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Roccaforte del Greco. Lo sport più praticato è quello di evitarmi.

Lo sport più praticato è quello di evitarmi. Questa la conseguenza. 


E la causa? E' semplice. Scrivo. E non a tutti piace. Peccato. Veramente anche il Vangelo non a tutti piace. Con tutto il rispetto per il Vangelo. Dio mi perdoni. Ogni mio articolo, ogni mio editoriale puntualmente provoca reazioni. E questo a dire il vero mi piace. Evidentemente ho trovato la chiave di lettura giusta. E soddisfa quella parte di vanità-egoismo che vi è in ognuno di noi.

 Chi te lo fa fare? Mi chiedo spesso. Poi esco per le strade che mi hanno visto crescere, felice. Che mi hanno fatto sognare, mi hanno insegnato ad amare, a vivere e ogni tentennamento cede il posto ad una certezza. Continuare. Continuare e fare in modo che il mio paese, Roccaforte del Greco, abbia un futuro. Una speranza. E io cerco solo di fare solo la mia piccolissima parte. Ci PROVO.

Trovo disgustoso che molti dei miei paesani se ne siano stati sinora in silenzio e ancora schifoso chi semplicemente sta "tenendo la candela" a chi poi. Non mi sono mai aspettato niente da nessuno, non ho chiesto niente a nessuno e mai mi sono basato su alcuno. Non ho condiviso il mio dolore, la mia rabbia, le mie sconfitte. Non ho mai perso la dignità e mai barattato la mia libertà.

IO GIORNALISTA per le strade incupite della mia infanzia luminosa con lo sguardo fiero, alto e il sorriso di chi ancora prova emozione a respirare l'aria di montagna, della montagna di Roccaforte del Greco. Mi chiedo il perchè di questo silenzio. Un silenzio inquietante. Paura? Rassegnazione? Menefreghismo? In verità qualcuno mi è sempre stato vicino e negli ultimi tempi molti sono stati gli attestati di stima. Ringrazio di cuore. Mi avete dato delle boccate d'ossigeno importanti. Soprattutto nei tantissimi momenti difficili che ho attraversato e sto attraversando.

 GRAZIE. SAPPIATE CHE SIETE E SARETE SEMPRE NEL MIO CUORE. Non immaginate neanche come si possa vivere soli e contro tutti. E' un incubo. Il vostro segnale d'affetto è stato per me una fortissima emozione. A coloro i quali hanno deciso di voltarmi le spalle, pongo solo una domanda.

Che cosa vi ho fatto? NULLA. E allora ho un credito con voi. Dovrò pur fare qualcosa. Vedremo. Cattiveria, odio, pochezza, non mi appartengono. Ma so come difendermi.

Luigi Palamara

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