" L'Europa e il nodo delle ferrovie"Le ferrovie svolgono, nel territorio, la medesima fondamentale funzione delle arterie nel corpo umano, collegando parti vitali degli insediamenti civili ( le aree urbanizzate, i centri di produzione, di distribuzione, di consumo); agevolano lo spostamento rapido di uomini e cose, diffondono idee, capitali, cultura. Il portentoso sviluppo economico e sociale degli ultimi due secoli in Europa e in America è in gran parte dovuto a queste infrastrutture. Per parlare di casa nostra, l'Italia settentrionale ha goduto di un progresso superiore ad altre parti del Paese per essersi collegata, grazie alle ferrovie e ai trafori delle Alpi, all'Europa centrale e settentrionale e ai suoi mercati.
La Lombardia e il suo capoluogo sono crocevia di due tra le più importanti direttrici ferroviarie europee: il Corridoio 24 Genova-Rotterdam (via Gottardo ) e il Corridoio 5 Lisbona-Kiev, via Frejus. Attraverso il Veneto passa il Corridoio Mediterraneo Berlino-Palermo. I quattro trafori ferroviari alpini interessati - Frejus, Loetschberg-Domodossola, Monteceneri-Gottardo, Brennero - però registrano, da parte del Governo italiano, attenzioni ben diverse.
Mentre il Corridoio 5 è in difficolta' – la Commissione Europea ha tagliato del 41% il contributo assegnato al progetto Torino-Lione - i lavori al Brennero viaggiano ad alta velocita'. Al Corridoio Mediterraneo l'Europa ha assegnato i contributi più ingenti: ma i lavori saranno completati solo nel 2030.
Molto importante il Corridoio Rotterdam-Genova ( Gottardo - Lugano, Chiasso, Como, Milano, Terzo valico ) . E' in atto una rivoluzione trasportistico-economica, così riassumibile: oggi molto traffico dall'Asia transita attraverso i porti del nord Europa e da qui scende al centro del continente; più economico sarebbe farlo giungere ai porti liguri (e adriatici) attraverso la "scorciatoia" del Mediterraneo e inviarlo quindi a nord. Occorrono però le infrastrutture: come il sistema delle ferrovie ed una serie di interporti (scambio merci gomma-ferro) in buona parte esistenti, ma che vanno adeguati.
Il "collo di bottiglia" tra Europa e resto del mondo è costituito dal nodo di Milano e della Lombardia. Infatti mentre gli svizzeri stanno procedendo, con la precisione che riconosciamo loro, al completamento ( entro il 2016 ) delle opere ferroviarie sul proprio territorio ed hanno addirittura stanziato un finanziamento per quelle da realizzarsi in Italia, sull'adeguamento del tratto italiano è sceso il silenzio; tanto che si teme un tacito abbandono del progetto almeno per i prossimi anni.
Nonostante il 26% del commercio estero italiano, pari a 186 miliardi annui, riguardi scambi con quattro paesi lungo quest'asse, Belgio, Germania, Olanda e Svizzera.
E' dunque quanto mai opportuno
che il Governo italiano si adoperi nelle sedi comunitarie per assicurare finanziamenti europei al completamento del Corridoio . L' Italia è il terzo contribuente netto dell'Ue, pur essendo al 12° posto per Pil pro-capite: le risorse versate dall'Italia all'Ue sono aumentate dai 14 miliardi di euro del 2007 ai 16,4 miliardi del 2012, mentre gli accrediti effettuati dall'Unione nel periodo si sono aggirati intorno ai 9-11 miliardi all'anno, determinando così un consistente saldo a nostro svantaggio: 6,6 miliardi nel 2011, 5,7 miliardi nel 2012. Restiamo un mercato molto appetibile e diamo un forte contributo alla competitività europea. Non ci sembra una pretesa irragionevole che parte del "credito" ci venga restituita per completare una grande opera utile all'intero Continente.
A s s o e d i l i z i a
Property Owners' Association Milan Italy
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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