Alberto Bevilacqua,
nello scritto su De André, ha affermato che Pierfranco Bruni è “Un saggista e un poeta che è una garanzia,
fra i più lucidi e attenti nello studio delle correlazioni fra i ‘personaggi
creativi’ del secolo” –
Nel recente libro
dedicato ad Alberto Bevilacqua, ad un anno dalla scomparsa, di Pierfranco Bruni
c’è un capitolo in cui Bevilacqua scrive del lavoro dello stesso Bruni su
Fabrizio De André. Si tratta di una documentazione importante e testimonia
soprattutto la competenza musicale di Alberto Bevilacqua nel confrontarsi con
autori come il poeta de “La canzone dell’amore perduto”.
Pierfranco Bruni, che a
Fabrizio De Andrè si è rivolto in più occasioni con libri, saggi (editi anche
da Rizzoli), conferenze, incontri che hanno posto all’attenzione il legame tra
poesia e musica, risulta, per Bevilacqua, uno dei maggiori conoscitori
dell’opera letteraria e musicale del poeta e cantautore genovese filtrando i
grandi processi letterari.
Il libro di Pierfranco
Bruni che omaggia Bevilacqua è stato pubblicato, in questi giorni dall’editore
Pellegrini dal titolo: “Spegnersi per non
consumarsi. Io e Alberto Bevilacqua”, già in edizione eBook, pone
all’attenzione sia l’aspetto letterario che il legame di profondo affetto tra i
due scrittori.
Bruni nel 2000 aveva
pubblicato la prima edizione del “Fabrizio
De André. Il cantico del sognatore mediterraneo”, che ha visto,
successivamente, ben quattro nuove versioni arricchito da foto concesse dalla
Fondazione De André e da Dori Ghezzi.
Nel sottolineare le
articolazioni letterarie di Bevilacqua, Bruni ripropone la chiave di lettura di
un rapporto tra lo scrittore de “La
Califfa ”, il cantautore genovese e l’afflato lirico dello
stesso Bruni rivolto al mondo mediterraneo dell’autore di “Anime salve”.
Infatti Bevilacqua,
riferendosi a Pierfranco Bruni, della edizione del 2002, ebbe a dire che Bruni
è “un saggista e un poeta che è una
garanzia, fra i più lucidi e attenti nello studio delle correlazioni fra i ‘personaggi
creativi’ del secolo, senza
condizionamenti di scuole o di parti. Lo definirei: ‘Un mistico del talento,
dovunque esista’.”
E ancora, Bevilacqua
analizzando il testo di Bruni sottolinea: “Ci
troviamo di fronte a una vera e propria narrazione in cui la letteratura
(quante citazioni, appropriate,
naturali, dai poeti di ogni tempo, non per sfoggio di cultura, bensì per
trasmettere emozioni) si intreccia con la vita”.
Aggiunge sempre
Bevilacqua: “Queste pagine che mi hanno
toccato non definiscono solo il cantautore, ma un personaggio che ha
caratterizzato il ‘pensare’ di alcune generazioni”.
Pierfranco Bruni
articola il suo lavoro su Alberto Bevilacqua attraversando le sue opere, ma
soprattutto i suoi incontri. Si tratta di un primo libro su Bevilacqua che
presenta un’eleganza di linguaggio e una originare struttura narrativa.
Già dai prossimi sono
previsti incontri e presentazioni per ricordare Alberto Bevilacqua scomparso il
9 settembre del 2013.
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