rapimento di Elena e la successiva caduta di Troia. Ritenuta una delle più belle fra le figlie di Priamo ebbe diversi pretendenti, fra cui Otrioneo di Cabeso e il principe frigio Corebo, morti entrambi durante la guerra di Troia, il primo ucciso da Idomeneo, l'altro da Neottolemo (il figlio di Achille, detto anche Pirro), o, secondo altre fonti, da Peneleo. Quando il cavallo di legno fu introdotto in città, rivelò a tutti che al suo interno vi erano soldati greci, ma rimase inascoltata. Solo Laocoonte credette alle sue parole e si unì alla sua protesta, venendo per questo punito dal dio Poseidone, che lo fece uccidere da due serpenti marini assieme ai figli. " Il grido di dolore dei Reggini ci fa venire alla mente u8na celeberrima poesia," A Silvia" di Giacomo Leopardi…



"Silvia, rimembri ancora/quel tempo della tua vita mortale,/quando beltà splendea/negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,/e tu, lieta e pensosa, il limitare/di gioventù salivi? /Sonavan le quiete/stanze, e le vie d'intorn,/al tuo perpetuo canto,/allor che all'opre femminili intenta/sedevi, assai contenta/di quel vago avvenir che in mente avevi./Era il maggio odoroso: e tu solevi/così menare il giorno./Io gli studi leggiadri/talor lasciando e le sudate carte,/ove il tempo mio primo/e di me si spendea la miglior parte,/d'in su i veroni del paterno ostello/porgea gli orecchi al suon della tua voce,/ed alla man veloce/che percorrea la faticosa tela./Mirava il ciel sereno,/le vie dorate e gli orti,/e quinci il mar da lungi, e quindi il monte./Lingua mortal non dice/quel ch'io sentiva in seno./ Che pensieri soavi,/che speranze, che cori, o Silvia mia!/Quale allor ci apparia/la vita umana e il fato!/Quando sovviemmi di cotanta speme,/un affetto mi preme/acerbo e sconsolato,/e tornami a doler di mia sventura./O natura, o natura,/perché non rendi poi/quel che prometti allor? perché di tanto/inganni i figli tuoi?/ Tu pria che l'erbe inaridisse il verno,/da chiuso morbo combattuta e vinta,/perivi, o tenerella. E non vedevi/il fior degli anni tuoi;/non ti molceva il core/la dolce lode or delle negre chiome,/or degli sguardi innamorati e schivi;/né teco le compagne ai dì festivi/ragionavan d'amore./ Anche perìa fra poco/la speranza mia dolce: agli anni miei/anche negaro i fati/la giovinezza. Ahi come,/come passata sei,/cara compagna dell'età mia nova,/mia lacrimata speme!/Questo è il mondo? questi/i diletti, l'amor, l'opre, gli eventi,/onde cotanto ragionammo insieme?/questa la sorte delle umane genti?/All'apparir del vero/tu, misera, cadesti: e con la mano/la fredda morte ed una tomba ignuda/mostravi di lontano./" Ed anche un'altrettanto famosa canzone "La Ballata dell'Amore cieco" di Fabrizio De Andrè…



"Un uomo onesto, un uomo probo/tralalalalla tralallaleru/s'innamorò perdutamente/d'una che non lo amava niente./Gli disse portami domani,/tralalalalla tralallaleru/gli disse portami domani/il cuore di tua madre per i miei cani./Lui dalla madre andò e l'uccise,/tralalalalla tralallaleru/dal petto il cuore le strappò/e dal suo amore ritornò./Non era il cuore, non era il cuore,/tralalalalla tralallaleru/non le bastava quell'orrore,/voleva un'altra prova del suo cieco amore./Gli disse amor se mi vuoi bene,/tralalalalla tralallaleru/gli disse amor se mi vuoi bene,/tagliati dei polsi le quattro vene./Le vene ai polsi lui si tagliò,/tralalalalla tralallaleru/e come il sangue ne sgorgò,/correndo come un pazzo da lei tornò./Gli disse lei ridendo forte,/tralalalalla tralallaleru/gli disse lei ridendo forte,/l'ultima tua prova sarà la morte./E mentre il sangue lento usciva,/e ormai cambiava il suo colore,/la vanità fredda gioiva,/un uomo s'era ucciso per il suo amore./Fuori soffiava dolce il vento/tralalalalla tralallaleru/ma lei fu presa da sgomento,/quando lo vide morir contento./Morir contento e innamorato,/quando a lei niente era restato,/non il suo amore, non il suo bene,/ma solo il sangue secco delle sue vene./". Il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Chigi, in cui ha annunciato lo scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria a causa di "condizionamenti esterni' da parte della criminalità organizzata; un atto 'preventivo e non sanzionatorio'; Una scelta 'sofferta' presa 'a favore della città' e come 'atto di rispetto per la città', che non è motivato da 'dissesto'. Quindi  non c'azzecca il dissesto economico, (160 milioni di euri?), che anzi è stato escluso dal ministro-a; 'Pietra dello scandalo' o d'inciampo, non sarebbero i conti. Sebbene, la situazione finanziaria del comune fosse grave; con un passivo di bilancio stimato in diverse decine di milioni di euro e causato da anni di sprechi e cattiva gestione: i conti del comune erano già stati segnalati lo scorso anno dal ministero dell'Economia e dalla Corte dei Conti.



