Importante conferenza “Violenza sulle donne, l’approccio internazionale”, oggi, presso il Palazzo Campanella di Reggio calabria.
Reggio Calabria – Oggi 30/05/2013 alle ore 10.30 presso il Palazzo Campanella si è tenuta la conferenza, condotta dall’avvocato e giornalista Gabriella Lax, dal titolo “Violenza sulle donne, l’approccio internazionale”, che si è aperta ricordando Fabiana Luzzi, uccisa a soli sedici anni dal fidanzato a Corigliano, nel cosentino. Numerose sono le vittime che oggi muoiono uccise dal marito, dal fidanzato, dal convivente o comunque che subiscono abusi da uomini senza esitazioni e dignità. La violenza sulle donne è un fenomeno che sta diventando negli ultimi anni sempre più frequente; sebbene si sia in una società improntata al progresso questo fenomeno persiste, anche in maggior misura, perché? Quali sono i possibili rimedi?
“Quando rispetteremo, ma soprattutto avremo consapevolezza dei nostri diritti, solo allora possiamo iniziare a costruire una società” sostiene Giovanna Cusumano, presidente della Commissione Pari Opportunità del Consiglio regionale della Calabria, la quale ha argomentato la sua tesi affermando che l’educazione alla relazione e alla legalità sono valori che devono essere presenti nella società odierna che si sta rivelando violenta. Questi bisogna trasmetterli attraverso la scuola, attraverso gli insegnanti che devono essere prima di tutto educatori, inoltre questo tema va affrontato con i giovani poiché sono spesso loro a essere protagonisti degli eventi riguardanti . “Un elemento evidente nella nostra regione è la questione del sommerso: nasce in una società che non denuncia sia perché si tende a sottovalutare atteggiamenti che portano a veri e propri danni, sia perché si ha paura. Pertanto la mentalità deve cambiare!”, termina Giovanna Cusumano.
Esistono vari tipi di violenza: violenza domestica, violenza fisica e sessuale, violenza legata alle tradizioni, stalking. Questi maltrattamenti avvengono, in particolar modo nei luoghi più sicuri come la famiglia, la comunità, l’ambiente amicale, i luoghi di lavoro. Interviene, in seguito Sabrina Avakian criminologa esperta diritti umani Unicri/Onu, la quale attraverso video e immagini, riguardanti la realtà in Africa, ha fatto comprendere l’importanza dell’educazione e delle istituzioni.
Il dibattito prosegue con Laura Crucitti, criminologa e psicografologa, responsabile del centro di grafoanalisi clinica e forense dell’Imep Onlus (Istituto Mediterraneo di Psicologia di Reggio Calabria), la quale espone il confronto tra amore sano e amore criminale. Il suo intervento, innanzitutto, comincia con la definizione etimologica della parola “amore” composta da a-mors, senza morte, dunque significa vita; continua con il contrasto tra amore sano, vale a dire l’amore che fa bene quando infetta e male quando guarisce, e amore criminale, ossia l’amore che non può essere definito come tale. Conclude questo intervento attraverso una lettera di un uomo che ha ucciso la propria moglie, svolgendo quindi un’analisi della sua grafia si può giungere alla personalità di un uomo irrequieto e ossessivo.
“Io non sono per le donne, io sono con le donne. Ho scelto di far parte di questo centro per un’esperienza che ho avuto modo di vivere e che mi è rimasta impressa nel cuore” afferma Francesca Stillittano, consulente legale del Centro Antiviolenza Casa delle donne di Reggio Calabria. Francesca ha spiegato il ruolo del centro di cui fa parte, illustrando come esso aiuta le donne vittime di violenza con un sostegno morale ma soprattutto economico, e con l’assistenza legale gratuita.
Presenti alla conferenza Giacomo Battaglia e Gigi Miseferi, attori che hanno ripreso il tema con la poesia “La donna” di Totò e che mettono la propria arte a servizio della comunità raccogliendo fondi attraverso il loro prossimo spettacolo con la “Band Larga”. La seconda fase della conferenza è incentrata sul parere dei giovani, con la figura di Alessia Tripodo, rappresentate della Consulta provinciale, la quale afferma “…Di fronte al dolore non esiste una specie, un sesso, una razza o una religione. Le donne oltre a partorire figli, partoriscono anche idee…”.
La conferenza è terminata con l’intervento del Vicepresidente della Regione Calabria A. Nicolò: “Esigo una maggiore prevenzione su questo fenomeno, poiché è molto diffuso, attraverso un’educazione mirata a un’informazione appropriata nelle scuole, per far sì che la società cresca e che questi episodi non accadano più. La donna è un elemento fondamentale del territorio, va amata e rispettata”. La violenza domestica è quella oggi più diffusa: ma come si fa ad ammazzare una donna per un litigio? Perché una donna adulta, libera al primo spintone, o anche alle prime parole crudeli, non allontana da sé per sempre l’uomo che la sta minacciando?
Bisogna trovare il coraggio, di affrontare queste situazioni riuscendo a capire che un uomo che maltratta la donna che dice di amare, che ha degli atteggiamenti ossessivi e perversi verso di lei, non la ama davvero, non le vuole bene, non è cosciente dell’azione che sta per compiere o forse lo è, ed è quello è il suo carattere. E’ importantissimo, allora, denunciare e allontanarsi, al primo segnale pericoloso, perché può essere il primo di tanti altri seguenti; se non si riesce con le istituzioni, per lo meno è necessario affrontare l’argomento con la propria famiglia, con amici, con una persona di cui ci si fida, ma non si deve rimanere in silenzio perché è proprio in ciò che sta la debolezza. Noi donne abbiamo una personalità forte, anche se a volte è nascosta, bisogna quindi essere capaci di farla valere, e per far ciò basta veramente poco : la parola; facciamo valere i nostri diritti, senza timore, soprattutto il nostro diritto naturale il diritto alla vita che nessuno può violare.
Martina Stellittano

0 Commenti