MOGHERINI, UE AL LAVORO PER RISPOSTE EFFICACI A CRISI Da Iraq a Libia, importante avere una voce unica e coordinata - BRUXELLES, 15 agosto 2014 - «Credo sia importante che oggi i ministri degli esteri Ue si incontrino per affrontare assieme crisi (Iraq, Gaza, Libia, Ucraina, ndr) che riguardano tutti quanti noi. Per questo l'Italia ha chiesto questa convocazione. Credo sia naturale si lavori assieme ad una reazione la più efficace possibile», così il ministro degli Esteri Federica Mogherini al suo arrivo al Consiglio Ue straordinario. «È importante che dall'incontro di oggi venga una risposta unica e coordinata», ha ribadito.
MOGHERINI, DA IRAQ A LIBIA CRISI CHE RIGUARDANO DA VICINO UE - «Quella irachena, quella mediorientale, ma anche la Libia, che abbiamo chiesto di inserire nell'agenda di oggi, sono crisi che riguardano da vicino l'Europa, la nostra sicurezza, la nostra stabilità, e il nostro dovere umano prima di tutto»: così il ministro degli Esteri Federica Mogherini al suo arrivo al Consiglio Ue straordinario di Ferragosto
IRAQ: MOGHERINI,ARMI A CURDI? SERVE POSIZIONE UNICA UE ++ Necessitano aiuto, trovare forma corretta per farlo con Baghdad - Le armi ai curdi? «Serve una discussione ed una posizione unica dell'Ue, per noi è importante che possa avvenire in una cornice Ue. I curdi in questo momento hanno bisogno di sostegno, dobbiamo trovare le forme corrette per farlo, col coinvolgimento diretto del governo di Baghdad», così il ministro Mogherini al suo arrivo a Bruxelles.

MORTO SERVELLO: CIARRAPICO, ADDIO AL CAMERATA DI SEMPRE - ROMA, 15 agosto 2014 - «Apprendo la scomparsa di Franco Servello, camerata di sempre di cui ricordo il coraggioso ed affettuosissimo impegno nel garantire la sopravvivenza politica del Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante quando subimmo il tradimento di alcuni personaggi facenti capo all'onorevole De Marzio che comunque furono sconfessati nelle immediatamente successive elezioni politiche dal nessun risultato elettorale. Tutto il mio affetto alla vedova signora Donatella di cui altrettanto ricordo il silente ma costante impegno politico». Lo dice l'ex senatore di Forza Italia senatore Giuseppe Ciarrapico.

CRISI: STORACE, SE RENZI NON DIFENDE ITALIA MANDIAMOLO VIA - ROMA, 15 agosto 2014 - «Oggi - tranne quelli che si ostina a fare Renzi - non ci sono comizi, ma chi ha responsabilità politiche rifletta sul da farsi da settembre in poi. Stare con le mani in mano mentre la gente soffre è da pazzi. Rianimare una speranza, questo dobbiamo fare a destra, e auspico che finalmente ci si voglia decidere». Lo dice il leader de La Destra Francesco Storace. «C'è bisogno di un'offerta politica che metta al bando presunzioni e rancori, gelosie e personalismi, veti e pregiudizi. È troppo tempo che aspettiamo. Più tempo scorre, meno spazio libero troveremo disponibile per salvare l'Italia dalla voracità dei nemici che stanno oltreconfine. Costoro stanno per azzannare definitivamente gli italiani alla gola, pretendono l'adozione di misure draconiane, puntano a decidere al posto nostro che cosa dobbiamo fare noi. Se Renzi non è capace di farci rispettare, dobbiamo lottare per mandare via lui e la sua banda. Nella quale c'è anche chi dice di essere di destra ma sta al governo con lui. Ecco, a settembre finisca la commedia degli equivoci e degli inganni. Per tutti», conclude.

