CASO RUBY: BERLUSCONI, GRAZIE CALOROSO AGLI AVVOCATI, DA COPPI A GHEDINI = Roma, 18 lug. - «Un caloroso ringraziamento ai miei avvocati, al prof. Coppi, ai legali Dinacci Ghedini e Longo che hanno saputo fare il loro lavoro non soltanto con altissima professionalità e competenza, ma anche con quella passione civile, con quella sensibilità umana, con quella sete di verità che hanno dato ancora più valore al loro eccellente lavoro». Lo dice Silvio Berlusconi dopo l'assoluzione, in Corte d'Appello, per il processo Ruby.
Ruby, Clamoroso, Berlusconi assolto da tutte le accuse
I giudici della seconda Corte d'Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi per il caso Ruby in cui l'ex presidente del Consiglio era imputato per concussione e prostituzione minorile. In primo grado la condanna era stata di sette anni, ma ora i magistrati della seconda sezione penale, presieduta da Enrico Tranfa, hanno ribaltato completamente la decisione. Il "fatto non sussiste", dicono i giudici dell'Appello parlando dell'accusa di concussione. "Il fatto non costituisce reato", scrivono, invece, riferendosi all'accusa di prostituzione minorile. Cancellata, a questo punto, anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici inflitta all'ex premier il 24 giugno 2013 dal collegio di primo grado presieduto da Giulia Turri.
Per capire quale sia il ragionamento seguito dai giudici di secondo grado è necessario attendere le motivazioni della sentenza che sono attese entro 90 giorni. "Una sentenza oltre le più rosee previsioni": è il commento dell'avvocato Franco Coppi, difensore dell'ex premier. "Questo processo - ha detto anche - non poteva che concludersi con un assoluzione piena. Se dovessi fare una lezione all'università porterei questo processo come esempio di una condotta che non costituisce reato".
Venendo alle possibili motivazioni, Coppi ipotizza che uno dei motivi per cui Berlusconi è stato assolto dal reato di prostituzione minorile potrebbe essere che l'ex premier non era a conoscenza che Ruby fosse minorenne. "Era una delle nostre tesi" ha aggiunto. L'assoluzione dalla concussione "perchè il fatto non sussiste", invece, secondo il legale "è più semplice, il fatto è inesistente".
CASO RUBY: LO CHEF PERSECHINI, ACCUSE NON STAVANO NÈ IN CIELO NÈ IN TERRA = HO ABBRACCIATO CAV CON EMOZIONE, NON POTEVA ESSERCI NESSUNA CONDANNA Roma, 18 lug. - «Un'accusa del genere non stava nè in cielo, nè in terra».Dal 1986 Michele Persechini è lo chef personale di Silvio Berlusconi. La notizia dell'assoluzione in appello per il caso Ruby l'ha appresa dalla tv mentre era ai fornelli di villa San Martino. Quando il Cav è rientrato ad Arcore da Cesano Boscone Persechini racconta di «essersi commosso»: «L'ho abbracciato con emozione». «Non avevo certo bisogno di un tribunale per sapere che non aveva fatto nulla di male», dice all'Adnkronos il cuoco, che assicura: «Una persona come Berlusconi non deve dimostare nulla a nessuno». Se l'aspettava l'assoluzione? «Ero convinto che non ci poteva essere nessuna condanna», replica Persechini, che aggiunge: «Se uno ha fiducia nella giustizia, alla fine qualcosa arriverà».
RUBY: MORA,PER MIO APPELLO SPERO IN MAGISTRATURA E BUON DIO - MILANO, 18 LUG - «Per il mio appello spero nella magistratura e nel Buon Dio». Lo ha detto Lele Mora a proposito del processo di appello del cosiddetto Ruby Bis. È accusato insieme a Emilio Fede e Nicole Minetti di favoreggiamento della prostituzione. Esattamente un anno fa il 19 luglio del 2013, i giudici del Tribunale di Milano lo hanno condannato a 7 anni di reclusione (stessa pena di Fede) e interdizione dei pubblici uffici. L'appello è cominciato nei giorni scorsi e la sentenza è prevista per novembre. «Dalle carte non può che emergere che io non ho mai indotto nessuno a prostituirsi e tanto meno ad Arcore - ha detto Mora - Io le donne le lanciavo nel mondo dello spettacolo non in quello della prostituzione». Mora ha ripetuto di aver visto Ruby nel suo ufficio ma non di non essere stato lui a portarla ad Arcore. «L'ho rivista una sera a cena da Berlusconi in mezzo a tante altre ragazze - ha ricordato - faceva un pò di tenerezza quando parlava dei maltrattamenti subiti dai bambina dai genitori».
