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Elezioni in Sicilia, Bersani: 'risultato storico'.



Grillini: noi primo partito.
Il segretario del PD, Pierluigi Bersani.
2.654 sezioni su 5.308.

Man mano che affluiscono i dati dalle 5.308 sezioni delle nove province siciliane, Rosario Crocetta allunga su Nello Musumeci. La distanza tra il candidato di Pd, Udc, Api e Psi è di circa il 6% sull'esponente della Destra, sostenuto da Pdl e Pid.

Dietro ai due principali sfidanti si colloca il grillino Giancarlo Cancelleri, che sorpassa Gianfranco Micciché (Grande Sud, Pds, Fli, Mps). Intorno al 5-6% Giovanna Marano, la candidata di Idv, Federazione della sinistra e Verdi. Degli altri 5 candidati, l'unico a superare l'1% è Mariano Ferro (Forconi).

Il Movimento cinque stelle al 15,3% diventa il primo partito in Sicilia, seguito dal Pd al 13,5 % (perde 5 punti percentuali rispetto alle regionali del 2008) e dal Pdl al 12,3 % (perde circa il 21 %). Sono i dati ancora parziali sulla geografia politica in Sicilia dopo il voto per le regionali che emergono dallo scrutinio di 2290 sezioni su 5308. Secondo queste cifre non dovrebbero entrare all'Ars, per lo sbarramento del 5%, le liste Fava presidente-Sel-Fds_Verdi, quella di Idv, (che appoggiavano la candidata Giovanna Marano) e Fli (4,023%). Entrerebebro nel parlamento siciliano Grande sud, il movimento arancione di Micicché, che otterrebbe il 6,6%, l'Udc col 10,3% tiene rispetto al 12,5% del 2008, il partito dei siciliani-Mpa di Lombardo col 9% (che perderebbe circa il 9% rispetto al 2008 quando si presentò con le liste Lombardo presidente Sicilia forte e libera mov. per l'autonomia-alleati per il Sud), il Pid-cantiere Popolare di Saverio Romano col 6,1%, la lista Nello Musumeci col 5,6 e quella Crocetta presidente col 6,4%. Rimangono fuori dall'Ars anche il movimento dei forconi di Mariano Ferro, i "rivoluzionari" di Cateno De Luca, il movimento di Gaspare Sturzo.

Sui dati pesa un forte astensionismo: soltanto il 47,4% degli aventi diritto è andato alle urne, contro il 66,68% del 2008. La maggioranza dei siciliani ha disertato il voto, come non era mai accaduto dal '48 ad oggi. Dal 2001, quando si svolsero le prime elezioni dirette del governatore, il dato piu' basso di affluenza si è registrato nel 2006, con il 59,16%. Chiunque sarà il vincitore di queste elezioni (il primo non democristiano o ex democristiano), nessuno avrà una maggioranza all'Assemblea regionale dove saranno eletti 89 deputati, oltre al presidente della Regione.

La legge elettorale siciliana dà alla coalizione vincente la possibilità di attingere dal cosiddetto listino fino a un massimo di 8 deputati, qualora la coalizione stessa non elegga nella quota proporzionale 54 parlamentari. Stavolta i nomi del listino saranno utilizzati tutti (nel 2008 Raffaele Lombardo non vi fece ricorso perché ottenne oltre il 65%) ma probabilmente non basteranno neanche a raggiungere la maggioranza di 46 deputati. I dati reali ridimensionano di molto un exit-poll che ieri sera dava in testa (a Palermo) il candidato del Movimento 5 Stelle, addirittura al 25-27%. L'ottima performance di Cancelleri, invece, conferma fin quasi ai decimali le previsioni di Beppe Grillo, che alla vigilia del voto aveva parlato di un risultato del 15% per il suo movimento.

IN CORSO LO SCRUTINIO

BERSANI, FIN QUI RISULTATO STORICO
- Se il risultato sarà quello che si sta delineando fin qui "per noi si tratta di risultati storici". Lo ha detto il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani a proposito dei dati sulle elezioni regionali in Sicilia a margine di una manifestazione a Prato. Arrivando a Prato per una manifestazione nell'ambito delle primarie del centrosinistra Bersani ha sottolineato i risultati siciliani ricordando che sono "storici" rispetto ad una vicenda "che dal dopoguerra ad oggi non ci ha mai visto realmente competitivi e che ora pare dimostrare che si può essere anche vincenti". Secondo il segretario "tocca a Crocetta, e a chi lo ha sostenuto, in particolare al Pd, interpretare con forza l'esigenza di cambiamento che è venuta dall'elettorato siciliano".

CANCELLERI, 'M5S ZITELLA ACIDA, NON VA CON NESSUNO'
- Il Movimento 5 Stelle, dai primi dati che arrivano dalle sezioni elettorali, si avvia a diventare il partito più votato, col 17,7%, dato in base al quale otterrebbe tredici parlamentari. Il dato nella sede elettorale del M5S è stato saluto con un grande applauso e il candidato a governatore della Sicilia, Giancarlo Cancelleri ha commentato:"Entriamo all'assemblea regionale dalla porta principale, da protagonisti, e ora comincia la parte più difficile" .  Il Movimento 5 Stelle "non farà alleanze con gli altri partiti all'Assemblea regionale siciliana". Lo ha confermato il candidato governatore Giancarlo Cancelleri, sottolineando che i deputati del M5S saranno "come le zitelle acide, non andiamo con nessuno" e voteranno "gli atti che riterremo utili alla Sicilia e ai siciliani". Cancelleri ha annunciato che il loro gruppo parlamentare creerà delle "commissioni parallele a quelle dell'assemblea" che lavoreranno confrontandosi con la società reale, provincia per provincia, per poi portare progetti e idee all'esame dell'aula. Il candidato governatore del M5S ha espresso "amarezza per la bassa affluenza alle urne". "Un siciliano su due, purtroppo, non crede nella politica - ha osservato - dispiace constatare che le decisioni assunte dal futuro parlamento regionale non rispecchieranno più la volontà della maggioranza dei siciliani ma solo di una parte minoritaria".

PD PALERMO, PARE CHE CROCETTA CE LA POSSA FARE
- "Pare che Rosario Crocetta ce la possa fare. Siamo moderatamente ottimisti e al momento prudenti". Lo dice il segretario del Pd di Palermo Enzo Di Girolamo nel comitato elettorale di Crocetta a Palermo.


EX MINISTRO CARDINALE, CROCETTA GOVERNERA' REGIONE  - "Il risultato che si profila scongiura l'ipotesi che Grillo potesse eleggere il nuovo presidente della Regione e assegna al centrosinistra e a Rosario Crocetta la grande responsabilità di governare la Sicilia dissestata e disastrata". Lo dice l'ex ministro Salvatore Cardinale, esponente della corrente 'Innovazioni' del Pd, nel comitato elettorale di Crocetta.

MICCICHE', LA SICILIA STA CAMBIANDO
- "Dai dati delle prime 200 sezioni scrutinate in nostro possesso Crocetta e Musumeci sono avanti, mentre Micciché è dietro a una distanza di 3-4 punti in percentuale davanti al candidato grillino Cancelleri". E' questa l'analisi dello staff di Gianfranco Micciché, sulla base dei dati affluiti presso la segreteria elettorale di via Piemonte a Palermo. Il leader di Grande Sud, la cui candidatura è sostenuta anche dal Partito dei siciliani e da Fli, ha commentato questi primi dati affermando che "la Sicilia sta cambiando: forse stiamo assistendo alla fine dei vecchi partiti".

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