CRISI: BRUNETTA, CALENDARIO ISTAT NON PUÒ ESSERE MANIPOLATO - «Desta sconcerto, come se nulla fosse, l'attribuzione fatta al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, del concetto secondo cui se l'Istat avesse ritardato di una settimana la pubblicazione dei dati del Pil del secondo trimestre del 2014 non solo non ci sarebbe stato tutto il clamore che questi dati hanno scatenato, ma non ci sarebbe stato neanche il peggioramento dello spread, e neanche altre simili reazioni negative in borsa». Lo dice il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta. « Ricordiamo a noi stessi, all'opinione pubblica, e al nostro premier, che le uscite dei dati dell'Istat sono regolate da un calendario rigido e prefissato che non può essere in alcun modo manipolato o adeguato agli interessi dei governanti di turno. Speriamo che il nostro presidente del Consiglio non abbia fatto questi pensieri, perchè altrimenti sarebbero gravi e sanzionabili in sede italiana ed europea. La statistica è cosa seria, l'Istat è l'ente di ricerca pubblico incaricato della produzione di dati, censimenti e statistiche, e fa parte di un sistema europeo, l'Eurostat, che presiede alla qualità e alla credibilità dei dati statistici e dei conti pubblici. Sistema italiano ed europeo che non può e non deve, in alcun modo, accettare eventuali manipolazioni della politica, anche se finalizzate a salvaguardare gli interessi nazionali. Perchè se facessero tutti come auspica l'apocrifo Renzi non ci sarebbe più certezza dei dati statistici in Europa e in giro per il mondo. Il nuovo presidente dell'Istat, Giorgio Alleva, persona seria e competente, spieghi al giovane presidente del Consiglio le regole del gioco. Per parte nostra auguriamo a Matteo Renzi buon ferragosto».

CRISI: CAPEZZONE, RENZI NON FACCIA PROPAGANDA E TAGLI TASSE - «Matteo Renzi sbaglia a fare propaganda provinciale (e a uso interno) sul Pil tedesco: e tra l'altro, rischia di pagare a caro prezzo, a fine mese, nel vertice europeo, le battute di questi giorni. Anche perchè quel dato non è la prova della nostra virtù, ma semmai - come alcuni di noi cercano di sostenere da tempo - l'ennesima prova dell'assurdità dell'austerità europea, che ormai nuoce a tutti, perfino alla stessa Germania. Allora, anzichè far battute, Renzi sbaglia a insistere nel dire che rispetterà il 3% e i vincoli europei esistenti». Lo dice l'esponente di Forza Italia Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della camera. «Per parte mia, ribadisco la ricetta che ho esposto nel mio libro »Per la rivincita«, e che ripeto da mesi. Occorre sfondare il limite del 3%, e occorre farlo per realizzare un taglio-choc di tasse, accompagnato da tagli di spese e riforme strutturali. In particolare, propongo un taglio di tasse di 40 miliardi in meno in 2 anni (e poi 12 nei successivi 3), con tre destinatari: le imprese, i lavoratori e il nucleo famiglia/consumatori. Per le imprese, c'è il dimezzamento Irap e il calo dell'Ires al 23%; per i lavoratori, ci sono 10 miliardi in meno di tasse sul lavoro; per le famiglie e i consumatori, c'è la cancellazione della tassa sulla prima casa e il calo dell'Iva al 20%. Nel mio libro, per l'esattezza al capitolo 16, sono indicate tutte le coperture effettuate con tagli di spesa pubblica. È questa una vera ipotesi di »politica economica della libertà« per uscire dal tunnel e conquistare tassi di crescita significativi», conclude Capezzone.

REGIONALI E-R: MEROLA,FARE PRESIDENTE? OCCORRE VOLONTÀ FARLO Conferma stima a Manca. Balzani,no primarie confermative accordi - BOLOGNA, 15 agosto 2014 - «Per fare il presidente della Regione occorre la volontà di farlo. Occorre la volontà di fare anche le primarie. E le primarie si fanno anche se poi si perde. La Regione è per noi di vitale importanza: i nodi vanno sciolti entro una settimana, sennò sarà troppo tardi». È l'opinione del sindaco di Bologna Virginio Merola sul dopo-Errani, in un'intervista al 'Resto del Carlinò. Tra i nomi in ballo per la successione, Merola riconferma stima e apprezzamento per il suo collega di Imola, Daniele Manca: «Ha le caratteristiche migliori per guidare la Regione: è un amministratore, è stato già capogruppo Pd nell'Assemblea legislativa, lo stimo». Ieri sulle candidature alla presidenza della Regione Emilia Romagna è intervenuto il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini: «Nessun patto segreto - ha detto - si fa tutto alla luce del sole». Per l'ex sindaco di Forlì Roberto Balzani, che ha affidato il proprio pensiero ai social network, «il 28 settembre si dovrebbero tenere le primarie per decidere il candidato del centro-sinistra ma, a parte il sottoscritto, tutti lavorano accanitamente per non farle». E aggiunge: «Le primarie confermative degli accordi presi prima non sono primarie. Sono plebisciti alla Napoleone III. Se la base deve decidere, credo che ciò significhi che il risultato finale possa essere diverso da quello atteso o preconizzato o preparato dai vertici. Tutto qui. Allora meglio la brutalità della decisione imposta (con relativa assunzione di responsabilità, naturalmente) a questa ipocrita pantomima, per definire la quale viene alle labbra una parola un pò forte: vigliaccheria».