BERLUSCONI, SENATORI FORZA ITALIA: «PRESIDENTE SIAMO CON TE» Roma, 18 LUG - «Caro Presidente, vogliamo in questo momento esprimerTi la nostra più profonda felicità e soddisfazione per un'assoluzione che rende merito alla magistratura giusta e restituisce appieno a Te e a tutto il centrodestra l'orgoglio e la fierezza di vent'anni della storia nostra e del nostro Paese». Così i senatori di Forza Italia in una lettera aperta a Silvio Berlusconi. «In questo momento desideriamo confermarTi il nostro affetto personale ma anche la nostra riconoscenza per averci dato la possibilità di prendere parte all'unico vero progetto politico di centrodestra in Italia. Con questa sentenza ci auguriamo che sia finalmente arrivato il segnale della fine di una lunga e dolorosa epoca di persecuzione giudiziaria nei Tuoi confronti, non a caso iniziata con la tua discesa in campo, quando hai dato il via a questa grande avventura. La nostra grande avventura - continuano i senatori - Quella di oggi è la Tua vittoria, naturalmente, ma è un pò anche la nostra vittoria. La vittoria di coloro che hanno continuato a credere in Te, non soltanto nella tua buona fede e nella tua onestà - su questo non si discute - ma anche nella tua capacità di affrontare un'aggressione mediatico-giudiziaria senza precedenti. È la vittoria di tutti quegli italiani, e sono tanti, che vogliono che la lotta politica in questo paese si faccia nelle aule parlamentari e non nelle aule dei tribunali. È la vittoria di tutti coloro che vorrebbero un dibattito politico sereno, onesto, chiaro, basato sui contenuti, un bipolarismo maturo, di tipo europeo, nel quale gli avversari si rispettino, si combattano sul piano nelle idee, non si demonizzino. Ed è anche la nostra vittoria, noi che ti abbiamo sempre conosciuto come l'uomo grande e generoso quale sei, l'opposto di quello disegnato da certe inchieste e da certi giornali. Ti confermiamo la nostra incondizionata stima e fiducia. Grazie Presidente, siamo sempre con te». Di seguito i firmatari: Paolo Romani; Anna Maria Bernini; Donato Bruno; Paola Pelino; Emilio Floris; Maria Elisabetta Alberti Casellati; Bruno Alicata; Francesco Maria Amoruso; Francesco Aracri; Domenico Auricchio; Bernabò Bocca; Sandro Bondi; Anna Cinzia Bonfrisco; Francesco Bruni; Giacomo Caliendo; Franco Cardiello; Franco Carraro; Remigio Ceroni; Riccardo Conti; Luigi D'ambrosio Lettieri; Domenico De Siano; Ciro Falanga; Enzo Fasano; Claudio Fazzone; Paolo Galimberti; Maurizio Gasparri; Niccolò Ghedini; Vincenzo Gibiino; Francesco Maria Giro; Pietro Iurlaro; Pietro Liuzzi; Eva Longo; Lucio Malan; Andrea Mandelli; Marco Marin; Altero Matteoli; Riccardo Mazzoni; Alfredo Messina; Augusto Minzolini; Lionello Marco Pagnoncelli; Francesco Nitto Palma; Luigi Perrone; Enrico Piccinelli; Giovanni Piccoli; Antonio Razzi; Manuela Repetti; Maria Rizzotti; Mariarosaria Rossi; Salvatore Sciascia; Domenico Scilipoti; Francesco Scoma; Giancarlo Serafini; Cosimo Sibilia; Lucio Rosario; Filippo Tarquinio; Denis Verdini; Riccardo Villari; Pierantonio Zanettin; Vittorio Zizza; Sante Zuffada.
RUBY: CRIMI(FI), GIORNO FELICE PER L'ITALIA E LA GIUSTIZIA - ROMA, 18 LUG - «Esprimo la mia gioia e il mio affetto al Presidente Berlusconi insieme a tutti coloro che hanno sempre creduto in lui e nella sua onestà. Oggi è un giorno felice per l'Italia, per la giustizia, per tutti noi». Lo dichiara Rocco Crimi, deputato di Forza Italia.
RUBY: AMORUSO (FI), SENTENZA RIPRISTINA FIDUCIA IN GIUDICI - ROMA, 18 LUG - «Oggi è un giorno importante perchè la sentenza della Corte d'appello assolve il presidente Berlusconi da entrambi i capi di imputazione rispettivamente perchè il fatto non costituisce reato e perchè il fatto non sussiste. La sentenza ripristina fiducia tra politica e magistratura smontando in maniera inequivocabile la montagna di illazioni e accuse che fino ad oggi hanno infangato la figura del Presidente Berlusconi e hanno avuto inevitabili implicazioni nelle vicende politiche e istituzionali dell'Italia di questi ultimi anni». Lo afferma Francesco Amoruso, parlamentare di Forza Italia.
