Bagaladi in seconda categoria? Molto dipende dalla Lega Calcio che comunque deve pur ricevere la domanda del club o no?
MA IL BAGALADI ATTENDE DI ESSERE RIPESCATO IN SECONDA CATEGORIA
Domenico Salvatore
BAGALADI /Reggio Calabria)-Il presidente Nino Dieli, il factotum Pasquale Pannuti, mister Daniele Toscano, il dirigente accompagnatore Nino Russo & soci e tutto il resto, ( sotto il pino antistante gli spogliatoi, ci sarà pur sempre l’intramontabile super-tifoso Nino Perpiglia, presidente onorario magico skipper del ‘catamarano dei monti’, idolo di intere generazioni di studenti) l’anno scorso hanno tirato la carretta, affrontando grandi sacrifici economici, fisici e morali ed avrebbero meritato, per la qualità del gioco ed i risultati ottenuti sul campo, di entrare in seconda categoria dalla porta principale; ma non ce l’hanno fatta. La Scillese dei miracoli, ha strabiliato e non ce n’era pane per nessuno. Su questo riteniamo che ci siano ben pochi bastian contrari.Tuttavia, il Bagaladi ha avuto ancora una chances, affrontando il San Giorgio Extra, ma non sono stati sufficienti i tempi supplementari per spuntarla. Lo 0-0 finale ha favorito chi era meglio piazzato in classifica al termine della regular season: il San Giorgio appunto. Il Bagaladi comunque, ha ancora una freccia nel suo arco;un terza chance per poter disputare il campionato di seconda. Presentare la domanda di ripescaggio. Di chiacchiere di bizolo, se ne sono fatte ed altre se ne faranno ancora. Sotto l’ombrellone, piantato sulla battigia, con stoia o sedia a sdraio, giornale sportivo, telefonino e lap top, mente il Vu’ Cumprà, ti canta la ninna nanna. Oppure, in alto loco, sotto un faggio, con la musica degli uccelli e del ruscelletto, che snello, corre verso valle, per…sconfiggere l’inappetenza, se non per favorire l’appetito. Ma la sgranocchiata di maccheroni con la carne di capra, capicollo affumicato, salame sgocciolante, formaggio pecorino, pane cotto nel forno della nonna, alternativa alla teglia di pasta al forno, cannelloni e lasagne, spaghetti al pomodoro di giardino o risotto alla contadina, con annessa torta, macedonia, melonata, vino a perdere , birra, coca-cola e lieta conclusione con una ‘siesta’, non c’azzeccano. C’è spazio ancora per i ciarlatani di piazza parenti del dottor Dulcamara e qualche Azzeccagarbugli, che non manca mai da nessuna parte. A ben conoscere il tifoso, skin-head od hooligan, sempre pronto alla battuta facile e spiritosa, sorniona e carica di ironia. La band Russo & company, ha goduto il giusto riposo del guerriero, dopo le fatiche di Ercole. Gli appassionati dirigenti, che son rimasti con le tasche prosciugate; peraltro impegnati nella campagna elettorale che ha visto prevalere l’ingegnere Santo Monorchio (sindaco per la quarta volta), sulla professoressa Caterina Rossi, sia pure per soli 25 voti, sono pronti a rimboccarsi le maniche ed a raschiare il barile. Il pozzo di San Patrizio è praticamente all’asciutto. Ma fans, soupporters, aficionados e teen agers, hanno ancora tanta fame di pallone. La Storia, dice che il glorioso Bagaladi del dottor Giovanni Maesano e del dottor Pippo Laface, dei Ciancia, dei Mico Tripodi ecc. se non Vallata Bagaladi San Lorenzo con annesso Gianni Villari, sia arrivato addirittura in serie D. Poi una …”buccia di banana” mandò tutto a scatafascio, Il terzo desiderio del genio della Lampada di Aladino, riguarda proprio il ritorno in Eccellenza del Bagaladi. Non sappiamo se come canta Domenico Modugno…tutti i sogni all’alba svaniscon perché, quando tramonta la luna li porta con sé, ma le condizioni per fare bene, ci sono tutte. Un gradino alla volta è più gustoso e non si spiccano voli pindarici; sempre pericolosi, come si è visto. C’è un mago di Hamelin, capace di mettere in fila indiana Ultras e Contras, se non campesinos e peones? Ma Dieli, Pannuti, Toscano, Russo e via dicendo, pare siano disposti a calzare gli stivali delle sette leghe ed a correre più veloci del fiabesco “Gatto”. Lo spirito d’avventura è ancora quello di Indiana Jones, Jim Hawkins e Zanna Bianca. I ragazzi della Via Paal sono pronti a nuove imprese. E c’è pur sempre un…”capitan Achab”, che aspetta impettito sulla tolda del Pequod, il passaggio di Moby Dick per fiocinarlo. Fuori di matafora, il Bagaladi è disponibile a far sognare i suoi impagabili tifosi; a scrivere nuove pagine di storia patria calcistica; a far garrire al vento la gloriosa bandiera rossa e verde.
Domenico Salvatore
MA IL BAGALADI ATTENDE DI ESSERE RIPESCATO IN SECONDA CATEGORIA
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