CRISI: GELMINI, DA RENZI PER ORA SOLO SPOT Berlusconi ha allo studio un dossier di interventi economici - ROMA, 15 agosto 2014 - «È evidente che Bce, Fondo monetario e le altre autorità europee sono preoccupati», il premier Renzi «finora ha fatto poco»: lo sottolinea la deputata di Forza Italia Mariastella Gelmini in un colloquio con il Messaggero. «È giusto chiedere» più flessibilità all'Europa, aggiunge, «ma Renzi se la deve guadagnare con provvedimenti incisivi, non con gli spot». Per quanto riguarda il 'soccorsò di Forza Italia, Gelmini dice che «stiamo bene all'opposizione, il Paese però sta male e noi guardiamo con preoccupazione alla scarsa incisività del governo in materia economica», e teme «che Renzi cercherà di sopravvivere, vista la sua maggioranza poco incline al cambiamento». Poi spiega che «Berlusconi ha allo studio un dossier di proposte economiche al quale da tempo lavorano Brunetta e Capezzone e lo presenteremo».

CESARO: A FINE LEGISLATURA LASCIO LA POLITICA Segnato da vicenda giudiziaria. Non conosco pentiti che accusano - ROMA, 15 agosto 2014 - «Finita la Legislatura, esco dalla scena politica, questa vicenda mi ha segnato». Lo ha annunciato Luigi Cesaro, parlamentare di Forza Italia per il quale è arrivata alla Camera una richiesta d'arresto da parte della Dda, in un colloquio con il Mattino sulla scarcerazione, disposta ieri dal riesame, dei suoi fratelli. «Ho sempre avuto grande fiducia nella magistratura, sono sempre stato sereno dal primo momento. Oggi, alla luce di questo provvedimento adottato a favore dei miei fratelli, mi sento ancora più sereno», afferma l'ex presidente della Provincia di Napoli, che aggiunge di non essersi preoccupato per le nuove accuse dei pentiti, depositate di recente dalla Dda, e bolla come «assurdità» le ricostruzioni sul suo rapporto con i clan: «Io - dice - questa gente non la conosco, lo ripeto da anni, non li conosco e basta». Il fatto che da anni si paventasse una richiesta di misure cautelare a suo carico, «è stata una condizione di vita drammatica, che non auguro a nessuno». Per questo ha scritto «la dichiarazione in cui rinunciavo alla immunità parlamentare, qualora fosse stato firmato per me una ordinanza di arresto da parte del gip». Tra pochi giorni ci sarà la decisione del riesame che lo riguarda direttamente: «Aspetto con fiducia il deposito del dispositivo, anche se la mia vita politica è finita»