RUBY: ALFANO,SENTENZA DIMOSTRA ERRORE SUICIDA ESTREMISTI PDL - ROMA, 18 LUG - Oggi, con l'assoluzione di Silvio Berlusconi, si fa «più grande il rammarico per i drammatici errori politici compiuti nello scorso autunno quando, dando per scontata anche la condanna nel processo Ruby, alcuni esponenti estremisti presero la guida materiale del Pdl e lo portarono su una strada suicida sui temi delle riforme istituzionali, della giustizia e della contrapposizione al Capo dello Stato». Lo scrive in una nota il leader di Ncd, Angelino Alfano. «Quella linea - prosegue - oggi viene smentita da una sentenza che ripropone sotto una luce ancor più chiara la enormità di quell'errore che ha condizionato il corso delle vicende politiche italiane e della storia del centrodestra, oltre ad avere arrecato enormi danni al presidente Berlusconi cui la sentenza di oggi solo parzialmente ripara»
RUBY: PARISI,PROCESSO SU NULLA MA RESTA AMAREZZA CONSEGUENZE - FIRENZE, 18 LUG - «C'è un giudice a Milano. Anche a Milano. La sentenza di oggi dimostra finalmente l'inconsistenza del teorema accusatorio nei confronti del presidente Berlusconi che ha portato a istruire un processo costruito sul nulla e a una condanna in primo grado, dal chiaro sapore politico, oggi ribaltata totalmente». Così Massimo Parisi, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia Toscana, commenta la sentenza sul processo 'Ruby', emessa dalla Corte d'appello di Milano. «Purtroppo - aggiunge Parisi - resta l'amarezza per le conseguenze patite in primis da Berlusconi e, di riflesso, da Forza Italia. Anni di infamanti accuse che solo parzialmente sono ripagate da questa sentenza che, se ristabilisce la verità non cancella quanto accaduto nel corso di quest'ultimo anno. Fu infatti l'irragionevole condanna emessa in primo grado ad alimentare un clamore vergognoso che ha condotto all'estromissione di Berlusconi dal Senato a seguito degli esiti di un processo che ha visto assolti tutti gli imputati - da Confalonieri a Piersilvio Berlusconi - ma non il leader di Forza Italia. Solo la sua piena riabilitazione sanerà quel vulnus alla democrazia inferto non in nome della giustizia ma dell'odio politico».
RUBY: MAZZIOTTI (SC), AVEVO DUBBI SU PRIMA CONDANNA - ROMA, 18 LUG - «L'assoluzione di Berlusconi è un fatto positivo e io stesso avevo espresso molti dubbi sulla prima condanna. Detto questo, a parte l'aspetto giuridico, restano comportamenti che si addicono molto poco a un presidente del Consiglio». Lo afferma Andrea Mazziotti, capogruppo di Sc alla Camera.
CASO RUBY: HASHTAG #RUBYGATE IMPAZZA, SU SITO FI MILITANTI IN FESTA = 'ALLORA ERA NIPOTE DI MUBARAK', C'È CHI CHIEDE COMMISSIONE D'INCHIESTA Roma, 18 lug. - Boom su Twitter per gli hashtag legati all'assoluzione di Silvio Berlusconi per il caso Ruby. Sono diversi i trending topics del social, fra i quali #rubygate spicca al primo posto, ma ci sono anche #berlusconiassolto e #mubarak, in onore di quello che nella difesa della prima ora veniva ritenuto lo zio della giovane marocchina. L'ironia la fa da padrona nei 140 caratteri: c'è chi osserva che quindi «i giudici sono comunisti solo in primo grado», chi chiede scusa perché «allora avevamo capito male noi» e chi si lamenta perché «Ruby è nipote di Mubarak e l'Italia figlia di nessuno». Diversi tweet critici nei confronti dei magistrati di primo grado e qualcuno incrocia la sentenza con i servizi sociali cui è tenuto il Cavaliere: «Qualcuno avverta i vecchietti di Cesano Boscone che non si sono liberati di lui, prima che si illudano». E sul sito di Forza Italia c'è chi riapre il fronte: «Avanti Brunetta! Vogliamo l'inchiesta sul complotto del 2011 contro il Governo Berlusconi!», mentre un altro militante azzurro chiosa: nella procura di Milano «devono dimettersi tutti».
CASO RUBY: GASPARRI, BENE PENTIMENTO DI CHI SI ERA ALLONTANATO DA BERLUSCONI = MAGISTRATURA TORNI A SERVIRE LO STATO, NON LA CAUSA DI UNA PARTE Roma, 18 lug. - «In aggiunta alla gioia già espressa, noto con piacere la soddisfazione manifestata dai tanti che si erano allontanati da Berlusconi, certi di un suo infausto destino giudiziario. Da cattolico ammetto il pentimento, ma molti dovrebbero fare pubblica contrizione. Una riflessione in ginocchio sui sassolini farebbe bene a molti. Per quanto riguarda la magistratura, delle considerazioni serie vanno fatte sull'uso politico della giustizia e sulle degenerazioni cui abbiamo assistito in questi anni». Lo dichiara Maurizio Gasparri (Fi). «La saggezza -aggiunge- ci impone di dosare le parole, ma i pensieri sono quelli che le circostanze fanno sorgere spontaneamente. Abbiamo assistito a una persecuzione giudiziaria che continua in altre città, nei confronti di Berlusconi e di tanti, basata su accuse infondate. Sono orgoglioso di essermi recato sulle scale del Tribunale di Milano a chiedere democrazia e libertà. La partita prosegue, affinchè vincano quei valori che troppi hanno calpestato. E sono lieto di essere tra coloro che sono rimasti accanto a Berlusconi nella buona e nella cattiva sorte, nei giorni delle condanne e delle dovute e tardive assoluzioni. E sono convinto della fiducia rinnovatagli l'altro giorno durante la riunione di FI perchè per me conta il valore della lealtà che, invece, per alcuni funziona a giorni alterni». «Ed allora -prosegue- andiamo avanti per portare a compimento le riforme, ma anche per liberare la magistratura dai condizionamenti che ne minano la credibilità. Domani ricorre l'anniversario della strage di Via D'Amelio. Non tutti potranno avere la dignità di ricordare un uomo come Paolo Borsellino che non solo ha combattuto la mafia fino all'estremo sacrificio, ma ha insegnato per decenni a tanti nani, annidati in ogni istituzione, cosa volesse dire servire lo Stato e non la causa di una parte», conclude Gasparri.
