SABATO 16 NOVEMBRE 2013 ALLE ORE 11.30 Italia Nostra organizza una cerimonia a ricordo del 24° anniversario dell'incidente ferroviario avvenuto nei pressi del casello ferroviario 237+ 322 di Crotone, nel corso della quale sarà deposta una corona di fiori nella piazza 16 Novembre 1989, già piazza Stazione.
Insieme al doveroso ricordo delle 12 vittime innocenti, docenti pendolari e ferrovieri, si farà una riflessione sulle condizioni drammatiche in cui versa la linea ferroviaria jonica, ormai destinata a quasi completa dismissione, con conseguente pesante isolamento da infrastrutture del territorio crotonese.
Il diritto alla mobilità dei cittadini viene negato da coloro che avrebbero dovuto assicurare, per compito istituzionale, trasporti pubblici efficienti e degni del XXI secolo.
Una stazione ferroviaria storica, inaugurata nel 1874, percorsa da illustri viaggiatori nel XIX secolo,
ormai ridotta al rango di stazioncina d passaggio, in attesa di chiusura definitiva, con la smobilitazione entro il 6 dicembre p.v. di tutti i binari, tranne il primo, il secondo ed il quarto.
Una lenta agonia che sembra difficile fermare.
Eppure, R.F.I. ha preso da tempo un preciso impegno per realizzare un “progetto di fattibilità” per l’elettrificazione della linea ferroviaria jonica da Melito Porto Salvo a Sibari. Perché non sono ancora iniziati i lavori?
Se i cittadini hanno a cuore le sorti del patrimonio ferroviario, bene comune, servizio pubblico, devono impegnarsi perchè questa situazione di stallo venga superata senza ulteriori indugi.
Lo si deve alle 12 vittime innocenti di 24 anni fa, ai tanti caduti sul lavoro in ferrovia, a coloro che hanno perduto il lavoro nelle ferrovie e sono stati costretti ad allontanarsi dalle famiglie.
Ma lo si deve sopra tutto alla Dignità dei cittadini, non sudditi, che reclamano IL DIRITTO ALLA MOBILITA' come tutti gli altri italiani.
Crotone, 7 novembre 2013
Italia Nostra sezione di Crotone
Teresa Liguori e Mariacamilla Marchiori
Aderiscono:
CIUFER (Comitato italiano utenti ferrovie) FILT-CGL ARCI CROTONE NUOVA HERA CROTONE
JOBEL E CONFCOOPERATIVE LIBERA LEGAMBIENTE CROTONE
Ps Il presente comunicato vale come invito ai familiari delle vittime, alle Istituzioni ed ai cittadinI
Insieme al doveroso ricordo delle 12 vittime innocenti, docenti pendolari e ferrovieri, si farà una riflessione sulle condizioni drammatiche in cui versa la linea ferroviaria jonica, ormai destinata a quasi completa dismissione, con conseguente pesante isolamento da infrastrutture del territorio crotonese.
Il diritto alla mobilità dei cittadini viene negato da coloro che avrebbero dovuto assicurare, per compito istituzionale, trasporti pubblici efficienti e degni del XXI secolo.
Una stazione ferroviaria storica, inaugurata nel 1874, percorsa da illustri viaggiatori nel XIX secolo,
ormai ridotta al rango di stazioncina d passaggio, in attesa di chiusura definitiva, con la smobilitazione entro il 6 dicembre p.v. di tutti i binari, tranne il primo, il secondo ed il quarto.
Una lenta agonia che sembra difficile fermare.
Eppure, R.F.I. ha preso da tempo un preciso impegno per realizzare un “progetto di fattibilità” per l’elettrificazione della linea ferroviaria jonica da Melito Porto Salvo a Sibari. Perché non sono ancora iniziati i lavori?
Se i cittadini hanno a cuore le sorti del patrimonio ferroviario, bene comune, servizio pubblico, devono impegnarsi perchè questa situazione di stallo venga superata senza ulteriori indugi.
Lo si deve alle 12 vittime innocenti di 24 anni fa, ai tanti caduti sul lavoro in ferrovia, a coloro che hanno perduto il lavoro nelle ferrovie e sono stati costretti ad allontanarsi dalle famiglie.
Ma lo si deve sopra tutto alla Dignità dei cittadini, non sudditi, che reclamano IL DIRITTO ALLA MOBILITA' come tutti gli altri italiani.
Crotone, 7 novembre 2013
Italia Nostra sezione di Crotone
Teresa Liguori e Mariacamilla Marchiori
Aderiscono:
CIUFER (Comitato italiano utenti ferrovie) FILT-CGL ARCI CROTONE NUOVA HERA CROTONE
JOBEL E CONFCOOPERATIVE LIBERA LEGAMBIENTE CROTONE
Ps Il presente comunicato vale come invito ai familiari delle vittime, alle Istituzioni ed ai cittadinI
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