PASSERA:VOGLIO RIFONDARE UN CENTRODESTRA SENZA COMPROMESSI Non credo in Renzi, pericoloso suo rapporto tra leader e popolo- ROMA, 15 AGO - «Sono convinto che dobbiamo rifondare il Centrodestra con grande ambizione», attraverso «un partito moderno che miri alla maggioranza senza accettare alleanze di compromesso nè fusioni con vecchi protagonisti della seconda repubblica». Lo dice Corrado Passera, leader di Italia Unica, che in un lungo intervento pubblicato su Libero. L'ex banchiere ed ex ministro si propone come «un'alternativa efficace», partendo «dai valori e dai principi liberali e popolari a cui l'area tradizionalmente di centrodestra si è sempre ispirata». Rispondendo alla «delusione» degli elettori «per la mancata realizzazione di quella promessa» del centro destra negli ultimi anni. Passera evidenza che «Renzi ha dato un grande contributo al rinnovo della politica», però non gli riconoce «la capacità e la volontà di portare il profondo cambiamento del quale l'Italia ha bisogno: è un politico puro, che va dove i sondaggi lo conducono, con grandissimo cinismo in tutto, pronto a dispensare promesse che spesso non mantiene. La sua insofferenza per la competenza e l'esperienza lo porta a circondarsi di persone non all'altezza del compito, proprio in un momento in cui le cose da fare sono difficilissime». Inoltre Passera considera «pericolosa» la «propensione» del premier «a indebolire tutti i corpi intermedi e a concepire la leadership come rapporto diretto tra leader e popolo».
MOGHERINI, DA IRAQ A LIBIA CRISI CHE RIGUARDANO DA VICINO UE - «Quella irachena, quella mediorientale, ma anche la Libia, che abbiamo chiesto di inserire nell'agenda di oggi, sono crisi che riguardano da vicino l'Europa, la nostra sicurezza, la nostra stabilità, e il nostro dovere umano prima di tutto»: così il ministro degli Esteri Federica Mogherini al suo arrivo al Consiglio Ue straordinario di Ferragosto
IRAQ: MOGHERINI,ARMI A CURDI? SERVE POSIZIONE UNICA UE ++ Necessitano aiuto, trovare forma corretta per farlo con Baghdad - Le armi ai curdi? «Serve una discussione ed una posizione unica dell'Ue, per noi è importante che possa avvenire in una cornice Ue. I curdi in questo momento hanno bisogno di sostegno, dobbiamo trovare le forme corrette per farlo, col coinvolgimento diretto del governo di Baghdad», così il ministro Mogherini al suo arrivo a Bruxelles.

MORTO SERVELLO: CIARRAPICO, ADDIO AL CAMERATA DI SEMPRE - ROMA, 15 agosto 2014 - «Apprendo la scomparsa di Franco Servello, camerata di sempre di cui ricordo il coraggioso ed affettuosissimo impegno nel garantire la sopravvivenza politica del Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante quando subimmo il tradimento di alcuni personaggi facenti capo all'onorevole De Marzio che comunque furono sconfessati nelle immediatamente successive elezioni politiche dal nessun risultato elettorale. Tutto il mio affetto alla vedova signora Donatella di cui altrettanto ricordo il silente ma costante impegno politico». Lo dice l'ex senatore di Forza Italia senatore Giuseppe Ciarrapico.
CRISI: STORACE, SE RENZI NON DIFENDE ITALIA MANDIAMOLO VIA - ROMA, 15 agosto 2014 - «Oggi - tranne quelli che si ostina a fare Renzi - non ci sono comizi, ma chi ha responsabilità politiche rifletta sul da farsi da settembre in poi. Stare con le mani in mano mentre la gente soffre è da pazzi. Rianimare una speranza, questo dobbiamo fare a destra, e auspico che finalmente ci si voglia decidere». Lo dice il leader de La Destra Francesco Storace. «C'è bisogno di un'offerta politica che metta al bando presunzioni e rancori, gelosie e personalismi, veti e pregiudizi. È troppo tempo che aspettiamo. Più tempo scorre, meno spazio libero troveremo disponibile per salvare l'Italia dalla voracità dei nemici che stanno oltreconfine. Costoro stanno per azzannare definitivamente gli italiani alla gola, pretendono l'adozione di misure draconiane, puntano a decidere al posto nostro che cosa dobbiamo fare noi. Se Renzi non è capace di farci rispettare, dobbiamo lottare per mandare via lui e la sua banda. Nella quale c'è anche chi dice di essere di destra ma sta al governo con lui. Ecco, a settembre finisca la commedia degli equivoci e degli inganni. Per tutti», conclude.

CRISI: BRUNETTA, CALENDARIO ISTAT NON PUÒ ESSERE MANIPOLATO - «Desta sconcerto, come se nulla fosse, l'attribuzione fatta al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, del concetto secondo cui se l'Istat avesse ritardato di una settimana la pubblicazione dei dati del Pil del secondo trimestre del 2014 non solo non ci sarebbe stato tutto il clamore che questi dati hanno scatenato, ma non ci sarebbe stato neanche il peggioramento dello spread, e neanche altre simili reazioni negative in borsa». Lo dice il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta. « Ricordiamo a noi stessi, all'opinione pubblica, e al nostro premier, che le uscite dei dati dell'Istat sono regolate da un calendario rigido e prefissato che non può essere in alcun modo manipolato o adeguato agli interessi dei governanti di turno. Speriamo che il nostro presidente del Consiglio non abbia fatto questi pensieri, perchè altrimenti sarebbero gravi e sanzionabili in sede italiana ed europea. La statistica è cosa seria, l'Istat è l'ente di ricerca pubblico incaricato della produzione di dati, censimenti e statistiche, e fa parte di un sistema europeo, l'Eurostat, che presiede alla qualità e alla credibilità dei dati statistici e dei conti pubblici. Sistema italiano ed europeo che non può e non deve, in alcun modo, accettare eventuali manipolazioni della politica, anche se finalizzate a salvaguardare gli interessi nazionali. Perchè se facessero tutti come auspica l'apocrifo Renzi non ci sarebbe più certezza dei dati statistici in Europa e in giro per il mondo. Il nuovo presidente dell'Istat, Giorgio Alleva, persona seria e competente, spieghi al giovane presidente del Consiglio le regole del gioco. Per parte nostra auguriamo a Matteo Renzi buon ferragosto».

