Nucleo Radiomobile
Carabinieri di Messina
Messina, controlli a
tappeto dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile: undici persone denunciate all’Autorità
Giudiziaria per vari reati e sette segnalate al Prefetto per stupefacenti.
Nell’ambito
dei controlli alla circolazione stradale sono cinque i denunciati all’Autorità
Giudiziaria, quattro per il reato di guida senza patente, tra i
comportamenti illeciti cui gli aspiranti automobilisti e motociclisti messinesi
sembrano davvero non voler rinunciare (oltre novanta le denunce quest’anno), e
uno per il reato di guida in stato di ebbrezza, fenomeno fortunatamente di
dimensioni inferiori rispetto a quanto accade in altre aree dello stivale, ma
sempre pericoloso per l’incolumità propria e degli altri utenti della strada.
Nella prima categoria si deve registrare con crescente preoccupazione come
tutti i denunciati siano giovani e giovanissimi tra i 15 e i 20 anni, tutti
sorpresi alla guida di mezzi a due ruote senza avere mai conseguito alcun
titolo idoneo per condurre veicoli a motore. Uno di questi, addirittura
minorenne, mentre tentava di fuggire ad una gazzella collideva con
un’utilitaria guidata da un’ignara ragazza e, dopo essersi rialzato, incurante
dei danni provocati, continuava la fuga, ma veniva riacciuffato nei pressi
della propria abitazione; inutile dire che il motociclo era pure sprovvisto di
copertura assicurativa: il mezzo è stato subito sequestrato, ma servirà
pazienza prima di poter ottenere il risarcimento dei danni causati
all’utilitaria. L’automobilista quarantenne sorpreso in pieno giorno brillo
alla guida della propria auto, invece, si è rivelato essere un affezionato
della bottiglia, la patente gli era stata sospesa pochi mesi prima per analogo
illecito, adesso gli verrà certamente revocata.
Nella rete tesa dal Radiomobile nei giorni scorsi sono caduti anche due cd. “fracassoni”, giovani automobilisti che nelle proprie utilitarie hanno montato vere e proprie discoteche ambulanti per il discutibile vezzo di farsi notare infestando di musica assordante le aree residenziali del centro cittadino, preferibilmente in orario notturno, incuranti del fastidio che arrecano a chi vive civilmente. Immediata per loro le denuncia per disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone e il sequestro della componentistica stereo, in caso di condanna la vedranno confiscata e distrutta.
E sono stati sempre i controlli su strada ad aver fruttato l’ennesima denuncia per porto ingiustificato di oggetto atto ad offendere. Un bastone di 80 cm questa volta è stato trovato nell’abitacolo della macchina di un giovane incensurato che aveva dato appuntamento ad un conoscente in una zona defilata della città per terminare una discussione iniziata in un locale, suo malgrado ha trovato i Carabinieri ad attenderlo.
Due coniugi, invece, sono stati denunciati per ricettazione e reati ambientali dopo essere stati sorpresi mentre bruciavano cavi elettrici in rame nel Torrente Bordonaro, chiaramente allo scopo di liberare l’anima composta dal prezioso “oro rosso” per ricavarne un profitto, vendendola a soggetti con poca curiosità di conoscerne la reale provenienza. Sono in corso le indagini per riuscire a scoprire da dove la coppia aveva asportato i quasi 80 kg di matasse di filo sequestrati dai Carabinieri. Sequestrata in questo caso anche l’autovettura utilizzata per il trasporto del metallo, all’interno della quale vi erano numerosi arnesi da scasso: in caso di condanna verrà tutto confiscato.


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