Hanno
omesso di avviare alle scuole dell’obbligo i propri figli. 165 genitori
denunciati dai Carabinieri nella Locride per “inosservanza dell’obbligo
d’istruzione”.
L’attività
di controllo, svolta dalle Compagnie di Roccella Jonica, Locri e Bianco,
costituenti gli organi operativi “tipici” del Gruppo, ha riguardato sia l’anno
scolastico 2012/2013 (87 i genitori denunciati), sia quello successivo
2013/2014 (78 le posizione rassegnate al vaglio dell’A.G.). Le motivazioni alla
base sono molteplici, spesso aggravate da condizioni socio-economiche difficili
in cui i minori sono vere risorse per la famiglia che li avvia a saltuari
lavori piuttosto che alla gestione quotidiana di mansioni di controllo su fratelli
più piccoli.
Tra
i comuni maggiormente interessati dal fenomeno nel primo lasso temporale preso
in esame spiccano Stilo, Riace, Caulonia (e la sua popolosa frazione di
Caulonia Marina), Bianco, San Luca, Brancaleone, Antonimina, Careri, Locri e
Siderno, mentre la seconda tornata di controlli ha visto il maggior numero di
violazioni a Platì, Natile Nuovo, Ardore, Ciminà, Siderno, Caulonia e la sua
frazione Marina, Grotteria, Gioiosa, Stignano, Marina di Gioiosa Jonica e
Monasterace, nonché a Locri e a Roccella.
Quella punita dall’articolo 731 del codice penale è una condotta
omissiva che consiste nell’impedire ovvero non controllare che i figli minori
frequentino le lezioni per un periodo superiore ai 50 giorni. Come noto,
integra l’illecito penale l’inosservanza non solamente dell’obbligo
dell’istruzione elementare ma anche dell’obbligo relativo all’istruzione sino
al conseguimento della licenza di scuola secondaria di primo grado ovvero sino
al quindicesimo anno di età. Giova evidenziare, però, che l’inosservanza di
frequentare la scuola media superiore non configura la fattispecie in
argomento, in quanto all’estensione dell’obbligo scolastico oltre la scuola
media (introdotto dalla legge 28 marzo 2003, n. 53) non è corrisposta la
previsione di una sanzione penale in caso di sua violazione.
In
considerazione della particolare realtà sociale in cui versa da sempre il
territorio della Locride è stata quindi posta in essere una specifica attività
di prevenzione e repressione del fenomeno dell’abbandono e della dispersione
scolastica, in virtù delle antiche competenze affidate all’Arma dei Carabinieri
che storicamente venne impiegata, per la sua capillare distribuzione su tutto il
territorio nazionale, per le esigenze di alfabetizzazione prima dell’Italia
Unita (1861) e poi del paese nell’immediato secondo dopoguerra (1945).
Tali
disposizioni hanno nel tempo consolidato un solido rapporto tra l’Arma dei
Carabinieri e le istituzioni scolastiche testimoniato anche dalla presenza di
un Ufficiale di collegamento presso l’attuale Ministero della Ricerca,
Università ed Istruzione per tutte le esigenze di quel dicastero. I giovani e
la loro istruzione rappresentano per l’Arma il baluardo fondamentale per la
crescita del paese a maggior ragione in un territorio complesso ed infestato “dall’offerta” apparentemente vantaggiosa,
ancorché sempre più effimera, della criminalità organizzata.
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