
Benelli: “Lancio appello ai giovani, opportunità unica di partecipare a progetto importante”
Milano, 30 giugno 2014 – Mini appartamenti a canoni agevolati ai giovani e nuovi servizi di vicinato utili al quartiere. È questo il duplice importante obiettivo del progetto ‘Ospitalità solidale’ che entra oggi nella fase operativa con l’apertura del bando per selezionare, nelle prossime settimane, 24 giovani tra i 18 e i 30 anni cui assegnare altrettanti alloggi sottosoglia nei quartieri di edilizia popolare Ponti e Ca’ Granda-Monterotondo.
Lo ha annunciato oggi in conferenza stampa l’assessore alla Casa e Demanio Daniela Benelli, insieme ad Alessandro Capelli, delegato del Sindaco alle Politiche giovanili, alle 3 organizzazioni che gestiranno il progetto, Arci Milano, Dar=Casa e la Cooperativa Sociale Comunità progetto, e alla presidente del Consiglio di Zona 4 Loredana Bigatti.
“Lancio un appello ai giovani – ha dichiarato l’assessore Benelli – affinché colgano questa opportunità unica. Si tratta di un progetto importante che ci consente di riqualificare, arredare e assegnare alloggi sottosoglia, troppo piccoli per le graduatorie Erp. Inoltre, restituendo all’uso spazi comuni inutilizzati, attiverà nuovi servizi per gli abitanti e favorirà la coesione sociale e il reciproco aiuto. Il progetto, finanziato interamente dallo Stato, non avrà alcun costo per l’Amministrazione ma avrà un grande valore sociale per i giovani che vi parteciperanno e per questi quartieri, dove spesso in passato siamo intervenuti a causa delle occupazioni abusive”.
“La difficoltà di trovare casa a condizioni accessibili – ha evidenziato Alessandro Capelli, delegato del Sindaco alle politiche giovanili – è tra le sfide più complesse che i giovani si trovano ad affrontare nella costruzione dei propri percorsi di autonomia. Con questo progetto, non solo si sperimenta una prima concreta risposta a una diffusa domanda di abitazione, ma si investe anche sull’idea che ragazze e ragazzi siano risorse straordinarie per migliorare i quartieri dove vivono”.
”Abbiamo accolto la sfida lanciata da questo bando comunale – sottolineano le tre organizzazioni – con l’obiettivo di rispondere alla domanda abitativa dei giovani attraverso un progetto sperimentale. La dimensione del bisogno di casa si accompagna al tema della socialità, dell’attivazione territoriale e dell’attenzione alle persone e al contesto. Temi di interesse comune, che affronteremo attraverso l’integrazione delle nostre competenze e il forte investimento messo in campo dalle tre organizzazioni. Ci attiveremo affinché i giovani e le giovani coinvolti nel progetto non trovino soltanto una risposta a un bisogno immediato come quello della casa, ma anche un’opportunità di valorizzazione e supporto alle risorse territoriali”.
Gli alloggi e gli spazi comuni
Gli alloggi si trovano in via Del Turchino 18/20/22 (13 appartamenti tra i 23 e i 24 metri quadri circa), via Demonte 8 (6 appartamenti di 23 metri quadri circa) e via Monte Rotondo 10 (5 appartamenti di 26 metri quadri circa).
A questi si aggiungono 3 spazi comuni ad uso diverso che verranno fortemente valorizzati per attività di vicinato solidale nell’ottica della socializzazione e del miglioramento della qualità dell’abitare.
Il progetto gode di finanziamenti statali erogati dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri pari a circa 430 mila euro; fondi che consentiranno di effettuare gli interventi di ristrutturazione e di arredamento degli spazi.
Gli assegnatari
Il bando apre oggi e resterà aperto fino al 7 agosto, termine dopo il quale verrà stilata una graduatoria pubblica e trasparente.
Potranno presentare domanda giovani tra i 18 e i 30 anni, con reddito non superiore ai 1.500 euro. Saranno quindi ammessi alla graduatoria studenti, ricercatori, studenti-lavoratori, lavoratori precari (contratti di stage, formazione, apprendistato, a tempo determinato, a progetto, ritenuta d’acconto occasionale) con la sola esclusione per i giovani assunti a tempo indeterminato.
La selezione dei giovani verrà fatta da un’apposita commissione (costituita da membri delle 3 organizzazioni) a seguito di colloqui personali con i candidati che partiranno dal mese di settembre.