RUBY: ALFANO, ASSOLUZIONE RAFFORZA STRADA RIFORME - ROMA, 18 LUG - Con l'assoluzione di Silvio Berlusconi «si rafforza certamente la strada intrapresa per cambiare con coraggio il Paese sia sul fronte delle riforme istituzionali e legge elettorale sia su quello del rilancio economico, della diminuzione della tassazione, della lotta alla burocrazia». Lo afferma in una nota, Angelino Alfano (Ncd).
BERLUSCONI, ALEMANNO: «SENTENZA È VITTORIA STRAORDINARIA» Roma, 18 LUG - «La Sentenza del processo di appello di Milano è una vittoria straordinaria per Berlusconi e anche per la magistratura italiana. Con questa Sentenza non soltanto si restituisce l'onore ad un leader oltremodo indagato, dando prova che era terribilmente vero il fatto che alcuni magistrati applicano teoremi sulla pelle delle persone, ma si dimostra anche che esistono magistrati in grado di giudicare obiettivamente senza nessuna forma di condizionamento. Una grande ombra scura è stata eliminata non solo sul centrodestra ma su tutta l'Italia». Lo dichiara, in una nota, Gianni Alemanno.
RUBY: ANCHE SU OSSERVATORE ROMANO NOTIZIA BERLUSCONI ASSOLTO - CITTÀ DEL VATICANO, 18 LUG - «Silvio Berlusconi assolto in appello». Anche l'Osservatore Romano riporta la notizia dell'assoluzione dell'ex premier nel secondo grado del processo Ruby. «L'ex presidente del Consiglio dei ministri italiano Silvio Berlusconi è stato assolto venerdì mattina in appello al processo nel quale era imputato per concussione e prostituzione minorile», scrive il quotidiano della Santa Sede in un breve articolo. «Per quanto concerne la prima accusa - aggiunge -, per i giudici, il fatto 'non sussistè. Per quanto riguarda invece l'accusa di prostituzione, 'il fatto non costituisce reatò. In primo grado Berlusconi era stato condannato a 7 anni di carcere».
BERLUSCONI: NOUVEL OBSERVATEUR, SENTENZA FA COMODO A RENZI - PARIGI, 18 LUG - «Rubygate: l'assoluzione di Berlusconi che fa comodo a Renzi». Così la corrispondente del settimanale francese Nouvel Observateur, Marcelle Padovani, intitola il suo commento alla sentenza d'appello per l'ex presidente del consiglio. L'ipotesi di un'assoluzione, racconta la giornalista francese sul sito del magazine, «era difficile da credere ancora venerdì mattina», eppure «è successo». E tra le reazioni spiccano quelle «più politicizzate», che «arrivano a dire che questa assoluzione 'dà una mano importante a Matteo Renzi», nel suo irto percorso di riforme istituzionali. «In questo scenario, la magistratura italiana, che non è certamente a servizio dei partiti, dimostra comunque di poter giocare un ruolo eminentemente politico - scrive la Padovani - Perchè è vero che la sentenza di assoluzione è come una ruota di scorta per Matteo Renzi: arriva al momento giusto, proprio quello in cui il suo governo si affanna per restare a galla».
CASO RUBY: SALTAMARTINI (NCD), SENTENZA PREMESSA PER NUOVA STAGIONE POLITICA = Roma, 18 lug. - «La sentenza di oggi conferma quanto tutti nel centrodestra abbiamo sempre sostenuto circa l'innocenza del presidente Berlusconi, su cui nessuno di noi ha mai dubitato». Lo afferma Barbara Saltamartini, portavoce nazionale del Nuovo centrodestra. «È indubbio -aggiunge- che questa sentenza ha gettato fango sulla storia politica e la vita personale di Silvio Berlusconi, ma ha avuto conseguenze pesanti sulla storia politica del centrodestra italiano» aggiunge Saltamartini. Alla luce di questa storica sentenza, il cammino intrapreso dal Nuovo centrodestra sulle riforme, tra cui quello della giustizia, ritengo sia la strada migliore per avviare una nuova stagione politica e, al contempo, possa essere la premessa per dare il via alla costruzione di un altro centrodestra, capace di isolare definitamente le derive estremiste, che hanno condizionato la stagione 2011-2013« , conclude Saltamartini.
