NEW YORK, 28 agosto 2014 - JPMorgan e almeno altre quattro banche americane sono state oggetto di un attacco hacker in agosto, in un'operazione coordinata contro alcune delle maggiori istituzioni finanziarie statunitensi. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti vicine alle indagini in corso, secondo le quali sarebbero stati rubati dati dei clienti che potrebbero essere usati per prelevare fondi. L'Fbi sta indagando sull'accaduto. Secondo alcuni esperti le modalità usate dai criminali per aggirare i sistemi di sicurezza delle banche mostrano le elevate capacità a disposizione che vanno al di là degli hacker ordinari.
Gli hacker hanno rubato informazioni sui conti corrente dei clienti, in quello che gli esperti descrivono come un attacco sofisticato. I motivi all'origine dell'attacco non sono ancora chiari: non è chiaro infatti se sia stato dettato da motivi finanziari o sia parte di uno sforzo di spionaggio. All'inizio dell'anno, iSight Partners, società che offre intelligence sulle minacce online, aveva messo in guardia sul rischio di cyberattacchi dalla Russia per ritorsione contro le sanzioni europee. Adam Meyer, responsabile dell'intelligence di CrowdStrike, società di sicurezza che lavora con le banche, ritiene che sia prematuro suggerire che gli attacchi siano motivati dalle sanzioni. I recenti attacchi contro le banche americane - secondo alcune fonti vicine alle indagini in corso - non puntano a distruggere i servizi ma sembrano rientrare in sforzi di intelligence.
Gli hacker hanno rubato informazioni sui conti corrente dei clienti, in quello che gli esperti descrivono come un attacco sofisticato. I motivi all'origine dell'attacco non sono ancora chiari: non è chiaro infatti se sia stato dettato da motivi finanziari o sia parte di uno sforzo di spionaggio. All'inizio dell'anno, iSight Partners, società che offre intelligence sulle minacce online, aveva messo in guardia sul rischio di cyberattacchi dalla Russia per ritorsione contro le sanzioni europee. Adam Meyer, responsabile dell'intelligence di CrowdStrike, società di sicurezza che lavora con le banche, ritiene che sia prematuro suggerire che gli attacchi siano motivati dalle sanzioni. I recenti attacchi contro le banche americane - secondo alcune fonti vicine alle indagini in corso - non puntano a distruggere i servizi ma sembrano rientrare in sforzi di intelligence.

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