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Roccaforte del Greco, è vietato esprimere opinioni.

Se lo fai gli amministratori ti levano il saluto e gli accoliti si accodano. Liberi di farlo e noi liberi di raccontarlo.

Roccaforte del Greco 26 settembre 2015 - E' come essere in continua "guerra", esprimere le tue opinioni ha portato gli amministratori e cioè chi ti rappresenta e amministra la cosa pubblica in un battaglia personale. Una battaglia fatta di inimicizie. Di non saluto. Provocazioni e simili.

Come se raccontare esprimere il proprio pensiero fosse un tabù. Partendo dal sindaco, signor Domenico Penna, a seguire il vicesindaco Antonino Gullì, l'assessore Angelina Cento e i consiglieri di maggioranza ad esclusione di qualcuno. Tutti mi hanno levato il saluto.

E sin qui direte voi, ci sta. Non gradiscono le critiche e si "incazzano" e non ti salutano neanche. Prendo atto "RIFIUTO IL PACCO E VADO AVANTI".

Il fatto strano è che anche moltissimi simpatizzanti di punto in bianco sono diventati miei "nemici" e alcuni anche dei provocatori. Un paio di costoro solo per compiacere tizio o caio mi hanno levato il saluto. Poveretti.

Come se fare il giornalista o esprimere opinioni fosse vietato. O con loro o contro di loro. Noi non ci stiamo. Ci mancherebbe pure. E sappiamo anche i potenziali rischi che corriamo. Liti per strada nelle migliori delle ipotesi, tentate aggressioni, e ce ne sono state, pettegolezzi (vedi tragediatori o traggeraturi), diffamazioni sui social (e di questo  e altro  abbiamo già fatto querela). Insomma, una situazione che merita davvero di essere raccontata. Messa in evidenza all'opinione pubblica, non solo di Roccaforte, ma anche fuori.

Ho trascorso gli ultimi mesi in un clima teso, con un'aria irrespirabile. Capisco che fare il mestiere di giornalista sia scomodo non sempre le opinioni sono gradite, a volte anche il semplice racconto di un fatto sembra non soddisfare le esigenze di alcuni di questi amministratori

Che volete farci, a noi non piace fare i lecchini o nella migliore delle ipotesi le veline.
Non ci piace pubblicare i comunicati stampa, come fanno alcune altre testate, raccontando SOLO la verità di chi amministra. Noi il territorio, la vita politica, i fatti li viviamo, li osserviamo e li raccontiamo con l'onestà intellettuale che da sempre ci contraddistingue. Sino ad oggi nessuna querela per avere raccontato il falso.

Certo gli sciacalli i servi sciocchi vengono utilizzati e iniziano poi la campagna di denigrazione tirando in ballo fatti personali, spettegolando dietro e "traggediando". Oppure scrivendo su facebook pensieri che mai da quelle testoline prima sono venuti fuori, con allusioni e senza il coraggio di fare nomi. SOLO SERVI ALLA RICERCA DI NUOVI PADRONI.

Pensate, in paese c'è anche chi ha preferito tagliare parte di un albero di fico pur di impedirmi di farmi mangiare il frutto. Forse perchè pensano o sognano di potermi fare anche altro? 

Poi c'è la figura di chi gira dalla mattina alla sera come se volesse tenere sotto controllo il territorio. Poi ancora dietro le spalle, chi mi deve picchiare. chi insulta, chi ingiuria. Insomma non mi faccio mancare nulla.

In occasione del malore che nel mese di luglio mi ha colpito (calo di pressione) lungo la strada Provinciale, qualcuno pur vedendomi a terra sofferente e moribondo ha preferito allontanarsi ignorandomi. Una cosa vergognosa e imperdonabile. Ma che razza di gente è mai questa?

Sia chiara una cosa però. tutto questo mi fa "incazzare", mi fa diventare verde dalla rabbia. Come l'incredibile Hulk, più si incazza e più forte diventa. E di sicuro non mi piango addosso e neanche indosso le vesti della povera vittima del sistema.

Qualcuno tempo fa mi ha rimproverato di non essere leale. E allora mi chiedo. Si può essere più leali nello scrivere le cose? Io scrivo, non sparlo dietro. Le cose che devo dire non le ho mai mandate a dire, le ho sempre scritte e sempre le scriverò. Questa al mio paese si chiama lealtà.

Quello che dico dietro lo scrivo. Faccio nomi e cognomi.  Il riferito da altri non mi appartiene.
Più LEALTà di questa.

Torniamo al sindaco, al signor Penna. Da sempre è nota la mia posizione. Non mi piace come politico e tantomeno come amministratore (almeno sino ad oggi). Lo ripeto già da qualche anno. Dai tempi della sua prima candidatura. L'ho scritto e non l'ho mai nascosto. Ritengo non sia la persona giusta per il rilancio di Roccaforte. Che ci volete fare è solo la mia opinione. Non pretendo che sia spacciata per verità ma non tollero neanche non venga rispettata.

E' antipatico scrivere tutto questo, sembra quasi sia un fatto personale. Ma così non è. C'è in ballo la LIBERTà di stampa, la libertà di pensiero, di opinione, la DEMOCRAZIA. Scusate se è poco. Altro che fatto personale. Personale un corno.

Ecco allora la necessità di questo documento che invierò alla Prefettura, alla Procura e all'Ordine dei Giornalisti corredato con nomi e cognomi di tutti i NEMICI che sino ad oggi mi sono creato (mio malgrado) solo ed esclusivamente per avere espresso la mia opinione e per essere un UOMO LIBERO. SCRIPTA MANENT.

Basta con le cattiverie, con la mediocrità. CHI NON RISPETTA IL LAVORO ALTRUI MERITA SOLO IL MIO DISPREZZO.

RIFIUTO IL PACCO E VADO AVANTI ... A ROCCAFORTE PER LE STRADE INCUPITE DELLA MIA INFANZIA LUMINOSA.

Luigi Palamara

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