Ruby, Clamoroso, Berlusconi assolto da tutte le accuse
I giudici della seconda Corte d'Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi per il caso Ruby in cui l'ex presidente del Consiglio era imputato per concussione e prostituzione minorile. In primo grado la condanna era stata di sette anni, ma ora i magistrati della seconda sezione penale, presieduta da Enrico Tranfa, hanno ribaltato completamente la decisione. Il "fatto non sussiste", dicono i giudici dell'Appello parlando dell'accusa di concussione. "Il fatto non costituisce reato", scrivono, invece, riferendosi all'accusa di prostituzione minorile. Cancellata, a questo punto, anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici inflitta all'ex premier il 24 giugno 2013 dal collegio di primo grado presieduto da Giulia Turri.
Per capire quale sia il ragionamento seguito dai giudici di secondo grado è necessario attendere le motivazioni della sentenza che sono attese entro 90 giorni. "Una sentenza oltre le più rosee previsioni": è il commento dell'avvocato Franco Coppi, difensore dell'ex premier. "Questo processo - ha detto anche - non poteva che concludersi con un assoluzione piena. Se dovessi fare una lezione all'università porterei questo processo come esempio di una condotta che non costituisce reato".
Venendo alle possibili motivazioni, Coppi ipotizza che uno dei motivi per cui Berlusconi è stato assolto dal reato di prostituzione minorile potrebbe essere che l'ex premier non era a conoscenza che Ruby fosse minorenne. "Era una delle nostre tesi" ha aggiunto. L'assoluzione dalla concussione "perchè il fatto non sussiste", invece, secondo il legale "è più semplice, il fatto è inesistente".
CASO RUBY: LO CHEF PERSECHINI, ACCUSE NON STAVANO NÈ IN CIELO NÈ IN TERRA = HO ABBRACCIATO CAV CON EMOZIONE, NON POTEVA ESSERCI NESSUNA CONDANNA Roma, 18 lug. - «Un'accusa del genere non stava nè in cielo, nè in terra».Dal 1986 Michele Persechini è lo chef personale di Silvio Berlusconi. La notizia dell'assoluzione in appello per il caso Ruby l'ha appresa dalla tv mentre era ai fornelli di villa San Martino. Quando il Cav è rientrato ad Arcore da Cesano Boscone Persechini racconta di «essersi commosso»: «L'ho abbracciato con emozione». «Non avevo certo bisogno di un tribunale per sapere che non aveva fatto nulla di male», dice all'Adnkronos il cuoco, che assicura: «Una persona come Berlusconi non deve dimostare nulla a nessuno». Se l'aspettava l'assoluzione? «Ero convinto che non ci poteva essere nessuna condanna», replica Persechini, che aggiunge: «Se uno ha fiducia nella giustizia, alla fine qualcosa arriverà».
RUBY: MORA,PER MIO APPELLO SPERO IN MAGISTRATURA E BUON DIO - MILANO, 18 LUG - «Per il mio appello spero nella magistratura e nel Buon Dio». Lo ha detto Lele Mora a proposito del processo di appello del cosiddetto Ruby Bis. È accusato insieme a Emilio Fede e Nicole Minetti di favoreggiamento della prostituzione. Esattamente un anno fa il 19 luglio del 2013, i giudici del Tribunale di Milano lo hanno condannato a 7 anni di reclusione (stessa pena di Fede) e interdizione dei pubblici uffici. L'appello è cominciato nei giorni scorsi e la sentenza è prevista per novembre. «Dalle carte non può che emergere che io non ho mai indotto nessuno a prostituirsi e tanto meno ad Arcore - ha detto Mora - Io le donne le lanciavo nel mondo dello spettacolo non in quello della prostituzione». Mora ha ripetuto di aver visto Ruby nel suo ufficio ma non di non essere stato lui a portarla ad Arcore. «L'ho rivista una sera a cena da Berlusconi in mezzo a tante altre ragazze - ha ricordato - faceva un pò di tenerezza quando parlava dei maltrattamenti subiti dai bambina dai genitori».