CRISI: CAPEZZONE, RENZI NON FACCIA PROPAGANDA E TAGLI TASSE - «Matteo Renzi sbaglia a fare propaganda provinciale (e a uso interno) sul Pil tedesco: e tra l'altro, rischia di pagare a caro prezzo, a fine mese, nel vertice europeo, le battute di questi giorni. Anche perchè quel dato non è la prova della nostra virtù, ma semmai - come alcuni di noi cercano di sostenere da tempo - l'ennesima prova dell'assurdità dell'austerità europea, che ormai nuoce a tutti, perfino alla stessa Germania. Allora, anzichè far battute, Renzi sbaglia a insistere nel dire che rispetterà il 3% e i vincoli europei esistenti». Lo dice l'esponente di Forza Italia Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della camera. «Per parte mia, ribadisco la ricetta che ho esposto nel mio libro »Per la rivincita«, e che ripeto da mesi. Occorre sfondare il limite del 3%, e occorre farlo per realizzare un taglio-choc di tasse, accompagnato da tagli di spese e riforme strutturali. In particolare, propongo un taglio di tasse di 40 miliardi in meno in 2 anni (e poi 12 nei successivi 3), con tre destinatari: le imprese, i lavoratori e il nucleo famiglia/consumatori. Per le imprese, c'è il dimezzamento Irap e il calo dell'Ires al 23%; per i lavoratori, ci sono 10 miliardi in meno di tasse sul lavoro; per le famiglie e i consumatori, c'è la cancellazione della tassa sulla prima casa e il calo dell'Iva al 20%. Nel mio libro, per l'esattezza al capitolo 16, sono indicate tutte le coperture effettuate con tagli di spesa pubblica. È questa una vera ipotesi di »politica economica della libertà« per uscire dal tunnel e conquistare tassi di crescita significativi», conclude Capezzone.

REGIONALI E-R: MEROLA,FARE PRESIDENTE? OCCORRE VOLONTÀ FARLO Conferma stima a Manca. Balzani,no primarie confermative accordi - BOLOGNA, 15 agosto 2014 - «Per fare il presidente della Regione occorre la volontà di farlo. Occorre la volontà di fare anche le primarie. E le primarie si fanno anche se poi si perde. La Regione è per noi di vitale importanza: i nodi vanno sciolti entro una settimana, sennò sarà troppo tardi». È l'opinione del sindaco di Bologna Virginio Merola sul dopo-Errani, in un'intervista al 'Resto del Carlinò. Tra i nomi in ballo per la successione, Merola riconferma stima e apprezzamento per il suo collega di Imola, Daniele Manca: «Ha le caratteristiche migliori per guidare la Regione: è un amministratore, è stato già capogruppo Pd nell'Assemblea legislativa, lo stimo». Ieri sulle candidature alla presidenza della Regione Emilia Romagna è intervenuto il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini: «Nessun patto segreto - ha detto - si fa tutto alla luce del sole». Per l'ex sindaco di Forlì Roberto Balzani, che ha affidato il proprio pensiero ai social network, «il 28 settembre si dovrebbero tenere le primarie per decidere il candidato del centro-sinistra ma, a parte il sottoscritto, tutti lavorano accanitamente per non farle». E aggiunge: «Le primarie confermative degli accordi presi prima non sono primarie. Sono plebisciti alla Napoleone III. Se la base deve decidere, credo che ciò significhi che il risultato finale possa essere diverso da quello atteso o preconizzato o preparato dai vertici. Tutto qui. Allora meglio la brutalità della decisione imposta (con relativa assunzione di responsabilità, naturalmente) a questa ipocrita pantomima, per definire la quale viene alle labbra una parola un pò forte: vigliaccheria».

