Si apprende dal sito
lamezialive.it, che riporta quello del Governo, che da una lettura del
“rapporto sulle società partecipate degli Enti Locali” emesso dal gruppo di
lavoro Cottarelli anche due società partecipate dal Comune di Lamezia Terme
(Lamezia Multiservizi e Lamezia Europa) hanno risultati gestionali
negativi.
Le
tavole pubblicate dal sito ministeriale dedicato alla revisione della spesa (http://revisionedellaspesa.gov.it/documenti.html) danno un quadro
avvilente delle società lametine: la Lamezia Multiservizi con una perdita
certificata nel 2012 di 697.519 con un ROE negativo quasi del 20%; la Lamezia
Europa con una perdita, sempre nel 2012, di € 356.654. Dal bilancio della
Lamezia Multiservizi (questo scaricabile direttamente dal sito http://www.lameziamultiservizi.it/) si evince che nel
corso del 2013 la situazione si è ulteriormente aggravata poiché il conto
economico presenta una perdita netta di € 754.019,00.
Alla
luce di questi dati, ci sembra opportuno fare una considerazione e porre una
domanda.
Il
Centro Studi Aletheia non può non prendere atto che i risultati riportati negli
ultimi anni hanno causato e stanno continuando a causare un ulteriore
consistente aggravio per le casse comunali di Lamezia. Tali somme, infatti, sarebbero potute essere
messe a disposizione della collettività, o attraverso un aumento dei servizi
e/o delle prestazioni sociali, oppure attraverso un minore aggravio delle
imposte municipali, che, come noto, sono oramai caratterizzate dalle aliquote
massime consentite dalla legge.
Ma
se è vero il famoso aforismo “A pensar male si farà peccato, ma quasi sempre ci
si azzecca”, la domanda che si pone è ancora più netta. Se è vero che il Piano
Cottarelli nel “rapporto sulle società partecipate degli Enti Locali” “…propone una strategia di riordino con
l’obiettivo di ridurre il numero delle partecipate “da 8.000 a 1.000” nel giro
di un triennio, di favorirne l’aggregazione e lo sfruttamento di economie di
scala e, anche per questa via, di migliorarne l’efficienza, con benefici per la
finanza pubblica” e se è vero che l’aggregazione avrà ad oggetto società
partecipate in perdita che operano in settori analoghi con medesime finalità preferibilmente
nella stessa provincia, non è che un’ipotesi del genere avrebbe come
conseguenza una gestione dei servizi (attualmente eseguiti dalla Lamezia
Multiservizi e dalla Lamezia Europa) svolta direttamente da una società provinciale
con sede a Catanzaro, in quanto capoluogo di provincia?
Gli
indicatori appena indicati lasciano intravedere la concretezza di tale ipotesi,
posto come certificato l’aggravio delle perdite della Multiservizi e l’ipotesi
concreta della realizzazione degli accorpamenti previsti dal Piano Cottarelli.
Sarebbe
il caso di parlarne ora, piuttosto che inseguire le emergenze.
Lamezia Terme (Catanzaro), 30 agosto 2014
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