BERLUSCONI, SENATORI FORZA ITALIA: «PRESIDENTE SIAMO CON TE» Roma, 18 LUG - «Caro Presidente, vogliamo in questo momento esprimerTi la nostra più profonda felicità e soddisfazione per un'assoluzione che rende merito alla magistratura giusta e restituisce appieno a Te e a tutto il centrodestra l'orgoglio e la fierezza di vent'anni della storia nostra e del nostro Paese». Così i senatori di Forza Italia in una lettera aperta a Silvio Berlusconi. «In questo momento desideriamo confermarTi il nostro affetto personale ma anche la nostra riconoscenza per averci dato la possibilità di prendere parte all'unico vero progetto politico di centrodestra in Italia. Con questa sentenza ci auguriamo che sia finalmente arrivato il segnale della fine di una lunga e dolorosa epoca di persecuzione giudiziaria nei Tuoi confronti, non a caso iniziata con la tua discesa in campo, quando hai dato il via a questa grande avventura. La nostra grande avventura - continuano i senatori - Quella di oggi è la Tua vittoria, naturalmente, ma è un pò anche la nostra vittoria. La vittoria di coloro che hanno continuato a credere in Te, non soltanto nella tua buona fede e nella tua onestà - su questo non si discute - ma anche nella tua capacità di affrontare un'aggressione mediatico-giudiziaria senza precedenti. È la vittoria di tutti quegli italiani, e sono tanti, che vogliono che la lotta politica in questo paese si faccia nelle aule parlamentari e non nelle aule dei tribunali. È la vittoria di tutti coloro che vorrebbero un dibattito politico sereno, onesto, chiaro, basato sui contenuti, un bipolarismo maturo, di tipo europeo, nel quale gli avversari si rispettino, si combattano sul piano nelle idee, non si demonizzino. Ed è anche la nostra vittoria, noi che ti abbiamo sempre conosciuto come l'uomo grande e generoso quale sei, l'opposto di quello disegnato da certe inchieste e da certi giornali. Ti confermiamo la nostra incondizionata stima e fiducia. Grazie Presidente, siamo sempre con te». Di seguito i firmatari: Paolo Romani; Anna Maria Bernini; Donato Bruno; Paola Pelino; Emilio Floris; Maria Elisabetta Alberti Casellati; Bruno Alicata; Francesco Maria Amoruso; Francesco Aracri; Domenico Auricchio; Bernabò Bocca; Sandro Bondi; Anna Cinzia Bonfrisco; Francesco Bruni; Giacomo Caliendo; Franco Cardiello; Franco Carraro; Remigio Ceroni; Riccardo Conti; Luigi D'ambrosio Lettieri; Domenico De Siano; Ciro Falanga; Enzo Fasano; Claudio Fazzone; Paolo Galimberti; Maurizio Gasparri; Niccolò Ghedini; Vincenzo Gibiino; Francesco Maria Giro; Pietro Iurlaro; Pietro Liuzzi; Eva Longo; Lucio Malan; Andrea Mandelli; Marco Marin; Altero Matteoli; Riccardo Mazzoni; Alfredo Messina; Augusto Minzolini; Lionello Marco Pagnoncelli; Francesco Nitto Palma; Luigi Perrone; Enrico Piccinelli; Giovanni Piccoli; Antonio Razzi; Manuela Repetti; Maria Rizzotti; Mariarosaria Rossi; Salvatore Sciascia; Domenico Scilipoti; Francesco Scoma; Giancarlo Serafini; Cosimo Sibilia; Lucio Rosario; Filippo Tarquinio; Denis Verdini; Riccardo Villari; Pierantonio Zanettin; Vittorio Zizza; Sante Zuffada.
RUBY: CRIMI(FI), GIORNO FELICE PER L'ITALIA E LA GIUSTIZIA - ROMA, 18 LUG - «Esprimo la mia gioia e il mio affetto al Presidente Berlusconi insieme a tutti coloro che hanno sempre creduto in lui e nella sua onestà. Oggi è un giorno felice per l'Italia, per la giustizia, per tutti noi». Lo dichiara Rocco Crimi, deputato di Forza Italia.
RUBY: AMORUSO (FI), SENTENZA RIPRISTINA FIDUCIA IN GIUDICI - ROMA, 18 LUG - «Oggi è un giorno importante perchè la sentenza della Corte d'appello assolve il presidente Berlusconi da entrambi i capi di imputazione rispettivamente perchè il fatto non costituisce reato e perchè il fatto non sussiste. La sentenza ripristina fiducia tra politica e magistratura smontando in maniera inequivocabile la montagna di illazioni e accuse che fino ad oggi hanno infangato la figura del Presidente Berlusconi e hanno avuto inevitabili implicazioni nelle vicende politiche e istituzionali dell'Italia di questi ultimi anni». Lo afferma Francesco Amoruso, parlamentare di Forza Italia.