La delibera del Consiglio dei Ministri, non per infiltrazioni mafiose ma per 'contiguità' con ambienti della criminalità organizzata, (clan Tegano di Archi per intenderci) dovrà essere confermata da un decreto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Consiglio Comunale di Reggio Calabria è sciolto. Il Ministro degl'Interni, in conferenza stampa, ha precisato che la cosa, riguardi "solo questa amministrazione, non quella precedente". Il Comune, adesso, sarà retto per i prossimi 18 mesi da tre commissari: il prefetto di Crotone Vincenzo Panico; il viceprefetto Giuseppe Castaldo e il dirigente dei servizi ispettivi di finanza della Ragioneria dello Stato Dante Piazza. La prima volta dal 1991, anno in cui entrò in vigore la legge che permette lo scioglimento di enti locali da parte del Governo, che il provvedimento riguarda un capoluogo di provincia. Non è retroattivo. Non ci sono responsabilità delle Giunte presiedute da Giuseppe Scopelliti (per otto anni), né di Giuseppe Raffa, sindaco pro-tempore ed attuale Presidente della Provincia. Ed ora, quali scenari possibili? Avverso il decreto di scioglimento è ammesso il ricorso al Tar ed al Consiglio di Stato, in secondo grado. Fra tre anni, in caso di proroga, se e quando, verrà eletto un nuovo Sindaco ed un nuovo Consiglio Comunale. La Provincia di Reggio Calabria sparirà; assorbita, dalla 'Città Metropolitana di Reggio Calabria', se non, dall'Area Metropolitana Reggio Calabria-Messina.



Rimarrebbe (nessun requiem per carità. Né, de profundis) la Regione Calabria, rispetto ai tre enti locali, in mano al Centrodestra. Vale la pena di ricordare, che la commissione di accesso al Comune di Reggio Calabria, (viceprefetto di Venezia, Valerio Valenti; ufficiale della Guardia di Finanza, Michele Donega e vice prefetto aggiunto in servizio alla prefettura di Brindisi, Antonio Giaccari, subentrato lo scorso febbraio alla dirigente della seconda fascia dell'amministrazione civile del Ministero dell'Interno, Teresa Pace, impossibilitata a proseguire nell'incarico, per motivi personali, nominati dall'allora prefetto Luigi Varratta; con il supporto del tenente colonnello dei carabinieri Carlo Pieroni; dal tenente colonnello della Guardia di finanza Gerardo Mastrodomenico, del funzionario di Polizia Enrico Palermo), non solo gli amministratori, consiglieri ed assessori ma anche dipendenti del Comune reggino al fine di ricostruire i rapporti di parentela e quelli intrecciati dall'ente con un territorio ad alto rischio mafioso ), fosse stata incaricata di ´´accertare la sussistenza di eventuali tentativi di infiltrazione della criminalita´ organizzata nell´Amministrazione comunale di Reggio Calabria´´, nominata il 20 gennaio s 2012, dall'allora prefetto di Reggio Luigi Varratta e insediata il 24 gennaio, ed insediata a Palazzo san Giorgio, il 24 gennaio 2012. I tre commissari: il prefetto di Crotone Vincenzo Panico; il viceprefetto Giuseppe Castaldo e il dirigente dei servizi ispettivi di finanza della Ragioneria dello Stato Dante Piazza, sono stati nominati dal prefetto Vittorio Piscitelli; d´intesa, con il ministero dell´Interno, Anna Maria Cancellieri.



