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ROMA, TENTA IL SUICIDIO GETTANDOSI NEL TEVERE: UN CARABINIERE SI TUFFA E SALVA UN 70ENNE.

Foto d'archivio.
ROMA 9 Ottobre 2013 – Alle 22.30 di ieri sera, i Carabinieri di pattuglia della Stazione Roma Trionfale, transitando in una stradina che costeggia il Lungotevere Oberdan, nei pressi dello Stadio Olimpico, hanno udito dei lamenti provenienti dal fiume.

 I militari si sono avvicinati alla sponda del Tevere ed hanno visto una persona, allo stremo delle forze e quasi priva di sensi, che tentava disperatamente di mantenersi a galla tra i flutti. Uno dei Carabinieri, d’istinto, si è tuffato in acqua, raggiungendo l’uomo e trascinandolo verso l’argine del fiume.

Nel frattempo, l’altro militare ha allertato la centrale operativa “112”, poi è corso in supporto del collega che, a causa dell’altezza dell’argine, non riusciva a risalire sulla sponda. A quel punto, dopo essersi ben ancorato al suolo, ha afferrato la vittima e il Carabiniere tenendoli a galla fino all’arrivo di un’unità navale dei Vigili del Fuoco che li ha aiutati a mettersi in salvo.

Passato lo spavento, i Carabinieri hanno appurato che l’uomo, un 70enne italiano, dopo essersi imbottito di tranquillanti, si era lasciato cadere nelle acque del Tevere per suicidarsi. Un’ambulanza del “118” è intervenuta in pochi minuti sul posto prestando le prime cure all’uomo e, successivamente, lo ha trasportato all’ospedale “Santo Spirito”, ove è stato trattenuto in osservazione.

SUBIACO (RM) – CARABINIERI SCOPRONO FALSO CIECO.


SUBIACO (RM) -  Passeggiava tranquillamente per le vie di un paesino dell’entroterra sublacense, conducendo una vita normalissima fatta di incontri con gli amici al bar, camminate all’aria aperta in compagnia della moglie e code alle casse dei supermercati.

E’ la vita normale di un qualsiasi pensionato, peccato però che l’ anziano in questione era sulla carta cieco al 100% e percepiva addirittura l’ulteriore indennità di accompagno.

Non è sfuggito all’occhio vigile dei militari dei Carabinieri che dopo una lunga attività di indagine hanno proceduto alla denuncia a piede libero dell’anziano per aver commesso il reato di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato.

Oltre alla denuncia penale, il falso “cieco”, dovrà restituire allo Stato una cifra di 41.028 euro di pensione percepita indebitamente.

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