CRISI: NAPOLITANO, AGRICOLTURA PUÒ DARE CONTRIBUTO RILEVANTE A CRESCITA =
Roma, 4 luglio 2013- «Pur risentendo della situazione di grave difficoltà che attraversa l'economia del Paese, il mondo dell'agricoltura testimonia, con la sua passione e il suo impegno realizzativo, capacità di ripresa che possono contribuire in modo rilevante al processo di crescita dell'economia e dell'occupazione». Lo afferma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato al presidente di Coldiretti Sergio Marini. «Il confronto sulle prospettive dell'agricoltura italiana trova nell'Assemblea un momento importante di analisi e di approfondimento. Seguendo una consolidata tradizione, gli agricoltori italiani sono in grado, anche attraverso l'attività di stimolo e di proposta degli organismi di rappresentanza, di coniugare il miglioramento dell'efficienza produttiva con la promozione di uno sviluppo equilibrato e sostenibile, attraverso un'accresciuta attenzione alla sicurezza alimentare e alla cura e valorizzazione del territorio», conclude il Capo dello Stato.
Roma, 4 luglio 2013- «Pur risentendo della situazione di grave difficoltà che attraversa l'economia del Paese, il mondo dell'agricoltura testimonia, con la sua passione e il suo impegno realizzativo, capacità di ripresa che possono contribuire in modo rilevante al processo di crescita dell'economia e dell'occupazione». Lo afferma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato al presidente di Coldiretti Sergio Marini. «Il confronto sulle prospettive dell'agricoltura italiana trova nell'Assemblea un momento importante di analisi e di approfondimento. Seguendo una consolidata tradizione, gli agricoltori italiani sono in grado, anche attraverso l'attività di stimolo e di proposta degli organismi di rappresentanza, di coniugare il miglioramento dell'efficienza produttiva con la promozione di uno sviluppo equilibrato e sostenibile, attraverso un'accresciuta attenzione alla sicurezza alimentare e alla cura e valorizzazione del territorio», conclude il Capo dello Stato.
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