Cosa prevede il progetto
I giovani assegnatari pagheranno una retta di 300 euro al mese e potranno usufruire di un percorso di orientamento all’autonomia abitativa e lavorativa.
In cambio si chiederà loro di dedicare almeno 10 ore al mese come volontari alle attività e agli interventi sociali che verranno realizzati nel quartiere sotto il coordinamento delle associazioni.
Le attività proposte partiranno dai bisogni della popolazione, interesseranno bambini, adulti e anziani e potranno essere sia individuali che di gruppo: dal contrasto alla solitudine degli anziani soli, al supporto scolastico per i bambini, passando per l’uso condiviso degli spazi comuni. Interventi che saranno aperti alle proposte, ai gruppi ed alle attività già esistenti nei quartieri.
In allegato il testo del bando, consultabile al link www.arcimilano.it/
Gli alloggi e gli spazi comuni
Gli alloggi si trovano in via Del Turchino 18/20/22 (13 appartamenti tra i 23 e i 24 metri quadri circa), via Demonte 8 (6 appartamenti di 23 metri quadri circa) e via Monte Rotondo 10 (5 appartamenti di 26 metri quadri circa).
A questi si aggiungono 3 spazi comuni ad uso diverso che verranno fortemente valorizzati per attività di vicinato solidale nell’ottica della socializzazione e del miglioramento della qualità dell’abitare.
Il progetto gode di finanziamenti statali erogati dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri pari a circa 430 mila euro; fondi che consentiranno di effettuare gli interventi di ristrutturazione e arredamento degli spazi.
Gli assegnatari
Il bando apre oggi e resterà aperto fino al 7 agosto, termine dopo il quale verrà stilata una graduatoria pubblica e trasparente.
Potranno presentare domanda giovani tra i 18 e i 30 anni, con reddito non superiore ai 1.500 euro. Saranno quindi ammessi alla graduatoria studenti, ricercatori, studenti-lavoratori, lavoratori precari (contratti di stage, formazione, apprendistato, a tempo determinato, a progetto, ritenuta d’acconto occasionale) con la sola esclusione per i giovani assunti a tempo indeterminato.
La selezione dei giovani verrà fatta da un’apposita commissione (costituita da membri delle 3 organizzazioni a seguito di colloqui personali con i candidati che partiranno dal mese di settembre.
Cosa prevede il progetto
I giovani assegnatari pagheranno una retta di 300 euro al mese e potranno usufruire di un percorso di orientamento all’autonomia abitativa e lavorativa.
In cambio si chiederà loro di dedicare almeno 10 ore al mese come volontari alle attività e agli interventi sociali che verranno realizzati nel quartiere sotto il coordinamento delle associazioni.
Le attività proposte partiranno dai bisogni della popolazione, interesseranno bambini, adulti e anziani e potranno essere sia individuali che di gruppo: dal contrasto alla solitudine (isolamento) degli anziani soli al supporto scolastico per i bambini passando per l’uso condiviso degli spazi comuni, interventi aperti alle proposte, ai gruppi ed alle attività già esistenti nei quartieri.
Scarica il testo completo del bando
I soggetti proponenti
Il soggetto proponente si compone di tre realtà (DAR=CASA, Società Cooperativa Sociale Comunità Progetto e Arci Milano – settore politiche giovanili), che lavorano da molti anni nel campo sociale con competenze, specificità ed esperienze differenti e complementari in risposta alle esigenze progettuali di Ospitalità Solidale.
DAR=CASA nasce all’inizio degli anni novanta per offrire una risposta al bisogno abitativo della popolazione immigrata. DAR in arabo significa casa ma è anche acronimo di “diritto a restare”. Ben presto, a fronte del peggioramento generalizzato della condizione abitativa, la cooperativa estende la sua azione anche ai cittadini italiani, alla ricerca di soluzioni a fronte di un bisogno abitativo sempre più diffuso.
