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L'Assessore Arruzzolo sul Salone dell'Orientamento

"L'Università italiana è purtroppo caratterizzata da alcuni aspetti
allarmanti: gli alti tassi di abbandoni, i frequenti cambi di facoltà,
le basse percentuali di laureati rispetto agli iscritti iniziali e i
numerosi laureati disoccupati, o anche i lunghi tempi di attesa prima
di trovare un'occupazione corrispondente al titolo conseguito sono
dati che denotano bisogni ed esigenze degli studenti spesso
insoddisfatti e poco considerati". È questo uno dei passaggi che
l'assessore provinciale alle Formazione e Lavoro Giovanni Arruzzolo ha
rivolto ai giovani presenti a Palazzo Campanella per l'inaugurazione
del Salone dell'Orientamento avvenuta alla presenza del Presidente
della Provincia Giuseppe Raffa.

"Spesso infatti i ragazzi scelgono la facoltà universitaria senza
sapere effettivamente quali materie vengono trattate e gli esami da
sostenere, cosicchè nel momento in cui comprendono realmente cosa si
studia e in cosa consiste il tipo di professione a cui aspiravano,
nasce la delusione rispetto alle aspettative iniziali. Molti –
prosegue Arruzzolo - scelgono la facoltà a cui iscriversi senza la
reale consapevolezza né della preparazione di base richiesta negli
specifici corsi, né del loro know how e la differenza tra le due può
in parte spiegare molti degli insuccessi sia nei singoli esami che nel
corso di laurea dei giovani studenti. In tutto questo l'orientamento
pre-universitario risulta di primaria importanza proprio per la
prevenzione dei fenomeni di dispersione e abbandono durante il corso
di laurea e per la promozione di scelte post diploma coerenti con le
aspettative, interessi e capacità della persona".

"Condivido in pieno quanto affermato dal Presidente Raffa agli
studenti. Laddove è stato evidenziato come, indubbiamente, i ritardi o
gli abbandoni – sottolinea Arruzzolo - trovano anche altre
giustificazioni oltre ad una possibile preparazione carente da andare
a colmare o ad una scelta iniziale non adeguata . A volte, nonostante
una buona preparazione di base e una scelta pertinente, gli studenti
si ritrovano fuori corso rispetto al piano di studi o nei casi più
estremi abbandonano. Questo si spiega perché spesso si ritrovano ad
attuare strategie inadeguate, per cui sono costretti a ritornare sui
propri passi e di conseguenza ad allungare i tempi normalmente
previsti. Tutto ciò è comprensibile se si pensa che per molti
l'Università presenta novità e richiede capacità, decisioni e
responsabilità nuove, sin dalla necessità di auto organizzarsi e
pianificare i propri tempi, tra la frequenza alle lezioni e lo studio
a casa. Anche la possibilità per i giovani studenti di poter scegliere
tra più esami complementari, fino all'eventuale scelta di un piano di
studi diverso rispetto a quello standard. Senza parlare della scelta
dell'indirizzo al triennio o della preparazione della tesi di laurea.
Tutto ciò può creare molti problemi".

"Quindi – conclude Arruzzolo - l'orientamento diviene fondamentale
anche in questa fase e si parla di tutoring (orientamento
intra-universitario), divenendo un supporto allo studente durante
tutto il percorso di studio ed in particolare nei momenti critici di
transizione e di scelta. Della stessa importanza è l'orientamento
post-lauream, che interviene al termine del percorso di studio, al
momento in cui l'ex studente deve fare il primo ingresso nel mercato
del lavoro. Al giorno d'oggi la sola laurea non basta per acquisire
competenze ed un'identità professionale specifica. L'ottenimento del
certificato di laurea sembra ormai essere un gradino, a cui devono
quasi necessariamente seguire altri momenti di formazione, senza
contare che oggi la formazione stessa si va ad inquadrare in una
concezione di continuità, in coerenza con le evoluzioni del mercato e
dei ruoli professionali. Da qui emerge un altro bisogno forte spesso
insoddisfatto, per svariati motivi, del nostro target di riferimento:
la formazione post lauream. Spesso infatti l'inesperienza, un bagaglio
di conoscenze e un know how limitato e aspecifico risultano elementi
di ostacolo nella ricerca di lavoro. Ben venga quindi l'organizzazione
non solo di saloni dell'orientamento come questo, stage, tirocini, ma
anche di corsi per approfondire e andare a colmare le lacune
professionali dei giovani dottori diventa strumento indispensabile per
la prevenzione della disoccupazione. Ed è proprio questa la direzione
scelta dal Presidente Raffa e che come Settore Formazione e Lavoro
dobbiamo seguire perché la sua attenzione e quella di tutti noi
assessori è e deve essere massima soprattutto verso le problematiche
che si ritrovano a vivere ogni giorno molti dei nostri giovani,
laureati e non, che vanno alla ricerca della loro prima occupazione o
che finiscono prematuramente per essere collocati fuori dal mercato
del lavoro causa la crisi economica rimanendo a lungo "precari"
sebbene magari dopo aver completato regolarmente il loro ciclo di
studi. Ma in ogni caso anche qui l'orientamento ha ruolo da non
sottovalutare. Infatti molti sono i laureati che sono disorientati di
fronte alle offerte formative post lauream, sia per la moltitudine di
queste che per una scelta professionale ancora poco definita dal
neolaureato.


--
Luigi Palamara
Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862

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