RUBY: ALFANO,SENTENZA DIMOSTRA ERRORE SUICIDA ESTREMISTI PDL - ROMA, 18 LUG - Oggi, con l'assoluzione di Silvio Berlusconi, si fa «più grande il rammarico per i drammatici errori politici compiuti nello scorso autunno quando, dando per scontata anche la condanna nel processo Ruby, alcuni esponenti estremisti presero la guida materiale del Pdl e lo portarono su una strada suicida sui temi delle riforme istituzionali, della giustizia e della contrapposizione al Capo dello Stato». Lo scrive in una nota il leader di Ncd, Angelino Alfano. «Quella linea - prosegue - oggi viene smentita da una sentenza che ripropone sotto una luce ancor più chiara la enormità di quell'errore che ha condizionato il corso delle vicende politiche italiane e della storia del centrodestra, oltre ad avere arrecato enormi danni al presidente Berlusconi cui la sentenza di oggi solo parzialmente ripara»
RUBY: PARISI,PROCESSO SU NULLA MA RESTA AMAREZZA CONSEGUENZE - FIRENZE, 18 LUG - «C'è un giudice a Milano. Anche a Milano. La sentenza di oggi dimostra finalmente l'inconsistenza del teorema accusatorio nei confronti del presidente Berlusconi che ha portato a istruire un processo costruito sul nulla e a una condanna in primo grado, dal chiaro sapore politico, oggi ribaltata totalmente». Così Massimo Parisi, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia Toscana, commenta la sentenza sul processo 'Ruby', emessa dalla Corte d'appello di Milano. «Purtroppo - aggiunge Parisi - resta l'amarezza per le conseguenze patite in primis da Berlusconi e, di riflesso, da Forza Italia. Anni di infamanti accuse che solo parzialmente sono ripagate da questa sentenza che, se ristabilisce la verità non cancella quanto accaduto nel corso di quest'ultimo anno. Fu infatti l'irragionevole condanna emessa in primo grado ad alimentare un clamore vergognoso che ha condotto all'estromissione di Berlusconi dal Senato a seguito degli esiti di un processo che ha visto assolti tutti gli imputati - da Confalonieri a Piersilvio Berlusconi - ma non il leader di Forza Italia. Solo la sua piena riabilitazione sanerà quel vulnus alla democrazia inferto non in nome della giustizia ma dell'odio politico».
RUBY: MAZZIOTTI (SC), AVEVO DUBBI SU PRIMA CONDANNA - ROMA, 18 LUG - «L'assoluzione di Berlusconi è un fatto positivo e io stesso avevo espresso molti dubbi sulla prima condanna. Detto questo, a parte l'aspetto giuridico, restano comportamenti che si addicono molto poco a un presidente del Consiglio». Lo afferma Andrea Mazziotti, capogruppo di Sc alla Camera.
CASO RUBY: HASHTAG #RUBYGATE IMPAZZA, SU SITO FI MILITANTI IN FESTA = 'ALLORA ERA NIPOTE DI MUBARAK', C'È CHI CHIEDE COMMISSIONE D'INCHIESTA Roma, 18 lug. - Boom su Twitter per gli hashtag legati all'assoluzione di Silvio Berlusconi per il caso Ruby. Sono diversi i trending topics del social, fra i quali #rubygate spicca al primo posto, ma ci sono anche #berlusconiassolto e #mubarak, in onore di quello che nella difesa della prima ora veniva ritenuto lo zio della giovane marocchina. L'ironia la fa da padrona nei 140 caratteri: c'è chi osserva che quindi «i giudici sono comunisti solo in primo grado», chi chiede scusa perché «allora avevamo capito male noi» e chi si lamenta perché «Ruby è nipote di Mubarak e l'Italia figlia di nessuno». Diversi tweet critici nei confronti dei magistrati di primo grado e qualcuno incrocia la sentenza con i servizi sociali cui è tenuto il Cavaliere: «Qualcuno avverta i vecchietti di Cesano Boscone che non si sono liberati di lui, prima che si illudano». E sul sito di Forza Italia c'è chi riapre il fronte: «Avanti Brunetta! Vogliamo l'inchiesta sul complotto del 2011 contro il Governo Berlusconi!», mentre un altro militante azzurro chiosa: nella procura di Milano «devono dimettersi tutti».
CASO RUBY: GASPARRI, BENE PENTIMENTO DI CHI SI ERA ALLONTANATO DA BERLUSCONI = MAGISTRATURA TORNI A SERVIRE LO STATO, NON LA CAUSA DI UNA PARTE Roma, 18 lug. - «In aggiunta alla gioia già espressa, noto con piacere la soddisfazione manifestata dai tanti che si erano allontanati da Berlusconi, certi di un suo infausto destino giudiziario. Da cattolico ammetto il pentimento, ma molti dovrebbero fare pubblica contrizione. Una riflessione in ginocchio sui sassolini farebbe bene a molti. Per quanto riguarda la magistratura, delle considerazioni serie vanno fatte sull'uso politico della giustizia e sulle degenerazioni cui abbiamo assistito in questi anni». Lo dichiara Maurizio Gasparri (Fi). «La saggezza -aggiunge- ci impone di dosare le parole, ma i pensieri sono quelli che le circostanze fanno sorgere spontaneamente. Abbiamo assistito a una persecuzione giudiziaria che continua in altre città, nei confronti di Berlusconi e di tanti, basata su accuse infondate. Sono orgoglioso di essermi recato sulle scale del Tribunale di Milano a chiedere democrazia e libertà. La partita prosegue, affinchè vincano quei valori che troppi hanno calpestato. E sono lieto di essere tra coloro che sono rimasti accanto a Berlusconi nella buona e nella cattiva sorte, nei giorni delle condanne e delle dovute e tardive assoluzioni. E sono convinto della fiducia rinnovatagli l'altro giorno durante la riunione di FI perchè per me conta il valore della lealtà che, invece, per alcuni funziona a giorni alterni». «Ed allora -prosegue- andiamo avanti per portare a compimento le riforme, ma anche per liberare la magistratura dai condizionamenti che ne minano la credibilità. Domani ricorre l'anniversario della strage di Via D'Amelio. Non tutti potranno avere la dignità di ricordare un uomo come Paolo Borsellino che non solo ha combattuto la mafia fino all'estremo sacrificio, ma ha insegnato per decenni a tanti nani, annidati in ogni istituzione, cosa volesse dire servire lo Stato e non la causa di una parte», conclude Gasparri.
