Musica e poesia all’Horcynus Fest invernale: giovedì al Cilea debutta In vita, Mattanza in concerto
Con la band i poeti Maria Costa, Biagio Guerrera, Daniel Cundari e il rapper Kento
Musica e poesia all’Horcynus Fest invernale:
giovedì al Cilea debutta In vita, Mattanza in concerto
Con la band i poeti Maria
Costa, Biagio Guerrera, Daniel Cundari e il rapper Kento
REGGIO CALABRIA – Un dialogo fra linguaggi
espressivi e sponde dello Stretto, tra suoni e parole, melodie e rime giovedì al Teatro Cilea per la seconda prima nazionale targata Horcynus Festival – winter edition.
Alle 20,30 il sipario si apre su “In vita, Mattanza in concerto”, la
nuova produzione musicale della band reggina, che questa volta collabora con quattro poeti, interpreti della
tradizione calabrese e siciliana: Maria Costa, Biagio Guerrera, Daniel Cundari
e il rapper Kento.
La poesia come
strumento per salvaguardare la memoria e proiettarsi nella realtà contemporanea
è il fil rouge che caratterizza da vent’anni
il lavoro di ricerca e creativo dei Mattanza.
Fin da quando Mimmo Martino, fondatore e ancora oggi ispiratore del progetto
musicale, ha inaugurato una nuova forma di riscoperta della cultura popolare
meridionale, mantenendo saldo il legame con i “conservatori” della saggezza
popolare, ma offrendo l’opportunità ai nuovi “trovatori” di vedere musicate le
proprie poesie. Ed è proprio come una
lunga poesia che si snoda questo concerto: ogni “quartina”, formata da quattro brani musicali, verrà suggellata da
un “ritornello” costituito da due interventi dei poeti ospiti, in un
dialogo a più voci in perenne, affascinante equilibrio.
“I Mattanza non si sono sciolti, non rinunciano
a portare avanti il progetto musicale inaugurato e ispirato ancora oggi da
Mimmo Martino, a dieci mesi dalla sua scomparsa. Tante volte – sottolinea Giacomo Farina, componente della band e
direttore artistico della sezione Musica Nomade dell’Horcynus – quando Mimmo
era ancora con noi abbiamo parlato, nei momenti di confronto più acceso, di prendere
strade diverse. Ma alla fine siamo rimasti insieme e tanto più intendiamo farlo
oggi. Per questo abbiamo il titolo In
vita: perché portando avanti i progetti musicali che avevamo intrapreso con
Mimmo Martino, in qualche modo continua a vivere e i Mattanza con lui. A questo
incontro tra musica e poesia stavamo lavorando poche settimane prima della sua
improvvisa scomparsa. Continuare era un dovere”.
In questo incontro
tra poesia e musica, si misurano anche la tradizione poetica siciliana e calabrese.
A partire dalla poetessa messinese Maria Costa, nata nel 1926 e vissuta
da sempre nel rione Case basse di Paradiso, quartiere marinaro tra Messina e
Ganzirri. Nelle sue poesie in dialetto messinese
custodisce e canta la memoria collettiva della città dello Stretto. I suoi
versi, raccolti in diversi volumi, tesi di laurea da Palermo a Udine, servizi e
cortometraggi di produzioni italiane, francesi e russe, le sono valsi
l’iscrizione tra i “Tesori Umani Viventi” nel registro Eredità Immateriali
UNESCO. Porta la voce della Calabria e delle contaminazioni culturali, invece, Daniel
Cundari, poeta trentaduenne di Rogliano, che compone in dialetto calabrese,
italiano e spagnolo, autore di varie raccolte e vincitore di premi
internazionali. Nel 2009 è stato il poeta straniero più giovane ospite della
Cátedra Federico García Lorca, diretta da Antonio Carvajal. Ancora un salto in
Sicilia, ai piedi dell’Etna, con il poeta e musicista catanese Biagio Guerrera, tra i fondatori del
collettivo artistico Famiglia Sfuggita. Nel 2003 ha pubblicato Dalle sponde del mare bianco con i
Dounia e il poeta tunisino Moncef Ghachem. Infine, si torna in Calabria e si
guarda ai “nuovi poeti” del rap con il reggino Kento, solista e componente dei Kalafro Sound Power che raccoglie
intorno a sé il consenso di un pubblico vasto ed eterogeneo, che mette insieme
hip hoppers e militanti, ragazzi delle periferie e intellettuali, critici
musicali e artisti di ogni genere.
“Una cavalcata
leggera come solo la poesia e la musica sanno essere, tra suoni, parole, territori,
passato e presente – conclude Farina – com’è consuetudine per la sezione Nomade
dell’Horcynus Fest che venerdì continua con un’altra prima nazionale: lo
spettacolo teatrale A-solo. Studi di assenza in pubblico, con l’attore
ergastolano Aniello Arena, produzione Compagnia della Fortezza / Volterra
Teatro che comincia la tournée proprio da Reggio”.
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