CRISI: GELMINI, DA RENZI PER ORA SOLO SPOT Berlusconi ha allo studio un dossier di interventi economici - ROMA, 15 agosto 2014 - «È evidente che Bce, Fondo monetario e le altre autorità europee sono preoccupati», il premier Renzi «finora ha fatto poco»: lo sottolinea la deputata di Forza Italia Mariastella Gelmini in un colloquio con il Messaggero. «È giusto chiedere» più flessibilità all'Europa, aggiunge, «ma Renzi se la deve guadagnare con provvedimenti incisivi, non con gli spot». Per quanto riguarda il 'soccorsò di Forza Italia, Gelmini dice che «stiamo bene all'opposizione, il Paese però sta male e noi guardiamo con preoccupazione alla scarsa incisività del governo in materia economica», e teme «che Renzi cercherà di sopravvivere, vista la sua maggioranza poco incline al cambiamento». Poi spiega che «Berlusconi ha allo studio un dossier di proposte economiche al quale da tempo lavorano Brunetta e Capezzone e lo presenteremo».

CESARO: A FINE LEGISLATURA LASCIO LA POLITICA Segnato da vicenda giudiziaria. Non conosco pentiti che accusano - ROMA, 15 agosto 2014 - «Finita la Legislatura, esco dalla scena politica, questa vicenda mi ha segnato». Lo ha annunciato Luigi Cesaro, parlamentare di Forza Italia per il quale è arrivata alla Camera una richiesta d'arresto da parte della Dda, in un colloquio con il Mattino sulla scarcerazione, disposta ieri dal riesame, dei suoi fratelli. «Ho sempre avuto grande fiducia nella magistratura, sono sempre stato sereno dal primo momento. Oggi, alla luce di questo provvedimento adottato a favore dei miei fratelli, mi sento ancora più sereno», afferma l'ex presidente della Provincia di Napoli, che aggiunge di non essersi preoccupato per le nuove accuse dei pentiti, depositate di recente dalla Dda, e bolla come «assurdità» le ricostruzioni sul suo rapporto con i clan: «Io - dice - questa gente non la conosco, lo ripeto da anni, non li conosco e basta». Il fatto che da anni si paventasse una richiesta di misure cautelare a suo carico, «è stata una condizione di vita drammatica, che non auguro a nessuno». Per questo ha scritto «la dichiarazione in cui rinunciavo alla immunità parlamentare, qualora fosse stato firmato per me una ordinanza di arresto da parte del gip». Tra pochi giorni ci sarà la decisione del riesame che lo riguarda direttamente: «Aspetto con fiducia il deposito del dispositivo, anche se la mia vita politica è finita»

PASSERA:VOGLIO RIFONDARE UN CENTRODESTRA SENZA COMPROMESSI Non credo in Renzi, pericoloso suo rapporto tra leader e popolo- ROMA, 15 AGO - «Sono convinto che dobbiamo rifondare il Centrodestra con grande ambizione», attraverso «un partito moderno che miri alla maggioranza senza accettare alleanze di compromesso nè fusioni con vecchi protagonisti della seconda repubblica». Lo dice Corrado Passera, leader di Italia Unica, che in un lungo intervento pubblicato su Libero. L'ex banchiere ed ex ministro si propone come «un'alternativa efficace», partendo «dai valori e dai principi liberali e popolari a cui l'area tradizionalmente di centrodestra si è sempre ispirata». Rispondendo alla «delusione» degli elettori «per la mancata realizzazione di quella promessa» del centro destra negli ultimi anni. Passera evidenza che «Renzi ha dato un grande contributo al rinnovo della politica», però non gli riconoce «la capacità e la volontà di portare il profondo cambiamento del quale l'Italia ha bisogno: è un politico puro, che va dove i sondaggi lo conducono, con grandissimo cinismo in tutto, pronto a dispensare promesse che spesso non mantiene. La sua insofferenza per la competenza e l'esperienza lo porta a circondarsi di persone non all'altezza del compito, proprio in un momento in cui le cose da fare sono difficilissime». Inoltre Passera considera «pericolosa» la «propensione» del premier «a indebolire tutti i corpi intermedi e a concepire la leadership come rapporto diretto tra leader e popolo».




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