RUBY: ALFANO, ASSOLUZIONE RAFFORZA STRADA RIFORME - ROMA, 18 LUG - Con l'assoluzione di Silvio Berlusconi «si rafforza certamente la strada intrapresa per cambiare con coraggio il Paese sia sul fronte delle riforme istituzionali e legge elettorale sia su quello del rilancio economico, della diminuzione della tassazione, della lotta alla burocrazia». Lo afferma in una nota, Angelino Alfano (Ncd).
BERLUSCONI, ALEMANNO: «SENTENZA È VITTORIA STRAORDINARIA» Roma, 18 LUG - «La Sentenza del processo di appello di Milano è una vittoria straordinaria per Berlusconi e anche per la magistratura italiana. Con questa Sentenza non soltanto si restituisce l'onore ad un leader oltremodo indagato, dando prova che era terribilmente vero il fatto che alcuni magistrati applicano teoremi sulla pelle delle persone, ma si dimostra anche che esistono magistrati in grado di giudicare obiettivamente senza nessuna forma di condizionamento. Una grande ombra scura è stata eliminata non solo sul centrodestra ma su tutta l'Italia». Lo dichiara, in una nota, Gianni Alemanno.
RUBY: ANCHE SU OSSERVATORE ROMANO NOTIZIA BERLUSCONI ASSOLTO - CITTÀ DEL VATICANO, 18 LUG - «Silvio Berlusconi assolto in appello». Anche l'Osservatore Romano riporta la notizia dell'assoluzione dell'ex premier nel secondo grado del processo Ruby. «L'ex presidente del Consiglio dei ministri italiano Silvio Berlusconi è stato assolto venerdì mattina in appello al processo nel quale era imputato per concussione e prostituzione minorile», scrive il quotidiano della Santa Sede in un breve articolo. «Per quanto concerne la prima accusa - aggiunge -, per i giudici, il fatto 'non sussistè. Per quanto riguarda invece l'accusa di prostituzione, 'il fatto non costituisce reatò. In primo grado Berlusconi era stato condannato a 7 anni di carcere».
BERLUSCONI: NOUVEL OBSERVATEUR, SENTENZA FA COMODO A RENZI - PARIGI, 18 LUG - «Rubygate: l'assoluzione di Berlusconi che fa comodo a Renzi». Così la corrispondente del settimanale francese Nouvel Observateur, Marcelle Padovani, intitola il suo commento alla sentenza d'appello per l'ex presidente del consiglio. L'ipotesi di un'assoluzione, racconta la giornalista francese sul sito del magazine, «era difficile da credere ancora venerdì mattina», eppure «è successo». E tra le reazioni spiccano quelle «più politicizzate», che «arrivano a dire che questa assoluzione 'dà una mano importante a Matteo Renzi», nel suo irto percorso di riforme istituzionali. «In questo scenario, la magistratura italiana, che non è certamente a servizio dei partiti, dimostra comunque di poter giocare un ruolo eminentemente politico - scrive la Padovani - Perchè è vero che la sentenza di assoluzione è come una ruota di scorta per Matteo Renzi: arriva al momento giusto, proprio quello in cui il suo governo si affanna per restare a galla».
CASO RUBY: SALTAMARTINI (NCD), SENTENZA PREMESSA PER NUOVA STAGIONE POLITICA = Roma, 18 lug. - «La sentenza di oggi conferma quanto tutti nel centrodestra abbiamo sempre sostenuto circa l'innocenza del presidente Berlusconi, su cui nessuno di noi ha mai dubitato». Lo afferma Barbara Saltamartini, portavoce nazionale del Nuovo centrodestra. «È indubbio -aggiunge- che questa sentenza ha gettato fango sulla storia politica e la vita personale di Silvio Berlusconi, ma ha avuto conseguenze pesanti sulla storia politica del centrodestra italiano» aggiunge Saltamartini. Alla luce di questa storica sentenza, il cammino intrapreso dal Nuovo centrodestra sulle riforme, tra cui quello della giustizia, ritengo sia la strada migliore per avviare una nuova stagione politica e, al contempo, possa essere la premessa per dare il via alla costruzione di un altro centrodestra, capace di isolare definitamente le derive estremiste, che hanno condizionato la stagione 2011-2013« , conclude Saltamartini.

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