
Sono tanti i Comuni, le città dove una piazza, una strada, una biblioteca o qualche giardino portano il nome del giovane siciliano, promotore del circolo "Musica e Cultura" e portavoce della mitica Radio Aut, e sono tante le persone che hanno lottato fino in fondo per raggiungere questo obiettivo. A Lamezia Terme il parco urbano di contrada Scinà è stato intitolato a Peppino Impastato, la cui la gestione è stata affidata ad una rete di imprese sociali, diventando un nuovo straordinario punto di incontro e di svago della città.

Alle 10.30 è stata inaugurata la Casa-museo “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato”, (dedicata oltre a Peppino Impastato anche alla madre Felicia scomparsa nel 2004 e impegnata fino alla fine per fare arrestare i responsabili della morte del figlio), ristrutturata dopo il riconoscimento ufficiale di “Bene sotto tutela culturale” grazie al progetto sostenuto da Fondazione con il Sud. Nell’occasione sono state installate altre “pietre d’inciampo” dedicate a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Boris Giuliano, Carlo Alberto dalla Chiesa, alla presenza dei familiari.
Subito dopo si è tenuto il corteo dei ragazzi delle scuole di Cinisi che si è unito poi agli amministratori e alle associazioni per percorrere i “cento passi” che separano Casa Memoria dalla ex casa del boss Gaetano Badalamenti, mandante dell’omicidio. Successivamente, si sono ritrovati a contrada Feudo al casolare dove venne assassinato Impastato, ora completamente abbandonato. Il corteo “storico” che da tanti anni parte da Radio Aut, a Terrasini, per arrivare a Casa Memoria avrà luogo nel pomeriggio.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con diverse organizzazioni sociali e sindacali: Acli, Agesci, Arci, Cgil, Cnca, Emergency, Legambiente, Libera, Uisp.
“Siamo tornati a Cinisi nel giorno dell'anniversario dell'uccisione, da parte della mafia, di Peppino Impastato. A Peppino abbiamo intitolato uno dei nostri parchi urbani e ci piacerebbe tanto ufficializzarlo alla presenza del fratello Giovanni, al quale oggi abbiamo chiesto di venire a Lamezia.
La vicenda di Peppino Impastato e la battaglia della famiglia, dei suoi amici dimostra che in Italia si può cercare ed ottenere sia la verità storica che giudiziaria”.
È quanto ha dichiarato il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, che ha firmato la petizione on line, lanciata dalla Rete 100 passi, per chiedere al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, che il casolare dove fu assassinato Peppino venga consegnato alla collettività.
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