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Tribunale di Cinquefrondi, il sindaco Cascarano non demorde: «Ricorreremo al Tar»

Cinquefrondi (Reggio Calabria) 10/09/2013 – Abbiamo raggiunto il sindaco di Cinquefrondi, il dott. Marco Cascarano per raccogliere il suo sfogo in merito alla rapida evoluzione che ha portato - di fatto - alla chiusura della sede staccata del Tribunale di Palmi con sede a Cinquefrondi. «Abbiamo usato e continueremo ad usare tutti gli strumenti che le legge ci consente per contrastare la insensata chiusura di un presidio di legalità presente su nostro territorio da oltre cent’anni, la cui conversione mascherata che ne comporta la chiusura di fatto, rappresenta solo una sconfitta per lo Stato di diritto nonché per lo Stato di servizio verso i cittadini».

Il sindaco Marco Cascarano si dice costernato ed esterrefatto di fronte a quanto sta accadendo nella circoscrizione giudiziaria di competenza al Tribunale cinquefrondese ma annuncia battaglia. «Costituirsi in comitato, recarsi a Roma in pellegrinaggio presso i vari Ministeri e Dipartimenti per bussare porte evidentemente non è servito a sensibilizzare i nostri politici nazionali – afferma Cascarano. In ogni caso, abbiamo già dato mandato a nostri legali di fiducia per opporci di fronte al Tar, facendo ricorso».

Questa battaglia bipartisan contro la chiusura del Tribunale ha avuto il suo epilogo oggi allorquando si è concretizzato l'inizio dell trasferimento di mobilio e materiale di cancelleria. «Alla luce di questa involuzione – ha chiarito il primo cittadino cinquefrondese – credo che si realizzeranno tutte le condizioni per rendere un servizio pessimo ai cittadini costretti a recarsi a Palmi. Peraltro, l’utenza di circa 100.000 abitanti e la mole di lavoro svolto non giustificano assolutamente la decisione del Ministero, venendo a concretizzarsi tutti gli elementi di economicità nell’ erogazione del servizio medesimo».

Ed ancora, «il nostro è un territorio ad alto tasso criminale che ha assolutamente bisogno della presenza dello Stato, ma la cosa più drammatica è che questa scelta comporterà addirittura un aggravio di costi per lo stesso, altro che risparmio!». «Tutto questo è colpa della nostra classe dirigente nazionale, e più in alto, di chi ci governa. Tuttavia la tanto vituperata Prima Repubblica, nel bene o nel male, ci ha concesso servizi; ora, registro il silenzio assordante di chi ha piene responsabilità politiche, i quali rimpallandosi doveri, si nascondono dietro un dito».

 Giuseppe Campisi

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