Parte il treno del PD
Matteo Renzi scrive ai dirigenti del
Partito: “Stare in mezzo alle questioni vere del Paese: questo l’obiettivo del
treno. E vogliamo viaggiare portando le nostre idee ma pronti all’ascolto,
curiosi e appassionati come sempre, più di sempre”
Renzi
è poi giunto in stazione, da dove il treno, che toccherà diverse tappe in
Calabria,è partito per Rosarno. Fuori dalla stazione c'erano ad attenderlo
sostenitori, ma anche un gruppetto di contestatori di Fratelli d'Italia e
vigili del fuoco precari.
Non un grande inizio per il tour
italiano in treno di Matteo Renzi. Il
segretario Pd, come si vede nel video, preferisce entrare dall’ingresso
secondario della stazione di Reggio Calabria in
modo da evitare i contestatori che lo aspettavano per l’ennesima tappa di “Destinazione
Italia”.
Il segretario del Pd Matteo
Renzi è stato duramente attaccato da alcuni attivisti di Fratelli
d’Italia ai quali è stato impedito dalle forze dell’ordine
di entrare alla stazione ferroviaria.
Un treno quello di Renzi che
sostituisce un vecchio camper malandato e dimenticato.
Nuovo giro elettorale, nuovi mezzi
di “trasporto elettorale”. Il treno del PD.
Mani alzate per Massimo Ripepi
Consigliere Comunale a Reggio Calabria ed esponente di primo piano di Fratelli
d’Italia. Le mani in alto in segno di resa. Tenuto lontano dalle forze dell’ordine
Massimo Ripepi ha manifestato civilmente il suo disappunto verso Renzi. Un politico
(Renzi) secondo Ripepi – che ha ucciso la città. La Marcianò (Angela), membro
della direzione nazionale del PD ed ex assessore al Comune di Reggio Calabria, sempre secondo Ripepi – ha redatto un
documento falso, che non descrive le reali condizioni ed esigenze della città Metropolitana.
Un documento solo fine a se stesso, che tiene conto delle voci solo di parte, e
cioè del PD e degli “accoliti” di Renzi.
Poi davanti alla stazione un
gruppo silenzioso di Vigili del Fuoco Precari che sperano in un posto di
lavoro. Quasi impauriti e intimoriti.
L’arrivo di Renzi, in aereo, è
atteso presso la stazione Centrale come un toccasana. Un enorme numero di forze
dell’ordine impiegate per la sicurezza.
Alla fine hanno dovuto fare solo quello
che la routine richiede. A parte il gruppo civile di Fratelli d’Italia con in
testa Massimo Ripepi di cui vi abbiamo già detto.
In stazione anche alcuni migranti ...
Treno Pd a Reggio Calabria, i migranti: «Renzi? Mai sentito»
Niente interviste o dichiarazioni
Calabria: Renzi barricato nel
treno Pd, niente interviste
Toccata e fuga,
nel senso letterale del termine, alla stazione ferroviaria di Reggio Calabria;
nuova fermata del viaggio per il sud Italia di Matteo Renzi: alcuni cronisti
locali, rimasti a bocca asciutta, riferiscono che il segretario democratico è
entrato e uscito in fretta e furia dalla stazione da un'entrata secondaria.
Renzi fugge via …
Treno Pd: contestazioni anche in
Calabria, Renzi fugge
Riparte il treno Pd, ripartono le contestazioni: messo alle strette
dall'intervistatore, il segretario democratico scappa nel vagone e riparte in
tutta fretta da Reggio Calabria per una nuova tappa della sua tournée
'Destinazione Italia'.
Questi alcuni degli spaccati che emergono dalla giornata
politica di Matteo Renzi e del suo treno dei desideri.
In Calabria Renzi ci viene, come sempre. Ad ogni inizio di
campagna elettorale. Come se dovesse togliersi un pensiero. Prima è meglio è.
Fuori dalle scatole. Tanto poi chissenefrega. La storia politica-amministrativa
degli ultimi 5 anni parla chiaro. La Calabria è sempre l’ultima regione d’Italia
e dell’Europa per quanto riguarda lo sviluppo, la crescita. Prima nella
disoccupazione giovanile e non solo. Un quadro dal quale è davvero difficile
soffermarsi, meglio fuggire in treno e lasciarsi tutto alle spalle.
Noi rimaniamo con le mani abbassate e sconsolate il riflesso
di quelle mani alzate in segno di resa di Massimo Ripepi. Sempre di resa si
tratta.
Luigi Palamara
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