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Partecipazione concerto per Lucio Dalla "4 marzo, sotto casa di Lucio" - Bologna

Il 4 marzo "Sotto casa di Lucio"
la notte bianca in via D'Azeglio per ricordare Lucio Dalla
sul palco di Bologna anche il cantautore reggino Adriano Modica



ADRIANO MODICA

Presenta

LA SEDIA

Etichetta; Cardio a Dinamo

Data di uscita; 26 ottobre

 

“La sedia” è il capitolo conclusivo de La Trilogia dei Materiali pensata da Adriano Modica e iniziata nel 2005.

Registrato da Adriano Modica in analogico tra il 2010  e il 2012 nell'Ambulatorio Polifunzionale Mobile, studio di registrazione mobile di Modica,  presso le città di Reggio Calabria, Bologna, Pachino, Modica, Apricale, Brindisi, Lodi, Roma, Marsala e Londra.

“La sedia” è l'album del riavvicinamento all'essere umano, a se stessi, da qui la scelta di registrare a 432 Hz, vedi Scala Aurea."

 

Nei brani "Stelle Scalze" e "L'albero delle mollette" compare il "Coro Acrobatico delle Voci nell'Armadio", un coro composto da una cinquantina di amici registrati in giro per l'Italia chiamati a dare man forte alla voglia di condivisione e al bisogno di riprendersi la bellezza che i nostri occhi un tempo hanno avuto.

 

Special guest dell'album è l'artista inglese Duggie Fields, voce radio in "Alieni" (nel 69 era coinquilino di Syd Barrett nell'appartamento di Wetherby Mansions che compare nella copertina di The Madcap Laughs- ndr sfiziosa per gli appassionati).

 

Guida all'ascolto del disco:

 

Si inizia (Alieni) con la distruzione dei sogni in quanto sono stati travisati e trasformati in un imbroglio,  prima di tutto per se stessi; è per questo che (Il bastone e la scala) anche le stelle perdono la loro consistenza romantica di desideri e speranze e diventano pietre sospese in aria che cadono vicine e prenderle  diventa facile, normale, vuoto.

Siamo noi che perdiamo bellezza (Almeno il cielo è sempre uguale).

Siamo noi che ci accontentiamo di quello che ci resta goffi, impacciati e confusi anche se non ci basta perchè  quello che manca è qualcosa di più profondo.

Maldestri pretendiamo avidamente dagli altri (Che mi dai) come se questo bastasse a sedare il bisogno di riavere noi stessi, mancanza che ci schiaccia nell'apatia emotiva, nella narcosi dell'anima, nell'aridità (Il divano).

Ci ritroviamo a scavare pigri e svogliati nella memoria per cercare tracce di vita. Uno zapping nel cervello  che porta inizialmente (Alluminio) al ricordo di rinuncie, a pensare vigliaccamente che non è mai cambiato nulla,  ma in un secondo momento riemergono momenti felici (C'era una volta a Pietrastorta) in cui eravamo vivi  e siamo stati grandi (Stelle scalze) e i nostri occhi erano così forti da dare bellezza alle stelle.

Il ricordo non è qualcosa che non c'è più, ma qualcosa che c'è stato e dal quale si può prendere la forza  per cercare occhi nuovi, cercare di essere noi nuovi (L'albero delle mollette). Il ricordo può salvare. Per nascere bisogna prima non esistere, per rinascere bisogna prima morire.

Nascita e morte tornano funzionali l'una all'altra come eventi in continuo susseguirsi nell'ambito della stessa vita.

Il mondo si rigenera da sempre, i cicli si aprono, si chiudono e si riaprono.

Evoluzione ed involuzione indispensabili l'una all'altra.

Si va a dormire per risvegliarsi e infine una ninnananna (Ninnananna per Lulù) per portare a dormire quello che siamo stati perchè una testa che dorme è il posto più sicuro per custodire le cose preziose.

 

LA TRILOGIA

La Trilogia dei Materiali è composta da  "Annanna" (Trovarobato - 2008) che è l'album di stoffa;  "Il fantasma ha paura" (Trovarobato - 2007), l'album di pietra;  "La sedia", l'album di legno, che esce il prossimo 26 ottobre per la neonata etichetta Cardio a Dinamo.

 

La stoffa di "Annanna" è legata alla visione morbida e confortevole delle cose che si ha da bambini, stoffa di lenzuola, tende e abbracci profumati che tengono lontani i cattivi.

 

La pietra de "Il fantasma ha paura" rappresenta l'incontro con la realtà, dura e fredda. Il titolo evoca l'immagine comune del fantasma che fa paura,  solo che stavolta è lui ad avere paura perché probabilmente c'è da avere paura più della realtà che dell'immaginazione.

 

Il legno de "La sedia" è sempre un materiale duro, ma caldo, un tempo è stato vivo. Si fa pace con i fantasmi del passato e con i mostri del presente,  li si affronta con più consapevolezza e alla fine è possibile trovare la via per riinnamorarsi di tutto.

 

BIOGRAFIA

 

Classe 77, Adriano Modica, inizia il suo viaggio musicale "nella cameretta" nel 2001 con le registrazioni del primo demo "Iano" pubblicato nel 2003 da Bleuaudio.

La modalità "cameretta", ovvero laboratorio casalingo a base di apparecchi analogici a valvole degli anni '60 / '70 è una componente base dei lavori di Modica,  dedito alla ricerca e riscoperta del suono caldo e vivo del nastro e delle macchine vintage. "Mi piace il suono vintage perchè mi ricorda quando non c'ero".

Nel 2005 iniziano i lavori per la Trilogia dei Materiali composta da  "Annanna" (Trovarobato - 2008) che è l'album di stoffa;  "Il fantasma ha paura" (Trovarobato - 2007), l'album di pietra;  "La sedia", l'album di legno, che uscirà il prossimo 26 ottobre per la neonata etichetta Cardio a Dinamo.

 

Oltre ai suoi lavori da solista Modica ha finora collaborato con diversi artisti e bands: Marco Parente, Ulan Bator, Jennifer Gentle, John Merrick, Addamanera, Il parto delle nuvole pesanti,  Mimes of Wine.

Ha composto le musiche per "Ingranaggi", uno spettacolo teatrale di Bernardo Migliaccio Spina del 2003 il quale nel 2008 ha utilizzato anche dei brani tratti da  "Il fantasma ha paura" per la colonna sonora del suo lungometraggio "L'uomo del gas", prodotto da Asimmetrici Videoproduzioni.

 

Tra il 2000 e il 2006 breve e saltuaria attività di attore per cinema (Troppo Vento, di Fabio Mollo, Tre metri sopra il cielo, Ho voglia di te) e TV (Distretto di polizia, Un medico in famiglia, Stiamo bene insieme, Francesco).

 

Dall'inverno del 2012 la sua cameretta è diventata ufficialmente uno studio di registrazione analogico, l'Ambulatorio Polifunzionale Mobile, e oltre a registrare i dischi per se Modica ha iniziato a registrare e produrre per altri artisti registrando un EP acustico per i Fjelds, gruppo reggino,  e iniziando di recente i lavori per il nuovo album degli stessi.

 

Il gruppo che lo accompagna dal vivo è composto da Marco Meduri al basso (Jetlag) ed Enzo Rotondaro alla batteria (Ronin).

Previsto, in occasione dell'uscita de "La sedia", un tour in tutta Italia curato dal booking Cluster Eventi.

 

 

 

 

 

 


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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
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