Intendendo superare una logica assistenziale e offrire risposte stabili e durature DAR si costituisce come una cooperativa edificatrice, quindi come “impresa sociale”. L’obiettivo di Dar è quello di offrire case a canone sostenibile e nello stesso tempo di favorire, attraverso la propria azione, la riqualificazione urbana e sociale dei territori in cui opera. Per questo la cooperativa propone un modello d’intervento teso alla soluzione della problematica abitativa anche dal punto di vista sociale, promuovendo percorsi di integrazione dei propri soci nel contesto abitativo e di relazione con le diverse realtà territoriali che incontra. DAR opera per la maggior parte, ristrutturando alloggi ottenuti in affitto o in comodato da enti pubblici (ALER, Comuni) da riaffittare a canone ‘sostenibile’. I soci della cooperativa accedono all’assegnazione di un alloggio attraverso una lista di prenotazione basata sul criterio dell’anzianità di iscrizione. Le case in affitto sono destinate a singoli e famiglie in disagio economico. Attualmente gestisce 226 alloggi nel territorio di Milano e provincia. L’azione di DAR si è sviluppata nella direzione della gestione sociale di progetti di terzi, privati o pubblici: DAR è diventata Gestore Sociale dell’intervento “Cenni di Cambiamento”, con una funzione d’intermediazione tra proprietà e abitanti, curando le funzioni immobiliari accanto alle condizioni per lo sviluppo di un contesto abitativo accogliente e coeso ponendo particolare attenzione alle variabili relazionali legate alla casa. Inoltre DAR si è aggiudicata la concessione della Residenza Sociale, un progetto per la gestione di alloggi di proprietà comunale rivolti a diversi target di popolazione e bisogno (dalla locazione urbana alla locazione temporanea) con funzioni sia di gestione immobiliare che di intervento sociale (orientamento, accompagnamento, partecipazione e comunicazione).
Intendendo superare una logica assistenziale e offrire risposte stabili e durature DAR si costituisce come una cooperativa edificatrice, quindi come “impresa sociale”. L’obiettivo di Dar è quello di offrire case a canone sostenibile e nello stesso tempo di favorire, attraverso la propria azione, la riqualificazione urbana e sociale dei territori in cui opera. Per questo la cooperativa propone un modello d’intervento teso alla soluzione della problematica abitativa anche dal punto di vista sociale, promuovendo percorsi di integrazione dei propri soci nel contesto abitativo e di relazione con le diverse realtà territoriali che incontra. DAR opera per la maggior parte, ristrutturando alloggi ottenuti in affitto o in comodato da enti pubblici (ALER, Comuni) da riaffittare a canone ‘sostenibile’. I soci della cooperativa accedono all’assegnazione di un alloggio attraverso una lista di prenotazione basata sul criterio dell’anzianità di iscrizione. Le case in affitto sono destinate a singoli e famiglie in disagio economico. Attualmente gestisce 226 alloggi nel territorio di Milano e provincia. L’azione di DAR si è sviluppata nella direzione della gestione sociale di progetti di terzi, privati o pubblici: DAR è diventata Gestore Sociale dell’intervento “Cenni di Cambiamento”, con una funzione d’intermediazione tra proprietà e abitanti, curando le funzioni immobiliari accanto alle condizioni per lo sviluppo di un contesto abitativo accogliente e coeso ponendo particolare attenzione alle variabili relazionali legate alla casa. Inoltre DAR si è aggiudicata la concessione della Residenza Sociale, un progetto per la gestione di alloggi di proprietà comunale rivolti a diversi target di popolazione e bisogno (dalla locazione urbana alla locazione temporanea) con funzioni sia di gestione immobiliare che di intervento sociale (orientamento, accompagnamento, partecipazione e comunicazione).
La Cooperativa Sociale Comunità Progetto nasce nel 1991 dalla riflessione di un gruppo di lavoro composto da educatori, psicologi, sociologi e familiari di utenti sui percorsi educativi personalizzati come strumento di intervento e cambiamento di situazioni di fragilità, problematiche e complesse. L’idea guida è realizzare un servizio che risponda ai bisogni individuali della persona, che si adatti alle sue esigenze, che sia in grado di modificarsi, per affiancarla e accompagnarla in un percorso di integrazione sociale. La Cooperativa sociale gestisce dal 1999, 9 alloggi protetti rivolti a giovani e adulti in condizione di vulnerabilità sociale in convenzione con i servizi sociali del territorio.
