"La colpa della donna" sarebbe stata quella di rifiutarsi di partecipare ad una serie di giochi erotici.
Un uomo di 41 anni, Carlo Spadafora, è stato arrestato dagli agenti della Questura di Cosenza con l'accusa di violenza, maltrattamenti in famiglia e minacce. Nello specifico, avrebbe ripetutamente picchiato la propria compagna e convivente. I fatti risalgono alla serata di ieri, all'interno di un'abitazione in via Popilia, dove è intervenuto il personale della Polizia di Stato, a seguito di una chiamata della donna B.M.M., che segnalava una violenta lite in atto.
Gli agenti delle Volanti, intervenuti in casa dell'uomo, hanno trovato la vittima con numerosi lividi al viso e sulle gambe e che lamentava forti dolori all'addome a causa delle botte ricevute. Il tutto, davanti agli occhi terrorizzati dei due figli minori. Secondo quanto riferito dalla vittima, la lite era scaturita dal suo rifiuto ad acconsentire all'ennesima richiesta di praticare sesso estremo. Spadafora non si è lasciato 'intimorire' neanche dall'intervento dei poliziotti. La vittima è stata rinchiusa in uno stanzino da dove e' riuscita a telefonare alla Polizia che l'ha soccorsa e portata in ospedale. Successivamente la donna è stata trasferita, insieme ai due figli di 6 e 8 anni che avevano preso parte all'aggressione, in una struttura protetta della provincia di Cosenza.
"Anche in nostra presenza l'uomo, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, ha continuato a scagliarsi contro la convivente, con grande impeto", ha detto ai giornalisti il responsabile della Squadra volante della Questura di Cosenza, Cataldo Pignataro.
Gli agenti delle Volanti, intervenuti in casa dell'uomo, hanno trovato la vittima con numerosi lividi al viso e sulle gambe e che lamentava forti dolori all'addome a causa delle botte ricevute. Il tutto, davanti agli occhi terrorizzati dei due figli minori. Secondo quanto riferito dalla vittima, la lite era scaturita dal suo rifiuto ad acconsentire all'ennesima richiesta di praticare sesso estremo. Spadafora non si è lasciato 'intimorire' neanche dall'intervento dei poliziotti. La vittima è stata rinchiusa in uno stanzino da dove e' riuscita a telefonare alla Polizia che l'ha soccorsa e portata in ospedale. Successivamente la donna è stata trasferita, insieme ai due figli di 6 e 8 anni che avevano preso parte all'aggressione, in una struttura protetta della provincia di Cosenza.
"Anche in nostra presenza l'uomo, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, ha continuato a scagliarsi contro la convivente, con grande impeto", ha detto ai giornalisti il responsabile della Squadra volante della Questura di Cosenza, Cataldo Pignataro.
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