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Polistena, "Festa de l'Unità". Laruffa a Tripodi: «Si goda gli ultimi 200 giorni di amministrazione»

Polistena (Reggio Calabria) – Il comizio finale di chiusura lavori della “Festa de l’Unità 2014” del circolo di Polistena ha visto alternarsi sul palco Giuseppe Bottiglieri, segretario dei Giovani Democratici, Pino Varamo, segretario del circolo cittadino, Giovanni Laruffa, consigliere comunale di minoranza e vice segretario provinciale del partito ma ha anche potuto contare la presenza diMario Oliverio, prevista (e poi disattesa) in scaletta per il dibattito della serata precedente. Un colloquio pubblico con la cittadinanza impostato su due binari nel corso del quale i relatori polistenesi hanno richiamato l’attenzione sul governo della città sottolineandone le criticità mentre il presidente della provincia di Cosenza ha voluto spaziare sui temi caldi (sanità, infrastrutture, fondi europei) della campagna per le primarie per affermare la propria nomination alla guida del fronte del centrosinistra alle prossime regionali. 

Ha esordito il segretario della giovanile, Bottiglieri, parlando dell’avvio di un rinnovamento culturale per tutelare il bene comune della città composto dal giusto assortimento tra vecchie e nuove leve silurando l’amministrazione Tripodi come capace di usare «solo slogan e propaganda per mascherare ai cittadini gli scarsi risultati prodotti», mentre per Pino Varamo la città, con questa governance, «sta vivendo un momento di degrado mai conosciuto» con particolare riferimento alla gestione deficitaria del verde e dei parchi pubblici al pari dell’«elemento di grande preoccupazione per il potenziale pericolo» costituito dalla questione stabilità di “piazzale Trinità”. Ma anche una gestione divisoria nei rapporti umani, quella dell’amministrazione Tripodi secondo Varamo, scissa in «amici e nemici» dove il sindaco «offende a livello personale gli avversari» (citando, a proposito, il caso professionale del preside Laruffa, ndr) e “discrimina” alcune associazioni ritenute ostili (Pro-Loco e Girolamo Marafioti, ndr). Varamo – pur accogliendo favorevolmente, seppur con distinguo, alcune iniziative dell’amministrazione in carica (wi-fi e piano alienazione degli immobili) - ha ripreso la proposta della conurbazione con i comuni viciniori lanciando il progetto di un impianto di smaltimento dei rifiuti di ultima generazione sul modello di Ottawa in Canada confermando, infine, i contatti con altre forze ed associazioni per preparare una larga coalizione per le prossime amministrative del 2015. 

Le conclusioni sono state affidate all’ex sindaco Giovanni Laruffa, il quale ha rimarcato come la città non meriti un sindaco «autoritario e permaloso» come l’attuale al contempo passando in rassegna l’operato dell’amministrazione reggente criticandolo aspramente con l'intento di evidenziarne limiti e difetti. Così per le opere pubbliche definite «lascito progettuale della passata amministrazione», quanto per i servizi sociali (mense, asili nido, assistenza ad anziani e disabili) «completamente azzerati o fortemente ridimensionati», passando per le scuole disastrate, i cui finanziamenti per la modernizzazione «sono arrivati solo grazie al Miur ed al governo Renzi». E poi, rivolgendosi al sindaco Tripodi, ancora un affondo: «Ella non ha mai lavorato e quando tocca argomenti come questi rischia di addentrarsi in tematiche che non conosce e sulle quali potrebbe scivolare – ha tuonato il capogruppo di PnC – mentre io ho lavorato producendo risultati per 40 anni! Ora andrò meritatamente in pensione ma non so se ella, un giorno, potrà fare altrettanto! Si goda questi ultimi 200 giorni di amministrazione – ha concluso con toni decisi e sferzanti Laruffa, quasi conscio di avere addosso, metaforicamente, gli occhi, e quantomeno le orecchie, dell’avversario - visto che il cantiere del riscatto di Polistena è già stato aperto alla costruzione di una larga alleanza per governare in maniera seria il futuro della città che lei ha ridotto ad una mera rissa di quartiere».                  

Giuseppe Campisi

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