Dal 2012 la Cooperativa gestisce il progetto di coesione sociale “Quarti si nasce primi si diventa” nel quartiere Baggio di Milano, con il sostegno della Fondazione Cariplo. La proposta progettuale prevede azioni nelle quali i cittadini stessi si possano riconoscere ed a cui sentano di poter contribuire e risponderanno ai bisogni primari che sono alla base di ogni processo di cambiamento, in particolar modo in quartieri degradati e deprivati come quello in oggetto. Le azioni sono orientate verso una riqualifica del territorio volta a migliorare la qualità della vita e a modificare la percezione degli abitanti rispetto al proprio quartiere. Dal 2013 la Cooperativa Comunità Progetto gestisce, per conto del Comune di Milano, il piano di accompagnamento sociale del progetto Residenza Insieme, all’interno del condominio di Via Saponaro 1/a di proprietà Aler che ospita in locazione temporanea 40 nuclei di genitori separati. Il piano di accompagnamento sociale è volto alla ricollocazione delle persone sul mercato dell’alloggio al termine della locazione temporanea e prevede una attività di informazione ed orientamento volta a costituire le migliori condizioni possibili per la ricollocazione del nucleo ed una sua positiva integrazione sociale. Attualmente la Cooperativa occupa 38 educatori professionali impegnati in progetti educativi individualizzati ed in progetti di promozione delle risorse personali e collettive per favorire le autonomie ed una stabile integrazione sociale delle persone.
Dal 2012 la Cooperativa gestisce il progetto di coesione sociale “Quarti si nasce primi si diventa” nel quartiere Baggio di Milano, con il sostegno della Fondazione Cariplo. La proposta progettuale prevede azioni nelle quali i cittadini stessi si possano riconoscere ed a cui sentano di poter contribuire e risponderanno ai bisogni primari che sono alla base di ogni processo di cambiamento, in particolar modo in quartieri degradati e deprivati come quello in oggetto. Le azioni sono orientate verso una riqualifica del territorio volta a migliorare la qualità della vita e a modificare la percezione degli abitanti rispetto al proprio quartiere. Dal 2013 la Cooperativa Comunità Progetto gestisce, per conto del Comune di Milano, il piano di accompagnamento sociale del progetto Residenza Insieme, all’interno del condominio di Via Saponaro 1/a di proprietà Aler che ospita in locazione temporanea 40 nuclei di genitori separati. Il piano di accompagnamento sociale è volto alla ricollocazione delle persone sul mercato dell’alloggio al termine della locazione temporanea e prevede una attività di informazione ed orientamento volta a costituire le migliori condizioni possibili per la ricollocazione del nucleo ed una sua positiva integrazione sociale. Attualmente la Cooperativa occupa 38 educatori professionali impegnati in progetti educativi individualizzati ed in progetti di promozione delle risorse personali e collettive per favorire le autonomie ed una stabile integrazione sociale delle persone.
Arci Milano, dal 1974 costituita nella forma giuridica dell’Associazione di Promozione Sociale, è l’articolazione territoriale di secondo livello del sistema Arci nel territorio delle città e delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza. Arci Milano nel 2013 è una rete di 147 esperienze associative e circa 125.000 soci. E’ una rete di luoghi, esperienze e competenze, messe in campo dai soci che, autorganizzandosi intorno ai propri bisogni, sviluppano attività nei campi più vari: dalla socialità all’organizzazione di eventi culturali e artistici, dalla solidarietà internazionale alla formazione, dal benessere al turismo responsabile e sociale, dalla mutualità alla costruzione di percorsi di accoglienza dei bisogni dei cittadini “fragili”. In questo progetto sono coinvolti in particolare i settori Politiche Giovanili e Politiche Sociali, che affiancano, nell’organizzazione del Comitato Arci Milano, i settori Cultura, Intercultura, Politiche Internazionali. Il Settore Politiche Giovanili di Arci Milano nasce nel 2006, in relazione all’evoluzione dell’associazione nel rapporto con le nuove generazioni, laddove le esperienze associative animate e rivolte ai giovani sono aumentate esponenzialmente negli ultimi anni. Sul versante delle politiche giovanili, oltre al sostegno delle esperienze associative, Arci Milano è impegnata nella promozione della creatività, del volontariato, nell’educazione alla cittadinanza. Tra le attività costanti legate al tema cultura/creatività, possiamo citare la partecipazione (in partnership con il Comune di Milano) alla Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, l’organizzazione di Carroponte a Sesto San Giovanni, il coordinamento di Made in Ma.Ge (coworking di laboratori e atelier, artistici, creativi della moda e del design sostenibile). La promozione del volontariato si articola soprattutto nell’azione di Arci Servizio Civile e nell’organizzazione dei campi di lavoro e di conoscenza nazionali e internazionali (sui terreni confiscati alla mafia, nei progetti di cooperazione in molti Paesi africani, sudamericani, mediorientali). L’educazione alla cittadinanza si declina oggi anche in un progetto rivolto ai giovanissimi volto alla costituzione dei Consigli di Zona dei Ragazzi e delle Ragazze.
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