Nell'occhio del ciclone, la  municipalizzata Multiservizi.  Il relativo bando, al momento della costituzione della Multiservizi, era stato vinto dalla "Ingest Facility Spa", che dopo appena un anno, tuttavia, decise di lasciare improvvisamente Reggio e la società mista. Ricostruzione, fatta al pm Giuseppe Lombardo, ( più volte, oggetto di attentati intimidatori, come hanno riferito le cronache) in un filone dell'inchiesta della DDA reggina "Breakfast", dall'ingegnere Luigi Angelo Bellusci, amministratore delegato della "Ingest Facility Spa"; una società di proprietà al 100% della Fiat.  Il  controllo della Multiservizi, era possibile grazie alla sostanziale titolarità della "Rec.Im. Srl" che deteneva il 33% del capitale sociale della Gestione servizi territoriali srl (il socio privato) che a sua volta, aveva il 49% della Multiservizi. Una serie di passaggi societari, predisposti da noti professionisti, che si avvalevano di prestanome; sino all'arresto per concorso esterno in associazione mafiosa, perché ritenuto un referente politico della cosca Caridi del consigliere Giuseppe Plutino,  esponente dell'Udc e poi del Pdl, in carica da tre legislature. Plutino,  avrebbe fornito alla cosca, un 'concreto, specifico, consapevole e volontario contributo come referente politico'. Le indagini,  erano state avviate, per stabilire se potessero esserci stati condizionamenti dell'attuale amministrazione guidata da Demetrio Arena.  La Multiservizi, era stata sciolta dal Comune nel luglio scorso, dopo che la Prefettura, aveva negato la certificazione antimafia al socio privato per accertati tentativi di infiltrazioni delle cosche;  la cosca Tegano, attraverso un sistema di scatole cinesi, una serie di passaggi societari, predisposti da noti professionisti, avvalendosi di prestanome, aveva  allungato i tentacoli sulla società mista.



Durante un'operazione della Dda erano stati arrestati anche alcuni soci privati dell'azienda; tra cui il direttore operativo, Giuseppe Rechichi, accusato di associazione mafiosa ritenuto uomo vicino al boss Carmelo Barbaro legato alla famiglia Tegano e condannato nel luglio scorso a 16 anni di reclusione. A Rechichi, il 31 luglio è stata notificata un'altra ordinanza di custodia cautelare nell'ambito di un'operazione della DDA reggina, "Archi-Astrea" nel corso della quale, è stato arrestato un ex consigliere comunale di centrodestra, Dominique Suraci. Una delle parole più gettonate dagli opinion leader, dai politologi è "ribaltone", cambiamento geografico, se non storico, mutamento politico in Calabria (Comune. Provincia e Regione?). Non bisogna dimenticare, nemmeno che tutta la giunta regionale di centrodestra, sia indagata per la nomina di un dirigente. Il sostituto procuratore di Catanzaro Gerardo Dominijanni, coordinato dal procuratore capo della DDA, Antonio Vincenzo Lombardo, ha iscritto nel registro degli indagati, tutti i componenti della Giunta Regionale della Calabria, con l'accusa di abuso d'ufficio. In merito all'inchiesta sulla nomina di Alessandra Sarlo, moglie del magistrato reggino Vincenzo Giglio, arrestato per le ipotesi di corruzione e favoreggiamento personale. il 30 novembre 2011(ex commissario dell'Azienda sanitaria di Vibo Valentia, sciolta pochi mesi prima per infiltrazioni mafiose), a dirigente esterno del dipartimento "Controlli" della Regione". Un fascicolo che si intreccia con l'indagine della Dda di Milano diretta dal procuratore capo della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati sulla famiglia Lampada, che ha portato all'arresto, nel novembre scorso, del consigliere regionale Franco Morelli. Destra e Sinistra, aspettano ancora un attimino, "l'ordinanza" del Ministro degl'Interni, prima di lasciarsi andare ai "comizi". Abbiamo bussato alle loro porte, che tuttavia sono rimaste  blindate, come gl'infissi di Fort Knox, una riserva militare nello Stato del Kentucky (USA), 40 km a sud-ovest di Louisville, alla sinistra del fiume Ohio, deposito delle riserve monetarie degli Stati Uniti d'America. Due uragani ("Andrew e Katerine"), pronti ad esplodere. Ma l'ennesima crisi istituzionale o politica, più o meno pilotata, teleguidata, temuta o sollecitata, comunque la si voglia dipingere, mal si coniuga con l'altra crisi, quella economica, che detto per inciso, non fa sconti a nessuno. Il progresso? Attendere prego! Domenico Salvatore

 

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